intervista
Leo Picchi: "Armando, il 'gabbione' e mia mamma modella"
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CĄŻ era un corridoio di marmo nero, lucido, a casa della nonna. Leo rincorreva un pallone di pezza colorato. "Era un regalo di mio padre ed era lui che mi faceva giocare. ? lĄŻunico ricordo che ho. Quando ¨¨ morto avevo soltanto due anni". Ora invece Leo Picchi si preoccupa di preservare la memoria del capitano della grande Inter. Armando se nĄŻ¨¨ andato presto, a 35 anni, Leo e il fratello Gianmarco non possono sapere molto di lui. Hanno aiutato gli zii, Mity, Mario e Leo, che ha insistito per la riesumazione del corpo. "Mio padre era stato curato male quando ¨¨ stato lasciato per precauzione a Sofia dopo quel brutto incidente in Nazionale".