Animi accesi in Baviera non solo per gli ultimi risultati della squadra ma anche per alcune decisioni prese dell’attuale propriet¨¤ sull’estromissione dalla tribuna d’onore della leggenda del club Paul Breitner
Uli Hoeness, presidente del Bayern Monaco. AP
Esasperazione, rabbia e delusione. Quella di ieri sera ¨¨ stata l’assemblea generale annuale pi¨´ calda degli ultimi tempi in casa Bayern Monaco. Ad accendere gli animi non solo i pessimi risultati della squadra (attualmente quinta in Bundesliga), ma anche gli atteggiamenti della societ¨¤, che nelle ultime settimane ha prima indetto una conferenza stampa per attaccare media ed ex giocatori e ha poi deciso di bandire Paul Breitner (una leggenda del club) dalla tribuna d’onore. Bench¨¦ fossero presenti appena 1.682 soci su 291.000, quindi, l’atmosfera era incandescente, tanto che il presidente Uli Hoeness, a fine serata, ha affermato di essere stato “profondamente colpito” da quanto successo. Oltre ai fischi il presidente bavarese ¨¨ anche stato pesantemente insultato.
polemiche —
Stando alla ricostruzione della Bild, uno dei soci, Johannes Bachmayr, ha criticato Hoeness proprio per la decisione di vietare l’ingresso a Paul Breitner nella tribuna d’onore: “Una leggenda non si pu¨° escludere. Questo, signor Hoeness, non ¨¨ il suo stadio. Breitner ha solo espresso il proprio pensiero”. Hoeness si ¨¨ difeso, ma le sue spiegazioni non sono piaciute: “Nella notizia c’erano cos¨¬ tante imprecisioni che ci vorrebbero ore per spiegare il tutto. Su queste basi io non discuto”, affermazioni che hanno spinto alcuni membri a urlargli contro parole quali “vigliacco” e “bugiardo”. Nelle ultime settimane Hoeness e Rummenigge (attuale amministratore delegato) hanno pi¨´ volte affermato che l’organigramma della societ¨¤ ¨¨ destinato a cambiare da qui ai prossimi anni. Il contratto di Rummenigge scade al termine della stagione, anche se Hoeness spera di trovare l’intesa per il rinnovo: “Prima di Natale prenderemo una decisione in tal senso – ha spiegato il presidente –. Sono convinto che rinnover¨¤ fino al 2021. Ne sarei anche molto, molto contento”. Sempre pi¨´ forte la candidatura di Oliver Kahn: l’ex portiere potrebbe entrare in societ¨¤ in punta di piedi per prendere poi il posto di Hoeness come presidente. Per ora ¨¨ un’ipotesi, ma la societ¨¤ la sta valutando: “Vi posso assicurare che Kahn ¨¨ presente nelle nostre riflessioni. Ma non ¨¨ un tema per oggi o domani, bens¨¬ per i prossimi 6-12 mesi”, ha spiegato Hoeness.
futuro —
Si ¨¨ infine discusso anche di calciomercato. La scorsa estate il Bayern Monaco non ha speso nemmeno un euro (Goretzka ¨¨ arrivato a parametro zero, Gnabry ¨¨ rientrato dal prestito all’Hoffenheim), errore che, visti i risultati, il club non vuole pi¨´ commettere: “La societ¨¤ e il consiglio di amministrazione hanno deciso che investiremo molto sul mercato”, ha promesso Hoeness, consapevole che la squadra ha bisogno di un cambio generazionale. Per quel che riguarda la guida tecnica il presidente del Bayern ha ribadito la propria fiducia a Kovac: “Penso che abbiamo preso un allenatore giovane e bravo. Si ¨¨ guadagnato la possibilit¨¤ di essere qui. Dobbiamo sostenerlo tutti insieme. Dopo gli ultimi colloqui sono convinto che si sia arrivati a un punto di incontro fra squadra e tecnico”. D’altronde senza un compromesso il Bayern difficilmente potrebbe uscire da questa delicata situazione di classifica. Con esasperazione, rabbia e delusione che non potrebbero che aumentare. Anche fuori dal campo.
Elmar Bergonzini
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