Dopo l'abbandono della nazionale in Germania fioccano le polemiche. Il presidnete del Bayern: "Da anni gioca da schifo. L'ultimo contrasto lo ha vinto durante i mondiali del 2014"
Non poteva finire cos¨¬. Non poteva finire serenamente. Mesut ?zil ha lasciato la nazionale tedesca. Lo ha fatto ieri con tre comunicati con i quali ha attaccato stampa, sponsor, tifosi e Dfb. Ha perfino mosso critiche alla sua scuola a Gelsenkirchen, colpevole, secondo lui, di aver annullato un'iniziativa che lo vedeva protagonista per paura dei commenti dei giornali. Nessuno ha capito i motivi che lo hanno spinto ad accettare l'invito di Erdogan a met¨¤ maggio. E proprio questa l'accusa che ora, in Germania, muovono al calciatore: a leggere i suoi comunicati hanno sbagliato tutti tranne lui.
Mesut ?zil, 29 anni, Afp
ACCUSE —
Il presidente del Bayern Bonaco, Uli Hoeness, non sembra affatto dispiaciuto dalla decisione di ?zil di ritirarsi dalla nazionale, anzi: "Sono contento che la storia sia finita – ha detto Hoeness –. Sono anni che gioca da schifo. L'ultimo contrasto lo ha vinto durante i mondiali del 2014 e ora nasconde se stesso e le sue prestazioni di mer** dietro a quella foto con Erdogan". Hoeness ha poi continuato il proprio sfogo, andando ancora pi¨´ a fondo nella critica: "Nessuno dice che ai Mondiali ha giocato di mer**. I 35 milioni di follower che ha sui social, che nel mondo reale non esistono, fanno sembrare giochi bene se gli riesce un passaggio in orizzontale. Lo sviluppo della Germania negli ultimi anni ¨¨ una catastrofe, dobbiamo tornare a capire che il calcio ¨¨ solo una questione sportiva. E sportivamente ?zil negli ultimi anni in nazionale non ¨¨ andato bene". A dire la verit¨¤ per Hoeness il trequartista tedesco ¨¨ sopravvalutato anche nel club: "Ogni volta che abbiamo giocato contro l'Arsenal abbiamo basato il nostro gioco su di lui, sapendo fosse il punto debole della squadra".
SOSTEGNO —
In Turchia, invece, la decisione di ?zil viene accolta con grande favore. Il ministro dello sport turco Mehmet Kasapoglu si ¨¨ schierato apertamente con il giocatore dell'Arsenal: "Sosteniamo la posizione cos¨¬ dignitosa del nostro fratello Mesut. Lo sosteniamo con tutto il cuore". Il ministro della giustizia turca Abdulhamit Gul si ¨¨ perfino congratulato: "Mi congratulo con Mesut che con il ritiro dalla nazionale ha segnato il suo gol pi¨´ bello e lo ha fatto contro il virus del fanatismo. Che la fortuna sia con te". Dispiaciuto per quanto successo Theo Zwanziger, ex presidente della Dfb, convinto che si sarebbe dovuto affrontare il problema esploso in seguito all'incontro con Erdogan in maniera diversa: "Sono profondamente dispiaciuto dalla decisione di Mesut. Quando ci sono conflitti bisogna cercare di risolverli il prima possibile con colloqui diretti. La Dfb, non so per quale motivo, non ¨¨ riuscita a farlo. I migranti non devono sentirsi come tedeschi di seconda classe". Opinioni, accuse, critiche e solidariet¨¤. Il ritiro di ?zil ha scatenato una reazione a catena. D'altronde non poteva finire con il comunicato del ritiro. Non poteva finire serenamente.
Elmar Bergonzini
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