Da Rubio a Biles, quando la mente blocca i campioni
Pi¨´ forte ¨¨ lĄŻatleta e pi¨´ grande ¨¨ il clamore mediatico del problema che lo coinvolge. Di qualsiasi tipo di problema. ? una relazione direttamente proporzionale, perch¨Ś al mancare delle prestazioni in campo vengono meno anche lĄŻinteresse del pubblico e lo spettacolo: vengono meno gran parte delle ragioni che ci tengono incollati allo schermo, quando stiamo guardando il nostro sport preferito. I grandi campioni, col tempo, diventano icone, e le icone vengono immediatamente spogliate della loro umanit¨¤, ridefinite subito in chiave epica, assoluta, dove tutto raggiunge la sua forma pi¨´ pura. Fenomeno, Goat, leggenda. Oppure fallito, fantasma, delusione. Tutto nello spazio di un gol, di un canestro, di una partita. Se va bene, tutto nello spazio di una stagione. Senza mezzi termini, senza cura, senza alcuna attenzione al processo che intercorre nel passaggio tra lĄŻuno e lĄŻaltro estremo, che in quanto tali, nella maggior parte dei casi, sono soltanto slogan e non una vera condizione dellĄŻessere, perch¨Ś la distanza tra un professionista e un fuoriclasse ¨¨ pi¨´ sottile di quanto si possa pensare.