L'ex portiere racconta i suoi ricordi in maglia azzurra e parla dei portieri di oggi. "Buffon, a Parigi per la Champions? Sarei contento se andasse in finale contro la Juve e la perdesse"
Stefano Tacconi non aveva mai giocato ai Mondiali ’90, era riserva di Zenga, ma conserva nel cuore il ricordo di un’Italia giuliva, appassionata e festaiola, antecedente a Tangentopoli. In questi giorni ricorda quel periodo felice su Tv8 presentando il gioved¨¬ sera un film degli anni Novanta nel programma “Italia ‘90”.
E cede alla nostalgia, perch¨¦ no?
“Il ’90 fu un anno magico, dovevamo vincerli noi, non abbiamo mai perso a parte i rigori contro l’Argentina. E nelle coppe europee i nostri club dominavano. Ci siamo anche divertiti in maglia azzurra, Vicini era complice, Brighenti pure, il pi¨´ rompiballe era Rocca. Adesso ¨¨ strano stare fuori, ma sono stati commessi troppi errori che stiamo pagando”.
Parliamo di portieri…
“Ci sono ancora in giro, allora? – scoppia a ridere – D’albergo sono migliori”.
Che cosa ne pensa di Buffon al Paris Saint Germain?
“Se va per i soldi lo capisco, se va per la Champions m’incavolo, allora poteva rimanere alla Juve… Sarei contento – esagera - se andasse in finale contro la Juve e la perdesse”.
E di Perin alla Juve con Szczesny davanti che ne dice?
“Si ¨¨ cacciato in una situazione difficile. In genere in una squadra c’¨¨ un portiere forte e l’altro un po’ meno perch¨¦ il titolare si deve sentire tranquillo. Cos¨¬ rischia di giocare soltanto la Coppa Italia. Io non l’avrei mai fatto alla sua et¨¤… ai miei tempi Bodini aveva giocato anche troppo, giusto perch¨¦ una rovesciata di Pruzzo mi caus¨° un grave infortunio alla mano”.
E cede alla nostalgia, perch¨¦ no?
“Il ’90 fu un anno magico, dovevamo vincerli noi, non abbiamo mai perso a parte i rigori contro l’Argentina. E nelle coppe europee i nostri club dominavano. Ci siamo anche divertiti in maglia azzurra, Vicini era complice, Brighenti pure, il pi¨´ rompiballe era Rocca. Adesso ¨¨ strano stare fuori, ma sono stati commessi troppi errori che stiamo pagando”.
Parliamo di portieri…
“Ci sono ancora in giro, allora? – scoppia a ridere – D’albergo sono migliori”.
Che cosa ne pensa di Buffon al Paris Saint Germain?
“Se va per i soldi lo capisco, se va per la Champions m’incavolo, allora poteva rimanere alla Juve… Sarei contento – esagera - se andasse in finale contro la Juve e la perdesse”.
E di Perin alla Juve con Szczesny davanti che ne dice?
“Si ¨¨ cacciato in una situazione difficile. In genere in una squadra c’¨¨ un portiere forte e l’altro un po’ meno perch¨¦ il titolare si deve sentire tranquillo. Cos¨¬ rischia di giocare soltanto la Coppa Italia. Io non l’avrei mai fatto alla sua et¨¤… ai miei tempi Bodini aveva giocato anche troppo, giusto perch¨¦ una rovesciata di Pruzzo mi caus¨° un grave infortunio alla mano”.
Lei ha smesso a 38 anni con la maglia del Genoa…
“Dopo aver vinto tutto con la Juve. Il fatto ¨¨ che a vent’anni senti una goccia di sudore e ti passa, poi ne senti di pi¨´ e bruciano gli occhi, a 38 anni… non vedi pi¨´ la palla, meglio mollare. Fu un addio brusco, i tifosi mi contestarono e io non le mandai a dire”.
Donnarumma?
“Licenzierei chi lo allena, non puoi parare con le gambe divaricate, spingi molto meno, rispetto all’anno scorso ¨¨ regredito. Per me il fratello ¨¨ pi¨´ forte perch¨¦ ¨¨ pi¨´ esperto. Bravo invece Bonaiuti, nell’Inter, ad allenare Handanovic”.
E lei?
“Mi allenava Zoff, sono stato fortunato. Mi infondeva tranquillit¨¤, fondamentale per stare tra i pali. “Non ti devo insegnare, io ti devo allenare”, mi diceva. Grande personalit¨¤”.
Come vede il suo amico-nemico Zenga allenatore?
“E’ inguardabile – scoppia a ridere - un portiere non pu¨° fare il tecnico. S¨¬, Zoff per un po’ l’ha fatto, ma ¨¨ durato poco”.
I primi tre portieri al Mondiale?
“Alisson, Neuer, Keilor Navas”. Pausa. “Ma si pu¨°? In Russia c’¨¨ Panama, ma non ci siamo noi… mi consolo con la chat “Notti magiche”, ideata qualche mese fa da Riccardo Ferri. Ci siamo quasi tutti – e mostra la lista -. Mi scoccia che il numero uno ¨¨ Zenga – conclude ridendo - ma Pagliuca l’abbiamo messo in panchina”.
“Dopo aver vinto tutto con la Juve. Il fatto ¨¨ che a vent’anni senti una goccia di sudore e ti passa, poi ne senti di pi¨´ e bruciano gli occhi, a 38 anni… non vedi pi¨´ la palla, meglio mollare. Fu un addio brusco, i tifosi mi contestarono e io non le mandai a dire”.
Donnarumma?
“Licenzierei chi lo allena, non puoi parare con le gambe divaricate, spingi molto meno, rispetto all’anno scorso ¨¨ regredito. Per me il fratello ¨¨ pi¨´ forte perch¨¦ ¨¨ pi¨´ esperto. Bravo invece Bonaiuti, nell’Inter, ad allenare Handanovic”.
E lei?
“Mi allenava Zoff, sono stato fortunato. Mi infondeva tranquillit¨¤, fondamentale per stare tra i pali. “Non ti devo insegnare, io ti devo allenare”, mi diceva. Grande personalit¨¤”.
Come vede il suo amico-nemico Zenga allenatore?
“E’ inguardabile – scoppia a ridere - un portiere non pu¨° fare il tecnico. S¨¬, Zoff per un po’ l’ha fatto, ma ¨¨ durato poco”.
I primi tre portieri al Mondiale?
“Alisson, Neuer, Keilor Navas”. Pausa. “Ma si pu¨°? In Russia c’¨¨ Panama, ma non ci siamo noi… mi consolo con la chat “Notti magiche”, ideata qualche mese fa da Riccardo Ferri. Ci siamo quasi tutti – e mostra la lista -. Mi scoccia che il numero uno ¨¨ Zenga – conclude ridendo - ma Pagliuca l’abbiamo messo in panchina”.
Gabriella Mancini
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