La rosea ha ricevuto la pi¨´ alta onorificenza dello sport italiano per la sua storia e il ruolo. Malag¨°: "Mai in un anno olimpico invernale si sono tenuti risultati cos¨¬ importanti". Il sottosegretario Giorgietti: “Lo sport pu¨° esistere senza la politica, ma la politica serve quando riesce a immaginare un rapporto armonioso con le istituzioni sportive”
Campioni su campioni, squadre e anche media come La Gazzetta dello Sport (presenti il presidente della Rcs Urbano Cairo, il direttore della Gazzetta Andrea Monti e il condirettore Stefano Barigelli), dirigenti e societ¨¤ olimpiche e paralimpiche: ¨¨ stata, alla casa delle armi del Foro Italico, la gran giornata della cerimonia della consegna dei Collari d’oro, la pi¨´ alta onorificenza dello sport. All’appuntamento, presenti i presidenti di Coni e Cip, Giovanni Malag¨° e Luca Pancalli, e i sottosegretari Giancarlo Giorgetti e Simone Valente in rappresentanza del Governo e del premier Conte, assente per impegni istituzionali al Senato. Presente anche il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti.
Il presidente Rcs Urbano Cairo sul palco col premio. LaPresse
quanti nomi —
Tra gli atleti premiati, l’olimpionica dello short track Arianna Fontana, la campionessa dello snowboard Michela Moioli, l’olimpionica dello sci alpino (discesa libera) Sofia Goggia, le componenti della nazionale di basket 3x3 vincitrici del Mondiale a Manila, il golfista Francesco Molinari reduce dal successo all’Open Championship. Premiati anche i campioni del mondo prima del 1995, data di istituzione dei collari d’oro: Pietro Mennea (Atletica Leggera, alla memoria), la nazionale di pallanuoto iridata del 1978 e del 1994, quelle di pallavolo del 1990 e del 1994, Nicola Pietrangeli (Tennis, Roland Garros e Coppa Davis), Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Adriano Panatta e Antonio Zugarelli (Tennis, Coppa Davis 1976), e Renato Molinari (Motonautica, 18 titoli Mondiali). Tra le societ¨¤ sportive, premiata anche l’Atalanta calcio e il suo presidente Antonio Percassi. Tanti anche i riconoscimenti ai tecnici e ai campioni paralimpici del 2018.
DIFESA —
La cerimonia quest'anno diventa anche l'incontro "fisico" di due mondi ideologicamente distanti, che fanno fatica a comunicare: il Coni, con i suoi atleti e il suo apparato; e la politica attuale, rappresentanti di un Governo che per la prima volta vuole occuparsi di sport senza passare attraverso le sue istituzioni. In platea, in prima fila siedono i sottosegretari che stanno firmando la riforma del Coni, Giancarlo Giorgetti e Simone Valente, il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, che ha appena portato a casa la storica assunzione di circa 12mila insegnanti di educazione fisica. Giovanni Malag¨° ¨¨ il padrone di casa e apre la mattinata rivendicando i merito dello sport azzurro e il suo ruolo storico nella vita sociale italiana. "Oggi pi¨´ che mai ricordare cosa ¨¨ stato il Coni ¨¨ importante, non dobbiamo avere paura del futuro e dobbiamo essere orgogliosi di una storia di grande successo, che ha onorato il Paese. Anche nel 2018 gli atleti non hanno tradito questa storia - racconta il presidente Malag¨° - "Mai in un anno olimpico invernale si sono tenuti risultati cos¨¬ importanti". Il discorso di Malag¨° prosegue come un'arringa difensiva dell'attivit¨¤ recente del Coni. "Abbiamo fatto promozione sportiva, e i risultati sono stati certificati dall'Istat. Mi auguro - conclude tra gli applausi prolungati del Salone delle Armi - che questo resti il Comitato sportivo pi¨´ grande del mondo".
Giovanni Malag¨°, Presidente del Coni. Getty
MANO TESA? —
Il sottosegretario Giancarlo Giorgetti sceglie il basso profilo: "Sono qui con molto rispetto ed emozione davanti a questi campioni". Prova a spiegare lo spirito dell'azione governativa. "Lo sport pu¨° esistere senza la politica, ma la politica serve quando riesce a immaginare un rapporto armonioso con le istituzioni sportive - sottolinea -. Noi vogliamo alimentare lo sport di base e vogliamo che il Coni resti autonomo e diventi il migliore Comitato del mondo, non solo il pi¨´ grande. Siamo convinti che la nostra riforma produrr¨¤ grandi benefici". Applausi, anche per Giorgetti. Segno che qualcuno si sta abituando all'idea, anche tra le istituzioni sportive.
cairo —
Sul punto, auspica una soluzione condivisa anche il presidente del Torino e di Rcs Urbano Cairo, che ha ricevuto il Collare per La Gazzetta dello Sport. "Mi auguro che alla fine esca una riforma condivisa dello sport, probabilmente ci vuole un approfondimento e credo che lo stiano facendo. Serve una riforma che funzioni per tutti".
Alessandro Catapano
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