Intervista al presidente: “Da tifoso nerazzurro spero che siano felici entrambi. Sogno un Mondiale in cui non siano le solite 7-8 europee a giocarsi il titolo, ma niente guerra con l’Uefa”
Gianni Infantino, 48 anni, presidente della Fifa. Afp
"Icardi? Lo vorrei sempre. Spero che lui e l’Inter si mettano d’accordo e siano felici entrambi". Presidente della Fifa ma anche tifoso interista, Gianni Infantino, a Roma per l’Executive Football Summit, si concede una chiacchierata con la Gazzetta sui temi del momento.
Mondiale per club, Global Nations League, Uefa e Fifa contro. Questa ¨¨ una "guerra" che rischia di spaccare il calcio?
“Piano con le parole. 'Guerra' ¨¨ un’assurdit¨¤, ¨¨ vero invece che ci sono divergenze d’opinione su alcuni temi. Da presidente Fifa io devo cercare di coinvolgere tutti per far quadrare il cerchio. Ben venga poi il dibattito: con un po’ di buona volont¨¤ un accordo si trova. Altrimenti si va avanti lo stesso, il mio mandato ¨¨ mondiale, non europeo”.
Per¨° far "quadrare il cerchio" il 15 marzo, al Consiglio Fifa di Miami, sembra a questo punto molto difficile.
“Ma l’importante sarebbe prendere decisioni di principio, come era stato per esempio per il Mondiale a 48 squadre. Votato all’unanimit¨¤. Poi, dopo, si ¨¨ parlato di formula, posti eccetera. Per¨° oggi ben poche decisioni sono prese all’unanimit¨¤ ed ¨¨ quindi giusto che vinca la maggioranza: ¨¨ una questione di rispetto della democrazia".
Sembra un riferimento neanche tanto implicito al fatto che, in caso di approvazione dei tornei, l’Uefa minaccia di non inviare i suoi club e le sue nazionali…
“Ma sarebbe un peccato. Non penso si arrivi a tanto, anche se non ¨¨ previsto l’obbligo di partecipare. Non deve essere una questione Fifa/Uefa: ci sono 211 membri della Fifa e io devo ascoltarli tutti. E lavorare per tutti. C’¨¨ una questione che forse non ¨¨ chiara…".
Quale?
“Non ¨¨ che la Fifa non possa pi¨´ far niente per il fatto che, negli ultimi anni, non ha fatto niente. L’Uefa ha creato e cambiato la Champions, fatto nascere Europa League e Nations League, poi allargato l’Europeo a 24, e altro. E la Fifa? Ha aumentato a 32 le partecipanti al Mondiale e lanciato la Confederations. E basta. Adesso ¨¨ il momento di agire anche per noi”.
Al Congresso Uefa a Roma, Ceferin ha detto di essere “pi¨´ ottimista” per un accordo. E lei?
“Anch’io lo sono. Ho il diritto di migliorare un Mondiale per club che esiste gi¨¤ ma cos¨¬ com’¨¨ non va bene. Il diritto e il dovere. Bisogna cominciare nel 2021 e poi dopo il 2024 vedere dove inserirlo nel calendario internazionale. Ho un sogno: che non siano le solite sette-otto europee a giocarsi il titolo, ma ci siano quaranta squadre da tutto il mondo che possano contenderselo. S’immagina una partita tra una squadra cinese e una italiana? E come si moltiplicherebbe laggi¨´ l’interesse per il calcio italiano? Ci guadagnerebbero tutti”.
Forse lei poteva gestire meglio il discorso dell’investimento dei 25 miliardi che non si sapeva da dove venivano. Si ¨¨ pentito?
"Pentito no, ma forse la cosa poteva essere gestita diversamente, ¨¨ vero. Ma se un presidente o un direttore generale di una societ¨¤ commerciale si presentasse al Board con la proposta di un business di 25 miliardi? Non dico un applauso, per¨° qualcuno direbbe ‘caspita! Vediamo di che si tratta’. Se per¨° lo fa la Fifa, ‘ma, chiss¨¤…’. A me fa piacere che il calcio sia cos¨¬ interessante da spingere qualcuno a investire cos¨¬ tanto. Poi si discute e si negozia. Invece si ¨¨ cercato di mettere il tutto sotto una luce negativa. Anche con fake news che poi si sono rivelate tali”.
A proposito di false e vere notizie: come va con le rivelazioni di Football Leaks?
“Non se so niente. Lei ne sa qualcosa? Mi hanno fatto 200 domande, ho risposto quasi a tutte e non ne so pi¨´ niente. Se qualcuno ha qualcosa da dire o da denunciare, per¨°, lo faccia dai giudici nell’interesse del calcio”.
Una cosa per¨° sta andando avanti: la commissione d’inchiesta Uefa sui presunti aiuti a City e Psg nell’ambito del fair play finanziario. Teme qualcosa?
“Niente. Ho fatto sempre il mio lavoro. Se uno pensa che il segretario generale Uefa (il ruolo di Infantino allora, ndr) possa fare il suo lavoro con i segnali di fumo, allora bene. Chiaro che discuti, incontri, interagisci. Ma poi ci sono commissioni, giudici con dieci anni di esperienza alla Corte di giustizia Ue, appelli… Per di pi¨´, mi si accusa su una materia che ho creato anch’io per rimettere in piedi il calcio. Portando l’Europa da un deficit di 1,7 miliardi a un attivo di 600 milioni, il fair play ha dimostrato tutta la sua utilit¨¤”.
Mondiale a 48 in Qatar. Non ¨¨ che lei aspetta che sia un altro, per motivi tecnici, a dire che non si pu¨° fare?
“Io sono un calciofilo e penso che pi¨´ nazioni ci siano meglio ¨¨. Sarei contento che in Qatar fossero in 48, per avere anche l’Italia: non vorrei dover allargare il Mondiale a 64… Scherzi a parte, pensi all’ultimo senza l’Italia con un presidente italiano: pu¨° esistere una prova migliore di totale correttezza delle qualificazioni? Comunque, tornando al Qatar, abbiamo ancora un paio di mesi per valutare e capire. So che il Qatar, da solo, non pu¨° ospitare 48 squadre. Io, per fortuna, posso occuparmi di calcio e non di politica e quindi andare nei paesi della zona e chiedere ospitalit¨¤ per il bene del calcio”.
La Var ¨¨ stata un successo. Adesso ¨¨ anche in Champions.
“Ma si sapeva. Alla Fifa siamo stati bravi, moderni, un po’ audaci a sperimentarla cos¨¬. Non era facile, ma se fai una cosa giusta vieni premiato. In Russia ¨¨ stata un successo. E oggi non ¨¨ pi¨´ possibile farne a meno”. Chiudiamo. Da tifoso interista, come sta vivendo il caso Wanda? Lei e la Uefa state lavorando anche alla regolamentazione del ruolo dei procuratori…
“Noi e l’Uefa lavoriamo assieme su un tema importantissimo che ha anche risvolti etici: ogni anno muove otto miliardi di euro. Quella di agente ¨¨ una professione che va regolamentata. Si parla tanto degli Usa, il paese del liberismo sfrenato, ma l¨¬ ci sono libri di regole ferree e anche il carcere. In Europa no. ? il momento di intervenire. Riguardo all’Inter, be’, spesso sono pi¨´ duro con lei che con gli altri. Per¨° Icardi lo vorrei sempre. Spero che si mettano d’accordo e siano felici entrambi!”.
IN CONFERENZA —
Sempre da Roma il presidente Infantino ha parlato di altri temi. In primis del caso Icardi e della sua Inter: “Da tifoso amo lui e tutti gli altri interisti. Sicuramente si pu¨° recuperare. In generale stiamo studiando una revisione al regolamento degli agenti perch¨¦ pensiamo che questo sia necessario. Le polemiche legate alla Var? Cerchiamo di sostenere gli arbitri anche quando sbagliano in buona fede e abbassiamo i toni a tutti i livelli. L’introduzione al Mondiale della tecnologia ¨¨ una delle storie di successo, un aiuto all’arbitro. Non ¨¨ perfetto ma sicuramente aiuta, ¨¨ stata anche una scelta un po’ coraggiosa ma lo abbiamo fatto ed ¨¨ andata bene, anche grazie al lavoro di Collina e la sua squadra: sono stati straordinari”. Infine una battuta sulla situazione degli stadi in Italia: “? qualcosa che va al di l¨¤ di qualsiasi logica: questo Paese ha una passione e una cultura calcistiche incredibili. Oggi l’Italia ¨¨ dietro al Gabon, che ha organizzato l’ultima Coppa d’Africa a livello di stadi. Lo stadio non ¨¨ solo il luogo dove si disputa la partita, ma il simbolo di una citt¨¤. Vedere solo Udinese e Juve che hanno degli stadi di propriet¨¤ ¨¨ incredibile. Uno stadio non ¨¨ solo un costo, ma ¨¨ anche e soprattutto un investimento”.
Fabio Licari
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