Ospite al Vanity Fair Stories l'ex capitano bianconero ha raccontato le tappe del suo addio ai bianconeri e le esperienze vissute in giro per i continenti
Alessandro Del Piero
Ospite della seconda giornata del festival Vanity Fair Stories l’ex capitano della Juventus, Alessandro Del Piero, ¨¨ tornato a parlare del suo addio ai bianconeri. Una separazione che rappresenta un lungo viaggio per il mondo: "Fino al 2012 mi ero spostato molto con la Juve, ma non avevo veramente viaggiato. Avevo visto solo stadi, aeroporti e hotel", ha raccontato Pinturicchio. La prima tappa post Juve lo porta dall’altra parte del pianeta: in Australia. Destinazione Sidney, dove "la federazione voleva far crescere il movimento calcistico australiano". L’impatto, racconta Alex, fu anzitutto sulla strada: "Gli australiani guidavano a sinistra, e parlavano una lingua che ancora non conoscevo. Ma l¨¬ ho conosciuto il calcio sotto un aspetto diverso". L’ha conosciuto nelle "surfate e nelle grigliate fatte post-allenamento" dei suoi compagni e nei secondi lavori dei calciatori ("Un caro amico della mia squadra era un filmmaker"). E in fondo l’ha rimesso a fuoco per quello che ¨¨: un fantastico gioco, "che ho vissuto con atteggiamento pi¨´ distaccato, ma anche pi¨´ istintivo".
india —
Due anni in Australia possono bastare. Cos¨¬ Alex prende un altro aereo e se ne va in India. "Iniziai a giocare per la Delhi Dynamos, la prima squadra della storia della citt¨¤". C’¨¨ che gli indiani si erano messi in testa di sviluppare il mondo del calcio: "I capi della federazione dissero pi¨´ o meno cos¨¬: “Ok, tra tre mesi cominciamo il campionato. Facciamo otto squadre. Questo giocatore lo prendo io, e questo lo prendi tu”. Avevano chiamato come ambassadors per ogni squadra una stella del calcio mondiale e un attore di Bollywood. E mi ritrovai chiuso in un hotel fuori dalla citt¨¤ per tre mesi. Tanto, durava il campionato". Eccolo l¨¤, un campione del mondo in mezzo a giocatori non di primissimo livello. Eccolo nello spogliatoio, nel delicatissimo momento pre-partita: "? il momento in cui ogni giocatore si concentra a suo modo. Alcuni si riscaldano, altri pregano. Prima del primo match, mi ritrovai in uno spogliatoio dove venivano recitate almeno cinque preghiere di altrettante religioni diverse. ? stato forse il momento pi¨´ bello dell’esperienza indiana. Quello in cui ho realizzato quanto lo sport sia capace di unire culture diverse".
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Finita pure l’esperienza indiana, Del Piero si spegne per un momento, com’¨¨ forse naturale. "Attraversai un periodo di sofferenza, perch¨¦ la voglia di giocare c’era, ma le gambe e il fiato non pi¨´". Cos¨¬ trova nuove strade. Diventa commentatore per Sky Sport, e discreto golfista in giro per il mondo. Vive lo sport e il calcio in maniera diversa, ma lo vive ancora. In altre vesti ma sempre da protagonista.
Gasport
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