Rino Gattuso carica Sinisa Andjelkovic.

Terzo turno di coppa Italia nel week-end che vede entrare in gioco le prime squadre di Serie A.

livorno-siena 0-1 — Rete: 44' p.t. Angelo.
Il Siena si affida ad Angelo per volare al quarto turno di coppa Italia. Ai bianconeri di Beretta basta una rete del difensore esterno destro brasiliano Mariano de Almeida Angelo per espugnare il Picchi. Sabato amaro per il Livorno, poco concreto e poco continuo. Gli amaranto si presentano al primo match ufficiale della nuova stagione con il 3-4-1-2 (solo panchina per Luci e Greco, acciaccati). Gli ospiti, privi di D'Agostino, rispondono con il 4-3-3. Nel primo tempo, Livorno sufficientemente propositivo: al 14' la punizione dal limite di Paulinho scheggia la parte alta della traversa. Il Siena, sornione, controlla e sblocca il punteggio al 44'. Percussione dalla destra di Angelo, che sfugge a Lambrughi e, con una conclusione precisa, scoccata dal vertice dell'area, va a bersaglio, con la palla che si insacca sul primo palo. Nella ripresa, i locali spingono, ma il Siena si chiude con efficacia, difende il gol di vantaggio e fa festa. I bianconeri avevano eliminato, domenica scorsa, un'altra squadra toscana, il Pisa. Al Livorno urgono rinforzi. (Fabio Giorgi)

genoa-spezia 4-5 dopo i rigori — Reti: 12' p.t. Gilardino, 33' p.t. Sansovini; 37' s.t. Ebagua, 45 s.t. Lodi (rig.)
Lo Spezia batte il Genoa 5-4 ai calci di rigore dopo che i tempi regolamentari erano finiti 2-2. Reti di Gilardino al 12' pt, di Sansovini al 38' pt; di Ebagua al 36' st e di Lodi su rigore al 48' st. Liverani ha disposto la formazione rossoblù con il 4-3-3: Perin tra i pali; Vrsaljko, Portanova, Manfredini e Antonelli in difesa; Cofie, Lodi e Biondini a centrocampo; Santana, Gilardino e Konaté in attacco. Partenza sprint dello Spezia, che va vicino al gol per tre volte nei primi dieci minuti, ma Perin non si fa sorprendere dalle conclusioni di Porcari, Ferrari e Sansovini. I rossoblù passano al primo affondo: Konaté scambia con Lodi che mette in mezzo dove si avventa Gilardino, implacabile sotto porta. Nel momento migliore del Genoa arriva il pari dello Spezia grazie a un sinistro di Sansovini. Ripresa avara di emozioni fino al gol di Ebagua, che al 36' fulmina Perin in contropiede dopo un errore di Floro Flores. Il Genoa si scuote e trova il pareggio al 48' con Lodi su calcio di rigore per un fallo di mano di Madonna. Lodi sfiora il bis nei supplementari quando colpisce il palo dalla lunga distanza. Si va ai rigori che premiano lo Spezia: 5-4. I rossoblù sbagliano con Floro Flores, Bertolacci e Lodi, mentre Sansovini segna il rigore decisivo. (Francesco Gambaro)

avellino-cesena 1-0 — Rete: 24' p.t. Galabinov
L’Avellino, davanti a circa 7.000 spettatori, supera 1-0 il Cesena e si regala il passaggio del turno. Prestazione convincente dei padroni di casa che insistono nel primo tempo e sbloccano il risultato al 24’ quando Soncin, da cinque giorni in Irpinia, imbecca Galabinov che al centro dell’area con un preciso colpo di testa trafigge Campagnolo. Nella ripresa gli irpini abbassano il ritmo ma il Cesena delude e non riesce ad abbozzare una reazione nonostante i cambi di Bisoli, dentro Rodriguez, Nadarevic e Granoche. Solo all’81’ sugli sviluppi di una punizione arriva il primo tiro nello specchio della porta con Volta ma Seculin è attento e blocca. Ed ora per entrambe l’attenzione è rivolta al campionato. (Domenico Zappella)

bologna-brescia 1-0 — Rete: 39' Diamanti
Buon debutto stagionale del Bologna, che batte 1-0 un Brescia orfano di Caracciolo e Corvia. Al 17' Bianchi colpisce la traversa di testa su cross di Della Rocca. Fischiato dagli oltre 200 tifosi lombardi al seguito Diamanti sfiora il gol al 34' e al 39' centra il sette con una pennellata dal limite su punizione conquistata dall'altro ex Kone, che poi si fa male e lascia spazio a Moscardelli a metà gara. Nella ripresa vanno vicini al 2-0 Diamanti con un pallonetto fuori di un soffio, Moscardelli e Bianchi con due diagonali di poco larghi. Il Brescia si sveglia nel finale e impensierisce Curci con Scaglia, Mitrovic e Saba; non convalidato per fuorigioco un gol di Di Cesare. Fra i 7500 spettatori del Dall'Ara anche Diego Perez, che oggi ha firmato un biennale. "Non sono tornato perché non sono mai andato via e sono felice dell'accordo con il presidente Guaraldi" ci ha detto l'uruguaiano. (Nicola Zanarini)

cagliari-frosinone 1-2 DOPO i supplementari — Reti: 25' Ciofani, 32' Pinilla, 120' Curiale.
Il Cagliari annega in coppa, facendosi clamorosamente eliminare all'esordio dal Frosinone, formazione di Lega Pro. Decisivo un gol all'ultimo istante del secondo tempo supplementare realizzato da Curiale, in una gara giocata in dieci dai rossoblù fin dal 40' del primo tempo, per l'espulsione di Dessena. A Trieste, in un Nereo Rocco deserto, Lopez conferma gli undici della vigilia, compreso Davide Astori, probabilmente alla sua ultima gara col Cagliari. Partenza a basso ritmo, col Frosinone che ci prova subito. Ma la prima vera occasione è di Ibarbo, che supera anche il portiere Zappino, ma il suo tiro viene salvato sulla linea da Bertoncini. E al 25' il Frosinone passa: errore in disimpegno di Murru e Daniel Ciofani ringrazia e batte Agazzi. La reazione del Cagliari è veemente e al 32' arriva il pareggio con Pinilla, che mette dentro un assist di testa di Astori, su angolo di Cabrera. Ma poco dopo ecco il fattaccio, con Dessena che abbatte un avversario e guadagna la fine del match in netto anticipo. Lopez rimedia sostituendo Cabrera con Perico. Nella ripresa, il Cagliari cerca di rallentare i ritmi, vista l'inferiorità numerica. Ma va comunque vicino alla rete con Conti e Ibarbo. Proprio il colombiano, in uno scontro col portiere avversario, è costretto a lasciare il posto a Nenè, che va a far coppia con Pinilla. Il Cagliari prova a spingere, mentre il Frosinone preferisce difendersi. E proprio allo scadere dei tempi regolamentari Nainggolan sfiora il gol con un diagonale che però si infrange sulla traversa. E nei supplementari il Cagliari insiste a cercare il gol-vittoria. Soprattutto ci va vicino Sau, subentrato a Pinilla, quando, a 3' dalla fine del secondo supplementare, supera il portiere, ma vede il suo tiro respinto, ancora una volta, da Bertoncini sulla linea. Quando oramai si pensa ai rigori, ecco il guizzo finale di Curiale, che fa tutto da solo e infila il gol dell'incredibile eliminazione del Cagliari, beffato dal Frosinone e dall'ineffabile 17. (Alberto Masu)

chievo-empoli 2-0 — Reti: 7' Radovanovic, 23' Thereau
Comodo passaggio di turno per il Chievo, che a Vicenza ha battuto 2-0 l'Empoli. In vantaggio già al 7' grazie ad un sinistro da fuori area di Radovanovic, il Chievo ha quindi raddoppiato al 23' con un rigore di Théréau, decretato per un fallo di mano di Croce sul traversone di Pellissier. Senza Dainelli, Sannino ha schierato in difesa la coppia Papp-Cesar, con Sestu e Improta esterni di centrocampo e il tandem Pellissier-Théréau davanti. Una prodezza di Bassi nega a Sestu il tris alla fine del primo tempo, l'Empoli ci prova timidamente con Tavano e Maccarone ma Puggioni vive una serata tranquilla. Nella ripresa Théréau sfiora la doppietta personale i contropiede. (Alessandro De Pietro)

juve stabia-varese 4-5-2 dopo i RIGORI, 1-1 al 120' — Reti: Tremolada al 14' p.t., Mezavilla al 5' s.t.
Il Varese passa ai calci di rigore e si conquista il diritto di giocare il prossimo turno al Tardini di Parma. Non sono sufficienti cinque rigori per parte e si prosegue ad oltranza: sbaglia Caserta, che non voleva prendersi la responsabilità, e segna Spendlhofer. Nel primo tempo il Varese, schierato in formazione rimaneggiata con il pensiero già rivolto al campionato, passa alla prima occasione utile: al 14' Momentè approfitta di una distrazione della difesa gialloblù e, dopo essere arrivato sul fondo, mette al centro una palla che Tremolada infila di precisione in rete. Al ritorno dall'intervallo la Juve Stabia si getta in avanti e riequilibra il match con un colpo di testa di Mezavilla su cross di Suciu. Sulle ali dell'entusiasmo sfiora il raddoppio in due occasioni con Murolo e Di Carmine ma rischia di passare di nuovo in svantaggio: al 18' il palo salva Viotti su tiro di Antonio Cristiano. Poi la noia dei supplementari e le emozioni dei rigori ad oltranza.(Gianpaolo Esposito)

novara-sassuolo 1-3 dopo i supplementari — Ci vogliono i supplementari e una gran giocata del solito Pavoletti al Sassuolo per avere la meglio del combattivo Novara di Aglietti. La partita si mette subito in salita per i padroni di casa, che dopo soli 3’, complice un’indecisione difensiva, subiscono il vantaggio di Laribi. Non solo, perché tre minuti più tardi Aglietti perde capitan Ludi per un problema muscolare e ridisegna la difesa con l’innesto di Bastrini. Gioco forza, gli azzurri prendono l’iniziativa e fanno gioco, pur senza concretizzare: Lazzari è il più intraprendente ma la migliore occasione arriva da un gran tiro da fuori di Buzzegoli, respinto da Rosati al 20’. Il Sassuolo si affida a uno Zaza tutt’altro che in palla: il “10” neroverde fallisce ben due “match point” nel corso della prima frazione, prima calciando a lato e poi preferendo un passaggio (fuori misura) a una conclusione da due passi. Di Francesco insegue il colpo del k.o. e al rientro dagli spogliatoi si gioca la carta Berardi: il talentino neroverde però fatica a entrare in partita ed è il Novara che mantiene l’iniziativa. Così matura il pari: ci pensa Comi che fa le prove al 6’ con una bella girata e che all’8’ trafigge Rosati con un bel colpo di testa su cross di Salviato. Il gol subìto manda in crisi il Sassuolo, ma il Novara non riesce a concretizzare un paio di occasioni interessanti nell’area ospite. Poche emozioni fino al triplice fischio: giusto una punizione dal limite, mal calciata dal Sassuolo, in pieno recupero. Stesso copione nel primo tempo supplementare, mentre nel secondo ci prova subito Kurtic (1’), che però calcia alle stelle da buona posizione. Poco dopo lo imita Farias, il cui fendente si infrange sul palo, poi una gran girata di Pavoletti che, al minuto 110, rompe l’equilibrio. Il Novara fallisce il pari con Lazzari e, a 5’ dal termine, subisce il colpo del k.o. firmato in contropiede da Farias, il più fresco di tutti. (Giuseppe Maddaluno)

palermo-verona 0-1 — Rete: 37' p.t. Toni
Passa il turno il Verona con Toni (per lui primo gol da ex al Barbera) che sfrutta al meglio l’unica occasione nello specchio della porta costruita in tutti i 90’ della squadra di Mandorlini. Per il resto si è visto solo il Palermo che ha comandato costantemente il gioco, ha centrato un palo e una traversa, con Dybala ancora sullo 0-0, e Andelkovic nella ripresa. Gattuso può recriminare su due episodi molto dubbi in area, il secondo molto evidente per un tocco di mano di Laner che è costato l’espulsione per proteste al tecnico rosanero. Il Verona è stato costretto nella propria metà campo per quasi tutta la gara dai rosanero che hanno provato a recuperare il risultato fino ai minuti di recupero, ma senza successo. (Fabrizio Vitale)

parma-lecce 4-0 — Reti: 21' p.t. Amauri, 7' s.t. rigore di Cassano, 34' s.t. Munari e 39' s.t. Palladino
Il Parma supera il terzo turno nel tabellone di coppa Italia battendo il Lecce con un punteggio netto, frutto di una partita condotta dai padroni di casa con personalità: 4-0 il finale, grazie alle reti di Amauri nel primo tempo, di Cassano (su rigore), Munari e Palladino nei secondi 45'. Segnali positivi per Donadoni in attesa dell'inizio del campionato. Il tecnico crociato sceglie un 3-5-2 con Mirante tra i pali, Cassani, Paletta e Felipe in difesa, Marchionni, Valdes e Parolo sulla linea mediana, Biabiany e Gobbi sulle corsie laterali, Cassano e Amauri in attacco. Da annotare la prima gara ufficiale in maglia emiliana per Felipe, Cassani e Cassano. Seconda partita consecutiva con la fascia da capitano, invece, per Gabriel Paletta. Crociati in vantaggio al 21' del primo tempo grazie ad Amauri che approfitta di un assist di Valdes e supera Perucchini. Precedentemente, acuti di Cassano (6'- para l'estremo difensore ospite) e di Parolo (poco prima del gol dell' italo brasiliano - molto bravo il numero uno del Lecce). Per i salentini, gol annullato a Bogliacino al 9' (fuorigioco). A inizio ripresa si accende Cassano che conquista un rigore, realizzando poi il penalty al 7'. Biabiany e Amauri potrebbero chiudere il match ma non trovano la via della rete per un soffio. Nella parte finale della gara, in gol Munari (34') e Palladino (39'). (Pietro Razzini)

reggina-crotone 1-0 — Rete: 3' s.t. Gerardi
Una rete messa a segno da Gerardi ha deciso il derby. I padroni di casa non hanno, certo, entusiasmato e specie nel primo tempo hanno giocato ad un ritmo piuttosto blando. Nei primi 45’, le occasioni più ghiotte per passare in vantaggio sono state create dalla Reggina, ma Gerardi ha mancato più volte il bersaglio e si è visto annullare una rete per fuorigioco (32’), Il Crotone ha creato una buona opportunità con lo sgusciante Bidaoui, costringendo Baiocco ad un parata in due tempi. Al 44’ Caballero, da pochi passi, ha tirato addosso al portiere che si è salvato d’istinto. In avvio di ripresa il vantaggio della Reggina è stato firmato da Gerardi che ha trafitto Gomis, sfruttando al meglio una verticalizzazione di Colucci. Il Crotone prima con Pettinari e, qualche minuto dopo con Torromino ha chiamato in causa il portiere amaranto che si è disimpegnato con puntualità. Nel finale Louzada ha mancato una ghiotta occasione per raddoppiare. (Franco Pellicanò)

sampdoria-benevento 2-0 — Reti: 26' e 36' s.t. Gabbiadini
Due lampi di Gabbiadini regalano il quarto turno di Coppa alla Samp. Avversario sarà l’Hellas Verona a Marassi. Con grande soddisfazioni delle tifoserie legate da uno storico gemellaggio. Rossi non rischia Gastaldello (problemino muscolare) e lancia Mustafi. Esordio per Regini ed Eramo. I blucerchiati partono bene, ma la benzina dura poco. Tanto che intorno alla mezz’ora il Benevento sfiora il vantaggio. Nella ripresa la strigliata di Rossi si fa sentire. Squadra aggressiva che soffoca gli avversari. Mustafi e De Silvestri sfiorano il gol. Eramo, insufficiente, esce per Renan. Obiang così va a destra e il brasiliano affianca Regini a sinistra. Che riscatta 70’ di nulla assoluto con il preciso traversone per Gabbiadini che in mezza girata non sbaglia. Il Benevento non c’è più. La Samp sfiora più volte il raddoppio con De Silvestri e con una Regini apparso trasformato. Non a caso è ancora l’ex Empoli a servire la palla a Gabbdiadini che fa doppietta. Poi gli applausi dei diecimila del Ferraris. (Fulvio Banchero)

torino-pescara 1-2 — Reti: 1’ st Maniero (P), 8’ Immobile (T), 12’ Ragusa (P).
Colpaccio del Pescara che passa a Torino con una ripresa scoppiettante. Il primo gol abruzzese arriva 45" dopo l’intervallo: Maniero prende palla sulla sinistra, salta uno dietro l’altro Glik e Rodriguez, mette a sedere Padelli e segna il gol del vantaggio pescarese, nonostante il tentativo disperato di salvataggio da parte di Moretti. Il pareggio granata arriva all’8’ quando Immobile sfrutta l’assist di Larrondo. Ma al 12’ è Ragusa a inventare il golaço da venticinque metri: la palla si stampa sulla traversa e batte dentro la porta granata. Il Pescara va avanti, il Torino esce dal campo fra i fischi dei dodicimila dell’Olimpico. (Fabrizio Turco)

trapani-padova 1-0 — Rete: 24' s.t. Nizzetto
Il Trapani ribalta i pronostici e supera il Padova regalandosi la possibilità suggestiva di giocare a San Siro nel prossimo turno qualora l’Inter batta il Cittadella. La partita è stata decisa al 24’ della ripresa su un calcio piazzato dal limite. Il destro rasoterra di Nizzetto buca la barriera e sorprende il portiere Colombi. Nel primo tempo ottime occasioni per Mancosu (9’), Vantaggiato (26’), Pasquato, Nizzetto e Ciaramitaro ma si va al riposo sullo zero a zero. Nella ripresa al 18’ il portiere del Trapani Nordi respinge una conclusione di testa di Cionek, poi il gol di Nizzetto mentre al 34’ Pagliarulo salva sulla linea una conclusione di Osuji. (Franco Cammarasana)

i posticipi — Domani Inter-Cittadella e Atalanta-Bari.