Nonostante la sconfitta di martedì contro la Svezia, domenica l’Italia giocherà i quarti di finale contro la Germania. Tutto come quattro anni fa: nel 2009, infatti, dopo aver battuto Inghilterra e Russia, le azzurre incontrarono la Germania; anche in quell'occasione la sfida valeva l'accesso alle semifinali dell’Europeo, ma l'Italia venne sconfitta 2-1 dalle tedesche, con l'Italia in partita fino all'ultimo minuto.

Patrizia Panico, 38 anni, capitano delle azzurre. Ap

tedesche in declino — La Germania non è più la squadra schiacciasassi che ha dominato il calcio femminile negli ultimi decenni a livello mondiale. Le tedesche devono rinunciare a ben sei pedine per infortunio, assenze che pesano. Così l’allenatrice tedesca Silvia Neid ha deciso di puntare su una rosa giovanissima (età media di 24 anni). Le stelle della squadra teutonica sono: Okoyino da Mbabi, due volte a segno in questo torneo, la centrocampista Marozsán, finora in ombra, e l’estremo difensore Angerer. Inesperienza e troppi errori hanno condizionato fin qui il cammino della Germania. Molte le critiche all'allenatrice e alla baby-squadra. Lo stesso capitano delle tedesche, Nadine Angerer, dopo la sconfitta con la Norvegia, ha dichiarato: “Se giochiamo così contro l’Italia, usciamo già ai quarti”.

Qui Italia — Il c.t. Cabrini nella partita contro la Svezia ha provato a cambiare; l’esperimento è riuscito per metà. Buoni segnali da alcune (Mauro e Domenichetti su tutte), altre invece sono risultate ancora troppo "acerbe”. Cabrini punterà probabilmente sulla stessa formazione della partita con la Danimarca, recuperando Elisa Camporese e Laura Neboli. Grande attesta per capitan Patrizia Panico e Melania Gabbiadini.

le chiavi del mATCH — Le azzurre hanno già dimostrato di sapersi difendere molto bene. Dovranno continuare così, cercando di sorprendere le tedesche in velocità. Bisognerà fare attenzione all’imprevedibilità della giovane Lotzen: lasciarle troppi spazi potrebbe essere letale. E se è vero quello che sosteneva Platone, cioè che “scopri di più su una persona in un'ora di gioco che in un anno di conversazione“, cerchiamo di farci (ri)conoscere! Forza azzurre!