Italia in finale. Con sofferenza, con carattere, con il colpo di classe collettivo di Gabbiadini, Insigne e Borini. Battuta l’Olanda prima impressionante, poi carogna. Battuto anche l’arbitro Hategan, che non espelle Indi per una gomitata a Donati. E ammonisce solo i nostri. Italia in finale. Dopo nove anni. Nel 2004 in Germania i baby di Gentile batterono la Serbia-Montenegro. Adesso tocca all’Under di Mangia che troverà la super Spagna. Sarà la rivincita dell’Europeo dei grandi? Chissà Intanto godiamoci questo traguardo.

L'abbraccio fra Mangia e Borini dopo il gol. Reuters

CHE SOFFERENZA — L’Under ha sofferto subito la fisicità e la rapidità degli olandesi. E la mossa di Pot: Maher appicciato a Verratti, che non è mai riuscito a far gioco. Bravo Maher, certo, ma Verrattino doveva dimostrare qui di essere di un’altra categoria. E invece non ha mai reagito alle "manette" del talento di origine algerina. L’Olanda ha colpito subito un palo su punizione proprio con Maher. E ha tenuto sempre in apprensione la difesa azzurra, poco protetta dal centrocampo. L’Under non riusciva mai produrre il suo gioco, priva anche del solito apporto di Insigne. Il nostro uomo di maggior talento ha saltato raramente l’uomo. Si vede che la caviglia gli fa ancora male, in più nel riscaldamento s’è prodotto una piccola storta. Eppure, nonostante mille difficoltà, l’Under è riuscita a essere pericolosa in paio di occasioni. Grazie alla grande mobilità di Florenzi, uomo ovunque, e alla tigna di Immobile. Il genoano, in gran spolvero, su invito di un Insigne che pian piano entrava nel gioco, ha resistito al rude Indi e tirato, ma un po’ troppo in bocca a Zoet. Un’altra ripartenza costruita da Florenzi e Rossi, ha lanciato Borini che ha tirato sull’esterno della rete. Al tramonto del primo round, Blind ha tirato un sassata che Bardi ha respinto sui piedi di Strootman. Altro tiro, altre respinta della difesa.

PIU’ IN PARTITA — Mangia non ha cambiato nulla dopo l’intervallo, sperando nel risveglio dei suoi uomini migliori. L’Under sembra tener meglio il campo. Almeno non viene sovrastata. E l’Olanda fa meno paura. Il primo tiro del secondo round è di Borni, di poco a lato. Mangia nel frattempo ha speso Gabbiadini per Immobile. Ma un pallone perso di Rossi mette de Jong a due passi da Bardi. Per fortuna sceglie il passaggio e non trova nessuno. Poi Indi tira una gomitata in area a Donati. Era da rosso diretto. Subito dopo, l’azione capolavoro dell’Under che passa in vantaggio: gran lancio d Gabbiadini per Insigne. Il folletto si destreggia a tende l’inserimento di Borini che brucia il nuovo entrato van der Hoorn e segna di piatto destro. Resta poco più di un quarto d’ora. Di brividi, di botte, di carognate degli olandesi. Ma l’Under resiste. E in fin dei conti è meglio così.