L’allenatore del primo scudetto del Napoli, durante il gran gal¨¤ del calcio siciliano, ha parlato dei tecnici del nostro campionato: “Lavorano tanto e sul campo sono un esempio”
Il presidente del comitato regionale siciliano Santino Lo Presti premia Ottavio Bianchi
Le panchine in Serie A parlano (di nuovo) italiano. Non accadeva da 10 anni. Con l’esonero di Juric e l’arrivo di Cesare Prandelli al Genoa, il nostro campionato ripropone il made in Italy in panchina. Un ritorno al passato. E oggi come allora ci sono cinque di quei venti allenatori: Ancelotti, Spalletti, Gasperini, Mazzarri e Prandelli. Un dato che un attento osservatore come Ottavio Bianchi, il tecnico del primo scudetto del Napoli, sottolinea durante la serata di consegna del premio del calcio siciliano a Vittoria (Ragusa). “I tecnici italiani non sono secondi a nessuno. Bravi perch¨¦ lavorano tanto e sul campo sono un esempio”, afferma il tecnico che ha allenato Maradona, mentre riceve il premio alla carriera. Una carriera impreziosita dalla "perla" di Napoli e dalla convivenza con un campione non facile da gestire come Maradona. Erano altri tempi ma Bianchi ha guidato quel Napoli da esperto nocchiero. “La gestione del gruppo a quei livelli ¨¨ il primo obiettivo. Icardi in tribuna a Madrid? Con me non sarebbe andato”, taglia corto l’ex tecnico del Napoli.
d’aversa e semplici —
Sul "made in Italy" in panchina ¨¨ orgoglioso e non risparmia complimenti a Roberto D’Aversa e Leonardo Semplici premiati, durante il gran gal¨¤ del calcio siciliano, come tecnici emergenti per i buoni risultati alla guida di Parma e Spal. “? la conferma dell’ottima scuola che ¨¨ stata Coverciano dove sono usciti tanti tecnici di valore”. ? un campionato Juvecentrico? Bianchi annuisce: “Pazienza, bisogna prenderne atto, la vera Juve ¨¨ l’anti Juve. Una societ¨¤ super organizzata che non lascia nulla al caso ed ¨¨ per questo che continua a vincere e che, purtroppo, continua a farmi sbagliare i miei pronostici sul Napoli”.
Giovanni Mol¨¨
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