Argentina: Scola, a 39 anni, ha gi¨¤ vinto il suo Mondiale
Domani a Pechino si gioca la finale Argentina-Spagna per il titolo mondiale. Tutti attendono l’epilogo per applaudire il vincitore, fortunato o meritevole che sia. Si annuncia una partita equilibrata e combattuta tra due non squadre non pronosticate di arrivare tanto in alto alla vigilia del torneo. Ma c’¨¨ un giocatore che, a prescindere dal risultato, ha gi¨¤ vinto per quello che sta ancora dimostrando in campo. Quell’atleta, forte e talentuoso, ¨¨ Luis Scola, l’highlander della squadra sudamericana, che a 39 anni suonati vuole entrare nella storia mettendosi l’oro al collo dopo avere sfiorato quell’impresa nel 2002, cio¨¨ 17 anni fa, quando la sua Argentina ad Indianapolis fu ad un passo dal paradiso prima di arrendersi all’ultima grande Jugoslavia. Scola da un ventennio gioca in Nazionale e anche qui ¨¨ venuto come giocatore protagonista e non come capitano chioccia dei giovani che agita in panchina l’asciugamano. Nella semifinale contro la Francia ¨¨ stato padrone delle due aree schiacciando i rivali sotto 28 punti e 13 rimbalzi personali perch¨¦ Luis ¨¨ un campione, un fuoriclasse senza tempo.
Quel no a Pop
¡ªLa sua parabola cestistica ¨¨ iniziata a met¨¤ degli anni 90, quando 15enne era gi¨¤ nel giro della prima squadra del Ferro Carril. Lo sbarco in Europa, l’esperienza che lo ha formato e lanciato ad alto livello, ¨¨ datato 1999 a Gijon in Spagna subito dirottato a Vitoria (all’epoca conosciuta come Tau). Scola ha origini italiane ma la Serie A lo ha snobbato quando arriv¨° da noi il carico di ragazzi argentini col doppio passaporto. In 7 stagioni a Vitoria ha giocato due Final Four di Eurolega, prendendo anche la cittadinanza spagnola, che lo hanno lanciato in Nba. Lo voleva da tempo coach Popovich a San Antonio da cui Scola ¨¨ stato scelto al secondo giro nel draft 2002: gli Spurs all’epoca offrirono 15 milioni di dollari al Tau per acquistarne i diritti ma l’orgoglioso club basco alz¨° la richiesta, respinta da Pop, per trattenere la loro stella. Il viaggio in Usa venne rimandato fino al 2007 quando Luis accett¨° il quinquennale di Houston. Nell’Association Scola ¨¨ rimasto 10 anni cambiando 5 squadre (Phoenix, Indiana, Toronto e Brooklyn le altre), da un biennio si ¨¨ trasferito in Cina, oggi gioca a Shanghai, ma non ha mai abbandonato la maglia albiceleste. ? con l’Argentina che ha costruito la sua vincente longevit¨¤ conquistando medaglie su medaglie, a cominciare dall’oro olimpico di Atene 2004 a spese dell’Italia. Per arrivare qui si ¨¨ preparato 4 mesi alzandosi alle 6 del mattino seguito da tre allenatori. Gli manca solo l’ultima conquista per entrare nella storia di questo sport. Pu¨° riuscirci domani.
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