Il presidente dell'Aia: "Cose gravissime che vanno affrontate in modo drastico. Occorre cambiare le regole ed inasprire le pene"
Marcello Nicchi, presidente dell'AIA (Associazione Italiana Arbitri). Getty Images
Marcello Nicchi scende in campo a proposito delle crescenti aggressioni nei confronti degli arbitri. E la presa di posizione del presidente dell'AIA (Associazione Italiana Arbitri) riguardo ai fattacci avvenuti le scorse settimane ¨¨ netta. "Stanno accadendo cose gravissime nel calcio, che vanno affrontate subito in modo drastico - ha detto intervenendo alla trasmissione Uno Mattina su Rai Uno -. Non ¨¨ pensabile che ogni anno 450 ragazzi vengano aggrediti sui campi di calcio, 150 con giorni di prognosi. In questi ultimi giorni se ne parla molto, ma l'AIA da anni si batte per debellare questo cancro che c'¨¨ nello sport, ma purtroppo finora siamo stati soli. Siamo al punto zero e da qui bisogna ripartire perch¨¦ non si pu¨° pi¨´ andare avanti cos¨¬".
cacciare squadre e calciatori —
Nicchi ha poi proseguito parlando delle pene da applicare nei confronti dei violenti: "Ci sono regole da cambiare. Sono molto scettico, ma spero che da domani si inizi a inasprire le pene e a cacciare dal calcio squadre e giocatori che si rendono protagonisti di queste nefandezze. Dobbiamo dare segnali forti, come abbiamo fatto ieri nel Lazio, dove non abbiamo mandato direttori di gara ad arbitrare per un momento di riflessione".
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