Il sorteggio degli ottavi di Champions equivale a una lente d'ingrandimento, che esalta a eccellente la buona situazione della Juve mentre derubrica a proibitiva la già delicata prospettiva del Milan. In Europa League è più difficile esprimere un pronostico, perché non sai mai con quali forze le nostre affronteranno l'impegno; nel caso decidessero per le migliori, Inter e Napoli partirebbero favorite contro Cluj e Viktoria e la Lazio se la giocherebbe ad armi pari col Borussia Moenchengladbach. La valutazione ispirata al ranking Uefa, dunque, non è malvagia. Sarebbe stata migliore se al felice accoppiamento della Juve col Celtic si fosse aggiunta un'estrazione meno perfida per il Milan, che a Nyon pare un vecchio avventore che ordina al barista "il solito", e si vede recapitare il Barcellona. In realtà c'è poco di sorprendente nel sorteggio: la Juve - nell'urna delle prime - aveva molte opzioni discrete e rischiava una sola botta di sfortuna (il Real), il Milan - nell'urna delle seconde - aveva molte opzioni pessime e una sola pesca augurabile, lo Schalke. In entrambi i casi il calcolo delle probabilità ha funzionato, con tendenza verso l'estremo: alla vigilia il Celtic era la rivale più desiderata, il Barça quella più temuta.

La coppa della Champions League. Afp

Tabellone aperto — Le buone notizie per la Juve sono due. La prima è ovviamente l'accoppiamento con i Bhoys, facili da maneggiare perché hanno una tradizione commovente e uno stadio sublime, ma il cui pregio maggiore è quello di salutare la compagnia quando è l'ora. Da quando la Champions si gioca con questa formula, il Celtic non ha mai passato gli ottavi. Il secondo smile è una griglia palesemente sbilanciata, con almeno tre potenziali finali e altrettanti incontri di minore livello, cosa che trasformerà il sorteggio dei quarti in una caccia al tesoro. Real Madrid-Manchester United è un kolossal con un cast da sogno: Mourinho vs Ferguson basterebbe a reggere il cartellone, aggiungeteci il ritorno di Ronaldo a Old Trafford o la calata di Rooney e Van Persie al Bernabeu, e avrete materiale per una trilogia. Passando a un cinema d'essai - nel senso di raffinatezze per intenditori - Shakhtar-Borussia Dortmund è come minimo da gran premio della critica, se non proprio da Palma d'oro. Pur essendo sbilanciata verso i tedeschi Arsenal-Bayern non è scontata, mentre Ancelotti è il solito Gastone: il Valencia è un ostacolo di altezza giusta perché Parigi prosegua senza danni la curva di apprendimento europea. Galatasaray-Schalke e Porto-Malaga sono i confronti che produrranno le prede sognate ai quarti. E dopo questo sorteggio diciamo pure che per la Juve potrebbe valere la pena giocarsi l'asso Drogba.

Un difensore — Premesso che la prima speranza legata a Milan-Barcellona è rivedere in panchina Tito Vilanova, è complicato immaginare come i rossoneri possano eliminare i favoriti. Lo scorso anno il Chelsea - utilizzando quintali di fortuna - ha indicato la strada della trincea; il Milan però non ha i difensori adeguati e Galliani pensa a un rafforzamento davanti anziché dietro. Forse per farsi eliminare "da Milan", con le armi in pugno e gridando l'ultimo hurrà in stile Butch Cassidy. Eppure, con El Shaarawy dalla nostra, ci inventeremmo qualcosa per proteggere la possibilità del Faraone di colpire una difesa catalana meno tosta di un tempo. Così, tanto per provarci.