"L'etica e la popolarità non hanno niente a che vedere tra loro". Michel Platini è sempre convinto che la tecnologia per aiutare gli arbitri non serva; che il Mondiale del 2022 in Qatar si debba svolgere in inverno; e che alla Champions debbano partecipare quanti più Paesi possibili. Ma da principale relatore della quarta edizione di Globe Soccer, forum internazionale sul calcio al via a Dubai e quest'anno dedicato al tema dell'etica nel professionismo, non può che insistere sul tema che ha messo in testa alle parole d'ordine della Uefa da lui presieduta.

MIchel Platini. 57 anni. Afp

etica e popolarità — "Mi invitate a parlare di comportamenti etici - ha detto Platini - Ho giocato qualche anno e le cose per me erano molto chiare. Non ho mai preso un cartellino rosso, e il mio modo di essere è stato talmente irreprensibile dal rendermi popolare. Poi sono divenuto dirigente e sono stato costretto dalle mie responsabilità a prendere delle decisioni. Quando l'Atletico Madrid è stato sanzionato dall'Uefa per le azioni dei suoi tifosi, di colpo sono stato detestato dai soci del club, e così con il Fenerbahce, sospeso un anno per partite aggiustate. Questo prova che la popolarità non ha niente a che fare con l'etica".

vincere rispettando le regole — "Una verità pertanto si impone alla base di tutte le riflessioni sull'etica nel calcio: i giocatori sono pagati, e sovente bene, per vincere. Questo vuol dire che devono impegnarsi con tutti i mezzi corretti per far trionfare i propri colori, ed ogni altro modo di essere diventa immorale e contrario all'etica. Questo patto etico giustifica la remunerazione e chi non lo rispetta lavora contro l'etica e trucca un risultato, perchè non gioca per vincere. L'essenziale è vincere ma rispettando le regole".

calcioscommesse — Il tasto dolente è il calcioscommesse: "Noi sorvegliamo con un sistema d'allerta i campionati di prima e seconda divisione di 53 Paesi e lo facciamo anche per le gare di coppa, ma abbiamo bisogno della massima collaborazione. I soldi sono il problema, e lo diventano anche con le multiproprietà dei contratti dei giocatori. In troppi paesi viene accettata, si è di fatto creato un moderno metodo per inibire la volontà del calciatore di fronte a decisioni essenziali per il suo avvenire. Agenti ed opachi investitori esterni determinano patti e scelte. Inghilterra e Francia hanno interdetto questo sistema, vorrei che tutta l'Europa facesse lo stesso".

Platini a Dubai. Afp

contro la tecnologia — Platini ha poi risposto alle domande. "Confermo, sono contrario alla tecnologia, costa troppo. Siamo qui in tre: io, Diego Maradona e Capello, senza aver patito traumi da questa mancanza. Certo, forse potevo vincere una coppa del Mondo nel 1986, quando fu negato un gol alla Francia".

gli sceicchi — Inevitabile parlare dell'arrivo degli sceicchi nel calcio: "Non sono preoccupato dalla presenza in Europa di investitori del mondo arabo o extra europei. Va tutto bene se amano il calcio e dimostrano la passione anche verso i ragazzi. Altrimenti mi dà fastidio. Havelange e Blatter hanno reso il football popolare in tutti i continenti, ora sento che serve il controllo e la protezione. Loro hanno ottenuto un grande risultato, io devo fare attenzione al prossimo sviluppo".

europeo itinerante — Il progetto di un Europeo su più nazioni: "Non è un contrasto nei fatti giocare il 2020 un Europeo in più capitali, e nel 2022 un Mondiale concentrato in un ambiente ristretto. Il Qatar si è candidato, solo l'Emiro del Qatar può decidere di allargare i confini agli altri Paesi del Golfo. Personalmente credo che nel 2022 bisognerà giocare d'inverno: il calcio è anche una festa dei tifosi, e non si possono mettere da parte".

stadi italiani — "Il vostro problema sono gli stadi, dovete rifarli, ma ci vuole come prima cosa la volontá politica. Gli stadi - dice Platini a Sky Sport - non valgono punti in classifica, ma credibilitá dal punto di vista del fair play finanziario. È importante per risolvere i problemi economici delle societá. La Juve si è mondializzata, è diventata una grande societá e dopo aver ricominciato a vincere in Italia ha puntato il naso in Europa".

Platini si complimenta con Balotelli versione Nazionale. Ansa

sulla juve — "La Juve ha fatto una squadra per vincere in Italia, ed ha vinto. Non so se sia abbastanza forte per farlo anche in Europa. Dipende dalla mentalità. La mia era abituata a vincere anche in Europa. Tempo fa ho detto che ci volevano parecchi mandati per dare la Champions League alla Juve. Spero di essermi sbagliato".

sul napoli — "La penalizzazione del Napoli? Ha avuto questo problema con la giustizia italiana, ma non penso che questo riguardi l'Uefa".

su balotelli — "Ho conosciuto tanti campioni fortissimi che non hanno avuto una bella carriera perchè hanno commesso degli sbagli. Speriamo che lui non li faccia. È solo lui che deve fare quelle scelte per diventare un campione".