Inter, il piano per Gudmundsson: la chiave può essere Carboni

L'argentino può abbassare la valutazione dell'operazione, con i nerazzurri decisi a tenere il riacquisto dell'attaccante argentino. Così si può ripetere l'operazione Fabbian

La rotta verso l’Islanda passa (anche) dall’Argentina. Per l’Inter si profila una sfiancante maxi-stagione da 70 partite e la convinzione della dirigenza è che serva un innesto in più nelle terre di attacco: magari un biondino vichingo venuto dal mare del Nord che ha attraccato felicemente al porto di Genova. Albert Gudmundsson piace ai manager nerazzurri, piace a Simone Inzaghi, piace anche ai suoi eventuali futuri compagni: nelle due partite col Genoa tutti hanno apprezzato le qualità del miglior dribblatore della Serie A. E in effetti nella rosa di oggi non c’è un nerazzurro così focalizzato e abile nel puntare l’avversario di turno. Per avere un’arma differente nella fondina l’Inter potrebbe pure fare qualche sacrificio inatteso e “usare” un gioiello di casa come merce di scambio: Valentin Carboni, tenuto strettissimo a gennaio, è la carta per ogni evenienza sul mercato.?

? richiestissimo e in fase di formazione nel laboratorio Monza in attesa di spiccare il volo, ma i nerazzurri non vogliono minimamente perderne il controllo: su questo 19enne di talento fanno già oggi grandi progetti futuri, ma fargli fare un nuovo periodo di apprendistato altrove, magari a Marassi, potrebbe essere utile. Dal punto di vista dello stesso Valentin sarebbe un ultimo viaggio prima di tornare a Milano da big; all’Inter garantirebbe una via meno “sanguinosa” per arrivare stabilmente a Gudmundsson.

la via

Non di sola ThuLa può vivere Inzaghi e Taremi non basta come nuovo arrivo di spessore. In più, non è chiaro neanche il futuro di Arnautovic, mentre Sanchez dovrebbe salutare senza troppi rimpianti. In questo scenario, la delusione di Madrid ha confermato che là davanti serve qualità aggiuntiva soprattutto alle spalle dei titolari. Da qui, la decisione nerazzurra di guardarsi intorno in anticipo e anche questa fascinazione verso “Gud”, destinato a separarsi dal Genoa a fine anno. Prima ancora di qualsiasi affondo, i dirigenti nerazzurri sono ben consapevoli della valutazione altina, dai 30 milioni in su, e della concorrenza serrata (non solo la Juve, ma pure un paio di club di Premier), però intendono comunque mettersi in una posizione di vantaggio. Magari, immaginando una operazione alla Frattesi, ovvero un prestito oneroso con obbligo di riscatto sulla stagione successiva.?

fabbian bis

Non sono tempi di vacche grasse, il conto del mercato Inter deve sempre fare 0 o giù di lì: per modulare il prezzo dell’islandese, classe 1997 come Thuram e Lautaro, ecco dunque la suggestiva via del giovane Carboni da far giocare in rossoblù una stagione almeno. In questo caso, il modello a cui ispirarsi si chiama Giovanni Fabbian, ora di proprietà del Bologna dei miracoli ma mai uscito davvero dal “controllo” nerazzurro: come per il centrocampista, si potrebbe impostare ancora una cessione con prezzo già fissato di “riacquisto”. La fattibilità sarà approfondita nelle prossime settimane, ma con questo schema il Genoa avrebbe un sostituto di “Gud“, ma l’Inter senza svenarsi subito avrebbe la quasi garanzia di riabbracciare a tempo debito il baby prodigio. In fondo, non è un caso che a gennaio siano stati rifiutati 20 milioni offerti dalla Fiorentina per lo stesso Carboni: in viale della Liberazione non è concepita operazione attorno all’argentino senza la previsione di un ritorno a casa un domani. Al momento, però, è l’oggi, inteso ormai come 2024-25, a contare di più.