L'episodio incriminato in Inter-Juve: sull'1-2 Chiellini allunga la gamba e stende Cassano. Ap

Sono sempre sotto pressione, ma oggi si godono una domenica di riposo. Parliamo, ovviamente, degli arbitri e della tendenza italiana di trovare nelle loro scelte una scusa per i risultati negativi. Una scorciatoia facile facile e molto furba. Premessa per sottolineare l’ottimo comportamento dei giocatori e degli allenatori di Inter e Juve. La Partita con la "p" maiuscola che in passato ha riservato polemiche feroci proprio per le decisioni dei fischietti. Ieri, invece, i 22 in campo hanno dimostrato maturità, limitando le proteste nonostante molti episodi sospetti. Un segnale importante. Speriamo non resti isolato. Capitolo errori: ci sono a San Siro (rigore non dato a Cassano, gol dell’Inter viziato), ma Rizzoli non sfigura. A Genova l’altra gara della giornata che poteva valere una stagione: Rocchi se la cava.

atalanta-sampdoria 0-0 — Romeo di Verona
Chiede un rigore la Samp per un presunto fallo di Stendardo su Eder, ma ha ragione l’arbitro: tutto nella norma. Inevitabile il secondo giallo per Lucchini (steso Sansone).

cagliari-fiorentina 2-1 — Orsato di Schio
Regolare il vantaggio di Pinilla: Roncaglia tiene in gioco l’attaccante. Giusto il rigore concesso al Cagliari: Cuadrado in ritardo mette giù Sau. Rischia Pisano per una spinta in area ad Aquilani: si poteva anche fischiarla.

chievo-milan 0-1 — Celi di Campobasso
Prestazione positiva di Domenico Celi sotto gli occhi del designatore Stefano Braschi. Il Chievo si lamenta per qualche punizione fischiata in favore del Milan, ma l’unico vero errore dell’arbitro è un tocco con il braccio non visto (oppure giudicato involontario) da parte di De Sciglio fuori dall’area di rigore. Era, invece, da sanzionare. A proposito di lamentele, quelle gialloblù partono proprio sul gol del Milan nato da un calcio da fermo concesso per l’entrata di Cesar su SuperMario. Il difensore la considera corretta, ma non può esserlo il “blocco” che attua per impedirne il movimento. Per il resto: okay l’ammonizione a Balotelli che entra dritto su Guana. Nella ripresa espulso Dainelli per un doppio giallo, il secondo per una scivolata sulle gambe di Balotelli che lo aveva saltato. Ammonito per proteste Cesar dopo l’ennesimo duello con Balotelli che costringe al fallo anche Andreolli: era diffidato, salterà la trasferta di Udine.

genoa-siena 2-2 — Rocchi di Firenze
Gara complicata e carica di tensioni. Il gol del Genoa nasce da una punizione non proprio solare: leggera la spinta Calello su Matuzalem. Vede bene l’arbitro sul contatto tra Moretti e Sestu: non è da rigore. Ci sta quello concesso al Siena: Bovo salta addosso a Sestu colpendolo con il gomito sul collo. Nel finale Borriello protesta molto per un mani di Angelo sul cross in area: il tocco c’è, ma il braccio è attaccato al corpo. Okay non fischiarlo. Jorquera da dietro duro su Emeghara: entrata da arancione, arriva il giallo.

inter-juventus 1-2 — Rizzoli di Bologna
Ci sono due errori (un rigore non dato e un gol viziato), un dubbio (in area dell’Inter), ma anche tante buone chiamate della squadra arbitrale. E’ giusto fare un discorso allargato: Nicola Rizzoli è stato supportato nel bene e nel male dai giudici di porta Bergonzi e Valeri. L’ordine non è un caso. Partiamo da due episodi chiave: il gol decisivo della Juve nasce da una doppia corretta valutazione. Prima è bravo l’assistente Niccolai a giudicare regolare la posizione di Quagliarella, poi è perfetta la copertura della linea di fondo da parte di Bergonzi: palla in gioco sul cross finalizzato da Matri. C’è il rovescio della medaglia: con i bianconeri avanti 2-1, Chiellini allunga la gamba andando a colpire in modo evidente Cassano. E’ rigore: Rizzoli si porta il fischietto alla bocca aspettando l’indicazione di Valeri che non arriva. Difficile da spiegare: era posizionato a un paio di metri da Cassano e aveva la visuale libera. Può lamentarsi anche la Juve perché il gol di Palacio è viziato da un fallo a centrocampo di Guarin. Mentre scatta la ripartenza di Kovacic, il brasiliano si disinteressa del pallone andando a colpire Chiellini col braccio per impedirgli di rientrare. Per fortuna di Guarin (finito a terra forse nel tentativo di mascherare la sua sciocchezza) e dell’Inter, l’arbitro sta seguendo giustamente lo sviluppo dell’azione, mentre l’assistente (il più vicino al fallo) si sta posizionando per il fuorigioco. L’unico potenzialmente in grado di cogliere la scorrettezza era il quarto uomo Padovan. Così non è stato e nello sviluppo dell’azione Palacio ha segnato. Resta, infine, un dubbio per l’uscita di Handanovic su Vidal: il portiere sbarra la strada al cileno. Non proprio un fallo da rigore, piuttosto si poteva dare ostruzione e punizione a due in area dell’Inter. Ma stiamo parlando di una sanzione quasi estinta. Per il resto: okay giudicare involontario il mani di Bonucci (carambola) e Zanetti (quasi non si accorge della palla). Cassano si era lamentato pure per la rimessa laterale prima del 2-1, ma tocca lui per ultimo. Inevitabile il rosso a Cambiasso: entrata killer sulla caviglia di Giovinco.

lazio-catania 2-1 — Massa di Imperia
Netto il rigore decisivo (Bellusci falcia Ederson), ma prima episodio controverso: Alvarez trattiene Kozak a cavallo dell’area (da fischiare), il laziale prova lo stesso a continuare e si lascia cadere quando si accorge che non può più raggiungere la palla.

palermo-roma 2-0 — Calvarese di Teramo
Rischia molto Lamela nel finale di primo tempo: allarga il braccio e prende di striscio il viso di Aronica (a sua volta autore di una reazione). Nessun provvedimento. E anche Osvaldo ha una brutta reazione su Munoz: solo giallo, comunque pesante perché l’attaccante salterà il derby.

parma-pescara 3-0 — Di Bello di Brindisi
Tutto tranquillo per l’arbitro.

torino-napoli 3-5 — Giannoccaro di Lecce
Tre episodi-chiave nella partita dell’Olimpico, dove l’arbitro Giannoccaro ha fischiato due rigori, uno per parte. Nella prima frazione di gara, al 38’, Maggio entra in area in velocità, sposta il pallone e Darmian in netto ritardo lo mette giù: rigore ineccepibile, giusto anche il cartellino giallo nei confronti del difensore del Torino. Nella ripresa il Torino protesta al 14’ per un intervento di Cannavaro su Meggiorini: il capitano azzurro entra alla disperata mentre l’attaccante sta per calciare, colpendo sia il pallone sia l’avversario; ci poteva stare il fischio di Giannoccaro. Il rigore al Toro arriva al 28’: Cavani tocca di mano un cross dalla sinistra di Masiello. Al 34’ Armero, appena entrato, va giù in area e protesta con Giannoccaro, l’arbitro giustamente lascia correre.

udinese-bologna 0-0 — Giacomelli di Trieste
Corretto il rigore concesso all’Udinese: trattenuta ingenua di Taider su Pereyra.

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