Tovalieri: "Il trenino a Bari, tre mesi per impararlo... Ero il Cobra anche per Donatella Rettore"

I ricordi dell¡¯ex centravanti: "Alla Roma, contro il Lecce, persi uno scudetto che pensavo di aver gi¨¤ vinto. A Bari inventammo quell¡¯esultanza che divent¨° una moda. E quella sera alla festa di Ardea..."

L¡¯ onda dei capelli con il ciuffo generazionale battezzava un corpo agile e sgusciante, che risolveva nel tiro - secco, puntuale, definitivo - qualsiasi equazione. Il Cobra Tovalieri era padrone del suo tempo piccolo, scandito da fiuto, intuizione, istinto ferino: tutto - nel suo destino - avveniva dentro l¡¯area di rigore e ogni volta - quando il piede impattava il pallone - pareva di sentire nell¡¯aria una vibrazione, come il frinire delle cicale in una notte d¡¯estate. Cobra, dunque, che scivola silenzioso nell¡¯erba, dolce ¨¨ il veleno del gol. 143 ufficiali quelli messi a referto tra gli anni 80 e 90, sparsi tra A, B e C.