C¡¯¨¨ una Vespa grigia che sfreccia tra le valli delle Dolomiti. ? partita da Campo Tures, in Valle Aurina, e scende verso il Cadore. ? un gioved¨¬ d¡¯autunno, il sole invita a fermarsi, a godersi l¡¯azzurro del cielo e l¡¯aria buona, a tirare gi¨´ il cavalletto e a camminare un po¡¯ tra prati e boschi. Eppure non c¡¯¨¨ tempo, nessuno ha tempo. ? il 10 ottobre 1963 e da quelle parti il tempo si ¨¨ fermato. La Vespa sfreccia per Brunico e Dobbiaco, valica il passo Monte Croce di Comelico e scende verso Padola, Santo Stefano di Cadore, sfiora Auronzo e poi tocca Lozzo, Domegge, Calalzo, sempre a manetta. A Pieve si ferma, c¡¯¨¨ un posto di blocco. "Non potete passare. C¡¯¨¨ stato un incidente alla diga del Vajont, la strada ¨¨ interrotta, transitano solo i mezzi dell¡¯Esercito". "Ho sentito la radio, so cos¡¯¨¨ successo. Proprio per questo dovete farmi passare". "Non insista, la strada ¨¨ chiusa. Lasci stare, ¨¨ meglio per lei". "Sentite, sono di Longarone, ho la mia famiglia l¨¬. Fatemi passare". Umberto Sacchet alla fine passa, nessuno pu¨° trattenerlo. Ha il cuore in gola dal mattino. La radio ha detto che il suo paese non esiste pi¨´, spazzato via dalla faccia della Terra. Gli mancano una ventina di chilometri e poi arriver¨¤ a Pians, alle porte del paese, a casa dei suoi genitori. L¨¬ vedr¨¤ l¡¯indicibile.?
la storia
Longarone: cos¨¬ il calcio riport¨° la vita dopo il Vajont
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