Sogliano e il Varese 67-68: "Noi con Anastasi l'ammazza grandi"
I l Sessantotto del Varese esplode in una fredda domenica d¡¯inverno. Masnago, stadio Franco Ossola, 4 febbraio 1968, Varese-Juventus, valevole per la terza giornata del girone di ritorno del campionato di Serie A. Inizio ore 14.30, arbitro Sbardella di Roma, spettatori 19.700 dei quali 14.000 paganti, per un incasso di lire 31.461.800. Nessun infortunio di rilievo. Il Varese ¨¨ secondo, ha gi¨¤ battuto in casa l¡¯Inter (1-0) e il Milan (2-1). Ma stavolta c¡¯¨¨ la Juve, superfavorita. I bianconeri, guidati da Heriberto Herrera, l¡¯uomo del ¡°movimiento¡±, sono invece travolti, spazzati via dal fenomenale Varese di Bruno Arcari, il tecnico di Casalpusterlengo. Cinque a zero, spaventoso. Tre gol di Anastasi, detto Petruzzu, poi Leonardi e Vastola. "Juve presa a legnate", titola il Corriere della Sera. Il Varese gioca la partita del secolo, anzi del secolo dei secoli. Quello ¨¨ il Varese costruito da Giovanni Borghi, ¡°El Cumenda¡±, gigante dell¡¯imprenditoria e generoso uomo di sport. Con lui la Pallacanestro Ignis diventa la padrona del mondo. Fa crescere il ciclismo, la boxe e il canottaggio. E batte, oltre a Inter e Milan, la potente Juventus di Agnelli 5-0. Riccardo Sogliano, difensore, centrocampista, ¡°pupillo del Borghi¡±, ¨¨ stato uno dei protagonisti di quella stagione.