Il presidente dell'Aia: "Stiamo pensando di creare un gruppo di pochissimi colleghi dismessi per et¨¤, per collaborare al fianco di quelli in servizio". E ancora: "Tanti lasciano il lavoro per dirigere il gioco, valutiamo 'reddito di cittadinanza arbitrale' al pensionamento"
Il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi. Getty
Quasi un'antirottamazione degli arbitri a fine carriera. ? l'idea , anticipata da Firenze a Radio anch'io sport di Radio Rai 1, dal presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, a Coverciano per il ritiro della Nazionale, dove ¨¨ stato presentato il progetto di un'unica sala Var centralizzata. Due le proposte di Nicchi, collegate tra loro, con il comune denominatore dei protagonisti: gli arbitri a fine carriera che potrebbero essere affiancati ai colleghi in servizio come "esperti" per il Var. L'altra idea ¨¨ quella di un sostegno finanziario per chi termina la carriera per raggiunti limiti di et¨¤, trovandosi a doversi reinventare una vita e un lavoro.
I saggi del var —
Quanto appunto alla possibilit¨¤ di utilizzare al Var arbitri e guardalinee esperti, dismessi per limite d'et¨¤, Nicchi ha detto: "Ci stiamo ragionando. Non escludiamo che domani possa essere creato un gruppo di pochissimi arbitri esperti al Var che finiscono di arbitrare e possano collaborare per 1-2 anni". Proposta accolta con favore dal numero uno della Figc, Gabriele Gravina: "Separare le carriere creando specialisti alla Var ¨¨ una possibilit¨¤ che mi piace. Come l'allestimento della 'control room' a Coverciano, penso sia un altro segnale importante di voler stare al passo coi tempi".
il "reddito di cittadinanza" —
Al vaglio anche un possibile "reddito di cittadinanza" per i fischietti. "Potremmo creare - ha detto ancora Nicchi - un fondo di solidariet¨¤ per arbitri che finiscono di arbitrare per uno due anni per dare la possibilit¨¤ in quel lasso di tempo di ricrearsi una vita. Abbiamo dei professionisti che per arbitrare in A ed in B lasciano il lavoro. Quando finisce l'attivit¨¤ si ritrovano senza nulla". Su questa proposta, invece, Gravina puntualizza: "Mi piace poco il termine 'reddito di cittadinanza' perch¨¦ sa di assistenzialismo, credo comunque sia giusto supportare in un processo di solidariet¨¤ gli arbitri che hanno scelto il professionismo e poi a 40 anni si ritrovano dismessi con una famiglia a carico".
Gasport
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