
Quando Pizzul era "canna di zucchero" e giocava con l'Ischia in quarta serie
La stanzetta di Bruno al primo piano dell¡¯hotel Geronda di Ischia strabordava di libri. Nel 1960 i giocatori giallobl¨´ non originari dell¡¯isola vivevano nel piccolo albergo poco sopra il porto. Quando non era al campo per gli allenamenti, quel ragazzone altissimo dal fisico roccioso prendeva i testi dalla sua infinita libreria e seduto alla scrivania iniziava a studiare: ¡°Gli mancavano pochi esami alla laurea in Giurisprudenza. Il calcio era una passione, ma non si faceva distrarre. Studiava in continuazione, anche di notte prima delle partite¡±. Michele Abbandonato, detto Lillino, ¨¨ stato compagno di squadra di Bruno Pizzul nella sua unica stagione a Ischia: ¡°Io avevo 17 anni, lui 22. In quarta serie non avevamo mai giocato, eravamo abituati ai tornei locali. Pizzul ¨¨ arrivato dal Catania, agiva da stopper, di testa prendeva tutti i palloni. Ma quando doveva usare i piedi, meglio fuggire¡±. Michele da attaccante ha realizzato centinaia di gol nelle serie minori, dell¡¯amico ricorda le ore passate a chiacchierare in ritiro: ¡°Aveva una cultura eccelsa e una dialettica forbita. Leggeva tantissimi libri, pure di calcio conosceva tutto. Si appuntava pregi e difetti degli avversari su alcuni fogli, poi ci spiegava cosa fare. ? stato il nostro allenatore in campo¡±.?