Il centrocampista di propriet¨¤ della Juve si ispira ai veterani azzurri: "Vorrei tanto assomigliare a Pirlo, De Rossi o Marchisio". Sul futuro: "Vedr¨° coi bianconeri quale sar¨¤ il percorso migliore per me"
Rolando Mandragora. GETTY
Il futuro ha anche il volto di Rolando Mandragora, 21 anni, che rumina da qualche giorno la "prima volta" in Nazionale. "? bello indossare la maglia azzurra - spiega il centrocampista di propriet¨¤ della Juve, che per¨° ha giocato nell'ultima stagione a Crotone -. ? un sogno che si avvera, ma devo sempre fare bene per continuare a meritarcela. Il c.t. Mancini ¨¨ la persona giusta con cui ripartire. A lui piace stare con noi ragazzi. Ci sta trasmettendo le sue idee, anche se il tempo a disposizione ¨¨ poco. Comunque saranno i risultati e le prestazioni dare il verdetto finale. Dipendesse da noi, non faremmo aspettare la gente per la rinascita, ma per un processo di crescita ¨¨ naturale che occorra tempo".
ALLEGRIA BALO —
L'impressione ¨¨ che il nuovo gruppo sia contento. "C'¨¨ un clima sereno, Mancini ha riportato entusiasmo e Balotelli ci ha portato l'allegria giusta. ? sempre bene accetto nel gruppo e ha meritato la convocazione. Spero possa tornare a fare gioire il popolo italiano. L'obiettivo per la svolta ¨¨ quello di far ritrovare entusiasmo alla gente, i risultati arriveranno con il tempo. Il nuovo allenatore ci chiede calcio offensivo, propositivo e pressione alta. Noi ci proveremo e spero che i risultati ci possano dare ragione. Certo, sento il peso e responsabilit¨¤ del ruolo, visto chi ha fatto parte della Nazionale, ma c'¨¨ una grande opportunit¨¤ e vorrei provare a non far rimpiangere chi c'¨¨ stato. I riferimenti? Vorrei tanto assomigliare a Pirlo, De Rossi o Marchisio, ma non seguo un vero ¨¨ proprio modello. Cerco di prendere le cose migliori che hanno mostrato nelle loro carriere". Impressioni? Mandragora non ha paura, neppure se all'orizzonte ci fosse subito un totem come la Spagna. "Fin quando non hai l'opportunit¨¤ di giocare partite del genere non puoi giudicare se sei pronto o meno. La forza mentale, per¨°, penso di averla, cos¨¬ come la spregiudicatezza".
lui e la juve —
Il suo futuro, per¨°, non ¨¨ solo l'azzurro, ma la Juve, anche se paradossalmente ¨¨ nato nella citt¨¤ al momento pi¨´ rivale. "Sono di Napoli e con la mia citt¨¤ ho un rapporto bello, perch¨¦ ci sono nato e ci ho vissuto fino a 14 anni, ma non sono tifoso partenopeo. Per l'avvenire, faremo il punto insieme alla Juventus e vedremo quale sar¨¤ il percorso migliore di crescita da seguire. Quella che ¨¨ terminata spero sia stata la stagione della svolta. L'anno scorso sono stato lontano per tutto l'anno per l'infortunio al piede, stavolta col Crotone ho giocato tanto (37 presenze, ndr) e devo ringraziare il club calabrese. Ho pianto per la retrocessione. Penso che la citt¨¤, i tifosi e la societ¨¤ non meritassero la B. Emotivamente mi ha lasciato tanto. L¨¬ sono cresciuto e ho trovato continuit¨¤. D'altronde, la Serie A ¨¨ un campionato tra i pi¨´ belli ed allenante. Ci d¨¤ l'opportunit¨¤ di confrontarci con grandi campioni, ¨¨ il torneo giusto per un processo di crescita e farci meritare nuove convocazioni in Nazionale". Come dire, la prossima avventura ¨¨ tutta da decidere, ma l'azzurro resta un chiodo fisso.
Massimo Cecchini
© RIPRODUZIONE RISERVATA