È stato il giorno degli interrogatori, nella Procura federale, di Stefano Mauri, Carlo Gervasoni e Cristian Brocchi per l'inchiesta sul calcioscommesse. Mauri è chiamato a difendersi dalle accuse di Gervasoni legate alle presunte combine delle partite Lazio-Genoa e Lecce-Lazio, nella scorsa stagione di Serie A. Gervasoni, invece, è chiamato dal pool del Procuratore Stefano Palazzi a confermare le dichiarazioni rilasciate nell'interrogatorio del 12 marzo scorso, desecretato dalla Procura di Cremona.

Stefano Mauri davanti alla Procura Federale. Ansa

mauri sereno — Stefano Mauri ha lasciato la Procura dopo 3 ore di interrogatorio; pare non ci sia stato alcun incrocio con Gervasoni. "Non posso parlare - ha detto - ma sono tranquillo, è andato tutto bene e ai tifosi laziali dico di stare tranquilli”.

brocchi: "non dubitino" — Poi è stato il turno di Cristian Brocchi, che è stato accompagnato dall'avvocatessa Dania Manti, che ha detto: "Brocchi è una persona specchiata, che ci teneva a chiarire ogni cosa". E il diretto interessato, uscito dopo 4 ore e mezzo di interrogatorio ha detto: "Non devono dubitare di me".

l'avvocato scagiona la lazio — Intanto l’avvocato Gentile, in Procura per consegnare alcuni documenti nell’inchiesta sulla ingaggio di Zarate, ha difeso le ragioni della Lazio: “La Lazio non c’entra niente: Mauri e Brocchi ci hanno garantito che sono estranei anche sotto il profilo della semplice conoscenza dei fatti. Mauri è caricatissimo e serenissimo: un giocatore con dei complessi di colpa non può avere questo rendimento”.

GERVASONI SPREMUTO — È durata oltre dieci ore l'audizione di Carlo Gervasoni in Procura federale. L'ex calciatore di Piacenza e Cremonese, pentito del calcioscommesse, era chiamato a fornire chiarimenti riguardo all'interrogatorio del 12 marzo scorso svoltosi nella Procura di Cremona e il cui verbale era stato desecretato ieri. All'uscita dalla sede di via Po gli avvocati di Gervasoni, Alleva e Andreussi, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, si sono infilati in una berlina grigia e hanno lasciato la Procura.

Il presidente della Figc, Giancarlo Abete. Ansa

abete: "lavoro in profondità" — Il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete sulla vicenda dice: "Si esce da questo scandalo con il lavoro in profondità che stanno facendo le procure della Repubblica e la procura Federale. Bisogna però stare attenti al livello di comunicazione, perché al di là delle esternazioni degli zingari, bisogna vedere in concreto quali sono i fatti, altrimenti si costruisce una dimensione che può non corrispondere a quella che è la realtà. Serve molta attenzione, concentrazione, rispetto, ma anche necessità di avere dei riscontri". Poi, sulla responsabilità oggettiva: "Dibattito e approfondimento sono legittimi, ma è un presidio del sistema sportivo internazionale ed è quindi destinato a rimanere".

SI RIPRENDE il 17 — Le audizioni della Procura federale riprenderanno martedì 17 aprile. Rinviate a data da destinarsi le deposizioni di Antonio Benfenati (non tesserato), Alessandro Zamperini (ex calciatore Lettonia), Federico Cossato (ex calciatore) e Michele Cossato (ex calciatore). Questo il calendario aggiornato. 17 aprile: Gianni Rosati (direttore sportivo); 18 aprile: Luigi Consonni (calciatore Grosseto); Angelo Emanuel Da Costa junior (calciatore Sampdoria), Cristiano Camillucci (calciatore Sorrento), Tomas Locatelli (calciatore Atletico Arezzo), Mirko Bellodi (calciatore Mantova), Maurizio Nassi (calciatore Alessandria), Juan Ignacio Surraco Lame (calciatore Torino); 19 aprile: Filippo Cristante (calciatore Portogruaro Summaga), Andrea De Falco (calciatore Bari), Franco De Falco (dirigente Reggiana), Ciro Polito (calciatore Atalanta), Thomas Hervè Job Iyock (calciatore Cittadella). La Federcalcio ha reso noto che sono state programmate altre due audizioni, fissate per la giornata di giovedì 19 aprile e riguardanti gli interrogatori di Marco Rossi (calciatore Genoa) e Vittorio Micolucci (ex calciatore Ascoli).