Attorno a Melli cresce l'Italia. E Parigi pare pi¨´ vicina
Da Manila a Pesaro, destinazione Portorico. Il viaggio dellĄŻItalBasket ¨¨ un giro del mondo cominciato la scorsa estate e destinato a finire a luglio, con due possibili destinazioni. La prima ¨¨ certa: San Juan, sede del Preolimpico dal 2 al 7. LĄŻultima ¨¨ quella dei sogni: Parigi, la citt¨¤ che dal 26 dello stesso mese ospiter¨¤ lĄŻOlimpiade.?
I Giochi sono il traguardo che la nostra Nazionale meriterebbe di tagliare per quello che ha dimostrato nelle ultime due rassegne alle quali ha preso parte. Perch¨Ś lĄŻItalia che ieri sera ha vinto contro la Turchia al debutto nelle qualificazioni allĄŻEuropeo del 2025 ha gli stessi valori, prima di tutto morali, di quella uscita sia ai quarti di Eurobasket nel 2022 contro la Francia (una questione di maledetti tiri liberi) sia al Mondiale della scorsa estate contro gli Stati Uniti, incrociati con poca fortuna sempre al limite, ormai stregato, dei quarti di finale.?
Il gruppo
? la coesione del gruppo il miglior segnale che emerge dallĄŻarena di Pesaro gremita di tifosi tra i quali Pecco Bagnaia, due volte campione del mondo di MotoGP e grande appassionato di basket. Il pi¨´ felice alla fine era proprio Gianmarco Pozzecco, probabilmente perch¨Ś questo tipo di risposte sul campo pesano di pi¨´ in una stagione compressa come quella in corso, con una finestra in meno a disposizione delle nazionali e gli impegni dei club che incombono tra campionati e coppe.?
L'ostacolo
Certo, la Turchia presentata da Ataman non era nella sua versione migliore, complice la formula che promuove tre squadre su quattro del girone. Ma i progressi di Gabriele Procida, partito in quintetto, quelli di Nico Mannion, a cui la cura Varese sta facendo benissimo, e il lavoro in difesa di Petrucelli, rendono ancora pi¨´ solide le fondamenta di questa squadra, ovvero le giocate nella nostra met¨¤ campo di Pajola, determinante nel momento del massimo sforzo della Turchia, le sgasate di Tonut, la presenza di Polonara e Ricci, utilissimi quando lĄŻintensit¨¤ del confronto sale di livello.?
Il capitano
E poi cĄŻ¨¨ il capitano. In questo momento Nicol¨° Melli, al debutto come successore di Datome nel ruolo di leader del gruppo, ¨¨ un faro che attira su di s¨Ś le responsabilit¨¤. I suoi movimenti illuminano lo spazio difensivo e quello a rimbalzo in un sistema ormai cronicamente (e un poĄŻ tristemente) piegato agli aggiustamenti imposti dallĄŻassenza di un centro di stazza. Il merito di Nic, non certo un caso isolato nella sua lunga storia con la maglia azzurra, ¨¨ quello di ovviare a questa carenza anche in attacco: 11 punti nel primo quarto contro Sanli (a proposito di lunghi di ruolo), 17 allĄŻintervallo. Nic chiama la palla e la porta a destinazione quando ¨¨ necessario, come fanno i campioni che ne hanno viste a sufficienza per leggere tra le pieghe della partita. LĄŻItalia che insegue il pass per i Giochi non pu¨° prescindere da Melli. In attesa del ritorno di Fontecchio ed eventualmente di Belinelli, Gallinari e magari di Hackett visto che a nessuno sono precluse le porte della Nazionale. Domenica a Szombathely, in Ungheria, unĄŻaltra tappa del viaggio azzurro. Sempre con uno sguardo su Portorico e, in lontananza, sulla Tour Eiffel.
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