Putin, s.o.s. ad Abramovich
Ma Obama attacca Blatter

Il premier russo: "Saremo all'altezza, ma serve una partnership pubblico-privato per le infrastrutture, che avranno un costo di 10 miliardi". Intanto i Paesi sconfitti criticano pesantemente le scelte della Fifa: le reazioni di Usa, Australia, Olanda e Inghilterra

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MILANO, 3 dicembre 2010 - I finanziamenti per organizzare i Mondiali del 2018 in Russia verranno dal settore privato e pubblico, e non è escluso che il proprietario del Chelsea, l'oligarca Roman Abramovich, ieri presente alla cerimonia di assegnazione a Zurigo, possa esservi coinvolto. Lo ha detto il premier russo, Vladimir Putin, nella conferenza stampa a Zurigo, a quanto riferisce Interfax. "Sappiamo che (Abramovich) è molto attento allo sviluppo del calcio in Russia e potrebbe fornire assistenza nella preparazione dell'evento", ha detto a tarda sera il premier, che è volato in Svizzera subito dopo l'annuncio che alla Russia erano stati assegnati i Mondiali del 2018. "Abramovich sta già aiutando a sviluppare il nostro calcio e sostiene uno dei club russi", ha proseguito Putin. Né il primo ministro né lo stesso Abramovich hanno detto il nome del club, perché "è vietato dalle norme internazionali nel vostro settore", ha spiegato il premier. "Questo fa parte del lavoro, si chiama partnership pubblico-privata. Ho già menzionato che la nostra azienda petrolifera Lukoil costruirà lo stadio Spartak, uno dei più grandi a Mosca. Un altro stadio sarà costruito con il finanziamento della Vtb Bank. E vogliamo attirare investimenti anche in altre regioni, per ridurre al minimo le spese pubbliche. E non escludo che il signor Abramovich possa partecipare al progetto", ha concluso Putin.

10 MILIARDI DI DOLLARI PER GLI STADI — La costruzione degli stadi per i mondiali di calcio del 2018 in Russia costerà 10 miliardi di dollari. L’ha affermato il primo ministro Vladimir Putin: "La stima preliminare è che la costruzione degli stadi e delle infrastrutture adiacenti ci costerà 300 miliardi di rubli. Si tratta di circa 10 miliardi di dollari", ha affermato Putin, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Interfax. La stampa russa ha accolto con gioia la decisione della Fifa: "La Russia continua a sorprendere: il Mondiale del 2018 è nostro", titola il quotidiano Novye Izvestia, che evidenzia che la candidatura russa è "riuscita a battere rivali molto forti, in particolare Spagna e Portogallo". Sulle pagine del giornale Vremja Novostei, si legge: "La Russia ha la possibilità di ottenere il più grande progetto di modernizzazione del Paese, con una grande organizzazione e molti investimenti". Il quotidiano sportivo Sport Express ha descritto la decisione della Fifa come "un bel regalo, inaspettato, e quindi in doppiamente bello".

BERLUSCONI: "VITTORIA RUSSIA ANCHE MERITO NOSTRO" — Sull'assegnazione alla Russia dei Campionati del Mondo del 2018 è arrivato oggi il commento di Silvio Berlusconi, presente a Sochi, nel corso della conferenza stampa con Dmitri Medvedev, presidente della Federazione Russa. "In piccola parte è anche merito nostro. Siamo soddisfatti. Finale Italia-Russia? Rispondo da presidente di una società di calcio: nel calcio il 50% è tecnica e qualità - ha detto Berlusconi - l'altro 50% arbitri e fortuna, quindi nessuno può dire come andrebbe a finire la partita ma sarà leale e le due squadre si affronteranno con rispetto".

obama infuriato — Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, non manda giù la sconfitta. Gli Usa sono stati battuti nella corsa ai Mondiali del 2022 che la Fifa ha assegnato al Qatar. "Credo che sia una decisione sbagliata", è stato lo stringato commento del numero 1 della Casa Bianca. Poco più di un anno fa, nell'ottobre 2009, lo schiaffone del Comitato olimpico internazionale che bocciò la sua Chicago, premiando Rio per i Giochi del 2016. E ieri lo smacco della Fifa. Stavolta a battere gli Stati Uniti non è un grande Paese emergente come il Brasile di Lula, ma il minuscolo Qatar, ricchissima oasi di petrolieri. Una bocciatura che gli brucia, e molto. In molti speravano che, anche grazie all'impegno di Bill Clinton volato a Zurigo, gli Usa venissero in qualche modo risarciti dall'affronto subito con le Olimpiadi mancate. E invece, per Obama è arrivato un altro fallimento.

Il presidente Barack Obama, deluso dalla decisione Fifa. Reuters

A far irritare ancora di più la Casa Bianca - come notano perfidi alcuni blog - è il fatto che Putin abbia vinto la sfida dei Mondiali 2018 senza nemmeno muoversi da Mosca. Mentre a Copenaghen, esattamente 14 mesi fa, a sostegno delle Olimpiadi di Chicago 2016 si mossero, invano, Obama e signora. E dire che il povero Barack, per aiutare la causa, aveva perfino riservato a Blatter il massimo privilegio di un invito alla Casa Bianca. Il 27 luglio 2009, gli spalancò le porte dello studio ovale, accogliendolo con l'entusiasmo e il riguardo che si riserva ai capi di Stato. E il navigato presidente della Fifa lo aveva perfino rassicurato: "Non c'è alcuna controindicazione nell'organizzare prima Olimpiadi e poi i Mondiali", assicurò quel giorno Blatter sorridente, davanti al Giardino delle rose. "È già successo in passato, con Messico 1968-70 e Germania 1972-74". Come dire, figuriamoci se non si può fare con gli Stati Uniti d'America. Qualche mese prima. Obama gli scrisse perfino una lettera toccante, per rivelargli che in gioventù "come tutti i bambini del mondo nutrii la passione del pallone, giocando a calcio nelle polverose strade di Giakarta". Tutta fatica sprecata, visto com'e andata a finire.

LA DELUSIONE AUSTRALIANA — Il presidente della Federazione australiana, Frank Lowy, si è detto "amaramente deluso" dopo la designazione del Qatar quale Paese organizzatore dei Mondiali 2022. "Pensavamo di avere una reale possibilità di farcela - ha aggiunto il dirigente sportivo - ma in ogni caso il sole continuerà a sorgere. Ci saranno altre battaglie, e noi le vinceremo". Anche il primo ministro Julia Gillard ha sottolineato la delusione della nazione.

le accuse olandesi — La stampa olandese etichetta la scelta della Fifa come quella "dei soldi e della corruzione", secondo la definizione del quotidiano AD. E poi ancora: "Olanda e Belgio si illudevano che la Fifa potesse essere sensibile al'aspetto ecologico della loro candidatura, ma con la scelta del Qatar ha optato per una coppa del Mondo da disputarsi in stadi dotati di aria condizionata e dal consumo energetico altissimo". Non solo (Volkskrant): "I dirigenti della Fifa ha scelto il meno democratico dei nove candidati, ed hanno nuovamente attirato l'attenzione sulla loro controversa reputazione". Per il quotidiano Trouw "la lotta è stata impari e l'esito della votazione prevedibile".

la rabbia inglese — La “terra madre del calcio”, l'Inghilterra, è rimasta gelata dalla decisione Fifa. il Primo Ministro David Cameron, a Zurigo insieme al Principe William e a David Beckham, esprime amara delusione. Il difensore del Manchester United Rio Ferdinand se la prende con un programma “antipatriottico”. Se poi è un tabloid come il Daily Mail a fare il pezzo, allora lega lo “Stato mafioso” - come da Wikileaks esce definita la Russia - con l’assegnazione della Coppa del mondo 2018, che il giornale inglese qualifica atto di una "nuova guerra fredda". Tutta la stampa inglese attacca in modo veemente la scelta Fifa. E durissima è anche la Bild che dice che Blatter "ha venduto" la Coppa del mondo agli sceicchi.