Bundesliga, il Dortmund prova il sorpasso al Bayern

Stasera si parte col campionato tedesco: le due big hanno speso 250 milioni. Bavaresi ancora favoriti, ma il Borussia prova l'assalto

Povera Bundesliga. Non nel senso di scarsit¨¤ di denaro, o di seguito. Ma per la diminuzione di attraente incertezza, transito di campioni, fascino internazionale. Schiacciato da Premier e Liga spagnola in quanto a movimenti di stelle, ridimensionato anche dalla Serie A, rivalutata agli occhi del mondo dal persistente effetto Ronaldo, il campionato tedesco combatte contro la prevedibilit¨¤ dell’esito (i 7 titoli consecutivi del Bayern) e la dimensione da banco di prova per la crescita di stelle che poi se ne andranno.

Otto debuttanti

Certo, la Bundesliga non si piange addosso, cerca di rigenerarsi attraverso nuove idee, vedi gli 8 allenatori debuttanti: vai con le soluzioni originali, se non si hanno i fuoriclasse. Resta il torneo calcistico pi¨´ seguito al mondo dal vivo, anche se nel 2018-19 c’¨¨ stato un lieve calo (-2,6%) ma la media ¨¨ di 42.738; se si considera anche la seconda serie (la Lega unisce i 36 club professionistici) si arriva a 18.885.620 tifosi entrati negli stadi, il secondo miglior bilancio di sempre: fame di calcio. Sul lato economico poi il Bayern non ¨¨ pi¨´ un’isola irraggiungibile. Il Borussia ha annunciato un giro d’affari di 489,5 milioni con 17 di utile e 145 di stipendi dei giocatori. A Dortmund sentono il sorpasso, a maggio sono arrivati soltanto a due punti dal titolo, il pi¨´ stretto margine nel settennato di tirannia bavarese. E pazienza se nell’ultima Champions tutte le tedesche sono sparite agli ottavi, come non succedeva da 13 anni. La speranza di una rivoluzione interna, anche se non sar¨¤ semplice togliere il trono ai rossi, attizza tutto il movimento quanto il 14¡ã bilancio in crescita della Bundesliga, che fattura ora 4,42 miliardi.

Numeri

Niko Kovac, presentando il nuovo arrivo Perisic, ha detto ieri che "a Monaco si comprer¨¤ ancora". I 251,5 milioni spesi dalle due big vanno divisi in 123 per il Bayern con Hernandez (80), Pavard (35), Arp (3) e Perisic (5), mentre il Borussia ha risposto con 128,5 portando via Hummels (31,5) ai campioni, aggiungendo Brandt (25), Thorgan Hazard (25,5), Schulz (25,5) e riscattando Alcacer per 21. A Dortmund sono andati quasi pari incassando 60 milioni per Pulisic al Chelsea, 32 per Diallo al Psg, 20 per Philipp alla Dinamo Mosca pi¨´ gli spiccioli per Isak, Rode, Kagawa e Sch¨¹rrle. Girano anche in Germania cifre inimmaginabili qualche anno fa, vedi l’Hoffenheim che ha incassato 110 milioni per 4 elementi (Joelinton, Demirbay, Schulz e Amiri), l’Eintracht la stessa cifra ma per due pedine, Lukic e Haller (West Ham); il piccolo Mainz ne ha presi 25 dall’Everton per Gbamin oppure i record societari di spesa del Leverkusen (32 per Demirbay) o dell’Hertha (20 per Lukebakio).

Indignazione e valori

Tutti gli allenatori tranne uno, il coraggioso Kohfeldt del Werder, hanno votato per il Bayern di nuovo campione. Ma a parte i pronostici, ¨¨ stata l’estate dell’indignazione e della difesa di alcuni valori. Il presidente dello Schalke Clemens T?nnies ¨¨ scivolato su alcune frasi razziste ma ¨¨ stato sospeso per soli tre mesi dal club. I tifosi non hanno gradito la pena mite e hanno mostrato centinaia di cartellini rossi al loro presidente. Il capitano del Chemnitz si chiama Frahn ed ¨¨ stato licenziato in tronco per simpatie con gli ultr¨¤ neonazisti della sua squadra. Anche il tollerante Borussia Dortmund, in prima linea contro discriminazioni e deriva di destra, ¨¨ intervenuto dopo alcuni commenti dall’ironia mal riuscita dei telecronisti della tv del club durante l’amichevole con l’Udinese. Sono stati sospesi. La Bundesliga in questo senso non ¨¨ povera: insegna rispetto e lo esige.

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