Il caldo non ¨¨ pi¨´ un problema: lo stadio che tra un anno accoglier¨¤ i Mondiali di atletica (facendo da test in vista di quelli di calcio) mantiene la temperatura attorno ai 26 gradi quando fuori si superano i 40 grazie ad una bolla d'aria fredda
Khalifa Stadium
Sembrava uno dei principali ostacoli per l'organizzazione di qualsiasi evento sportivo in un paese dove le temperature possono superare facilmente i 50 gradi. Ma in Qatar il caldo non ¨¨ pi¨´ un problema. Lo dimostra il sistema di raffreddamento del Khalifa Stadium che tra un anno accoglier¨¤ i Mondiali di atletica, facendo da test in vista di quelli di calcio del 2022. Come constatato dall'Equipe, dentro l'impianto non coperto la temperatura infatti rimane intorno ai 26 gradi quando fuori si superano i 40.
ghiaccio —
La soluzione si basa sul concetto della bolla d'aria fredda che una volta creatasi nello stadio respinge di fatto l'aria calda circostante. Il tutto nel giro di mezzora. Il freddo viene generato in un impianto a due chilometri che permette di trasformare l'acqua, in parte recuperata dalle rare piogge, in ghiaccio. Un procedimento notturno collegato a una sorta di radiatore sotterraneo che tramuta il ghiaccio in aria che viene poi sparata nello stadio da 300 bocchettoni. La gestione ¨¨ affidata a un sistema informatico che permette di adattare l'erogazione dell'aria fredda alle discipline svolte nei diversi punti della pista, in modo da non disturbare gli atleti. L'ingegnere Saud Abdul Ghani che ha creato il progetto spiega all'Equipe: “Si tratta di un sistema gi¨¤ integrato agli stadi del Mondiale 2022, adattato al Khalifa che fu costruito negli anni '70, e che permette un risparmio del 40% di energia rispetto a un modello standard”. Per le gare esterne come la maratona invece non ci sono reali alternative, salvo forse organizzarle in notturna.
Al. Grandesso
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