Ha fatto il mercato invernale pi¨´ aggressivo d’Europa, ¨¨ pronta a consegnare al suo allenatore, che per due volte l’ha portata in finale, una squadra pi¨´ adatta al suo calcio. Si ¨¨ assicurata un centravanti che era nel mirino di tutte le big del continente, ma che non ha ancora giocato un minuto in Champions.
la 'giuria'
Ravanelli, Mauro e Causio, i big promuovono la Juve: "S¨¬, ora ¨¨ da corsa anche in Champions"
Tre grandi ex giudicano gli ultimi colpi di mercato. Penna Bianca entusiasta di Zakaria: “Con Allegri pu¨° fare la differenza”
Non ha certo colmato il gap con chi la coppa parte sempre per vincerla (le distanze con le squadre di Premier, Real, Psg e Bayern restano e probabilmente resteranno importanti), ma pu¨° presentarsi all’appuntamento fra le migliori sedici con una convinzione maggiore e la voglia di comportarsi da mina vagante. La ristrutturazione invernale della Juve ¨¨ stata varata per mettere le basi per il futuro, per rendere pi¨´ solida la candidatura a un rientro fra le prime quattro del campionato, ma pu¨° avere effetti anche in Champions. Se al momento del sorteggio il Villarreal aveva meno “blasone”, ma era probabilmente pi¨´ squadra (completa e finita), i bianconeri possono sperare di arrivare a fine febbraio/met¨¤ marzo ribaltando di nuovo i ranking. La strada nelle gare a eliminazione diretta ¨¨ durissima, ma imprevedibile per definizione.
LEGGI ANCHE
Infografica
Fabrizio Ravanelli quella strada l’ha percorsa tutta, fino alla coppa. I bianconeri nella seconda met¨¤ degli anni 90 partivano sempre fra i favoriti: "Ora anche dopo gli acquisti la Juve non ¨¨ in prima fascia - dice l’ex attaccante- , ma con questa rosa ¨¨ assolutamente in seconda fascia. Se avesse avuto Chiesa sarebbe stata nettamente favorita col Villarreal, ora ¨¨ una bella sfida ma la Juve ha tutto per fare male davanti, con quei giocatori". Gennaio pu¨° segnare una svolta: "La squadra ¨¨ migliorata tantissimo. Vlahovic aggiunge una dimensione: ¨¨ l’unico nella rosa che attacca la profondit¨¤. Poi vede la porta e soprattutto ha personalit¨¤... e questa ¨¨ una delle qualit¨¤ pi¨´ importanti. Anche Zakaria migliorer¨¤ molto il centrocampo. Allegri lo metter¨¤ in condizione di fare la differenza".
Massimo Mauro ¨¨ sempre stato convinto che a questa squadra mancasse qualcosa. I buchi non sono stati tutti colmati, ma il passo avanti ¨¨ importante: "Una ventata di cambiamento non fa certo male: di solito si ottiene prendendo un nuovo allenatore, la Juve ¨¨ stata brava a cambiare un po’ di facce fra i giocatori, riuscendo non solo a comprare, ma anche a vendere, senza pesare troppo sul bilancio. Aver rinunciato a Bentancur per me ¨¨ un peccato, ma ¨¨ una cessione comprensibile dopo essere arrivati a Vlahovic. Zakaria ed eventualmente Nandez sono giocatori di affidamento e di prospettiva, ma in un certo senso di contorno. Non sono quelli a cui affidare la Juve, ma a gennaio ¨¨ gi¨¤ stato fatto tanto". Il gap con le big europee si ¨¨ ridotto in parte: "Per salire al livello di chi pu¨° aspirare a vincere mancano ancora due nomi grossi, pesanti, uno a centrocampo e uno in difesa, ma le prestazioni in una gara secca come quella con l’Inter confermano che la Juve nei dentro-fuori pu¨° diventare pericolosa. La rincorsa in campionato ¨¨ importantissima, ma la Champions sarebbe un’avventura meravigliosa, se continuasse, soprattutto per formare un gruppo nuovo". L’acquisto del “numero 7” ha riacceso l’entusiasmo dei tifosi: "Su Vlahovic bisogna valutare come si adatter¨¤ al gioco di Allegri, molto diverso da quello di Italiano: non avr¨¤ gli stessi rifornimenti che aveva in viola. Per¨° con lui, Dybala senza infortuni, Chiellini, Bonucci e De Ligt Allegri pu¨° avere una buona base per sfidare il Villarreal, che ¨¨ forte. Deve far crescere i centrocampisti e Alex Sandro: ¨¨ la chiave".
Sul serbo ha qualcosa da dire anche Franco Causio: "Sono contento per Vlahovic, ma ha scelto la mia maglia, pi¨´ che quella di Cristiano Ronaldo: gli auguro di vincere a Torino quanto ho vinto io. Bentancur l’avrei tenuto, era un buon giocatore ma sono scelte obbligate per ripianare il bilancio. Kulusevski invece da quando era a Torino non mi ha mai fatto una grande impressione: forse la maglia della Juve era troppo pesante per lui". La strada in Europa resta complessa, ma "mai dire mai. Certo in Champions non ci sono margini di errore e trovi spesso squadre pi¨´ forti tecnicamente, pi¨´ preparate". A Torino, per¨°, forse sono un po’ pi¨´ attrezzati di una settimana fa per affrontarle.
© RIPRODUZIONE RISERVATA