La favola della Germania ha il fine pi¨´ lieto e, soprattutto, il pi¨´ meritato. La nazionale di Gordon Herbert vince 83-77 e ¨¨ campione del mondo, l’esperienza della Serbia viene oscurata da uno strepitoso Schroder - di cui si vede davvero poco il lato mr. Hyde con 28 punti - che tira con percentuali altissime e dalla solita intelligenza cestistica di Franz Wagner (19). La gara si muove sui binari dell’equilibrio per due quarti e mezzo, finch¨¦ i tedeschi non approfittano del passaggio a vuoto degli avversari per imporre la doppia cifra di distacco per la prima volta nella partita. Nell’ultimo periodo hanno la meglio i nervi, da una parte e dall’altra: questo ¨¨ sufficiente, alla Germania, per conquistare i Mondiali.
83-77 A MANILA
Delirio Germania: batte la Serbia ed ¨¨ campione del Mondo. Schroder strepitoso
Il play di Toronto realizza 28 punti ed ¨¨ mvp: contributo fondamentale per la prima volta dei tedeschi
Leitmotiv
¡ªBuone le difese, migliori gli attacchi: ¨¨ questo il leitmotiv del primo tempo, che vede entrambe le formazioni sempre affiancate nel punteggio. Lo strappo che prova a generare la Serbia si concretizza col canestro di Marinkovic che vale il +5, poi Moritz Wagner accorcia per il 23-26 con cui si conclude il quarto d’apertura. Nel secondo i ranghi tedeschi si compattano ancora meglio, Bonga si conferma uno dei giocatori chiave della Germania: conduce spesso la palla in assenza di Schroder e non rifiuta la tripla del 33-33. Bogdanovic capisce di dover premere sull’acceleratore, i serbi allungano sul +4 ma il parziale di Schroder che sigla cinque punti di fila conduce alla fine del secondo periodo in condizione di assoluta parit¨¤ a quota 47. Come prevedibile, le percentuali importanti della met¨¤ iniziale della gara si cominciano a sporcare. Le difese diventano pi¨´ intense e contemporaneamente gli attacchi sono meno efficaci. La marcatura che la Germania riserva a Milutinov ¨¨ accademica: ne limita le conclusioni e soprattutto l’apporto a rimbalzo. Voigtmann e Schroder salgono ulteriormente di livello, aiutati anche da un fischio arbitrale un po’ dubbio che evita l’antisportivo al playmaker dei Toronto Raptors, che allarga troppo la gamba dopo il movimento di tiro scalciando.
Bussola
¡ªLa nazionale di Pesic smarrisce un po’ la bussola, gli uomini di Herbert si sentono giustamente in missione e provano ad azzannare la sfida. Il canestro di Moritz Wagner segna il massimo divario tra le due squadre sul 64-53, per quanto a Obst non entrino i tiri pesantissimi che hanno affondato gli Stati Uniti. Poco male, perch¨¦ Franz Wagner viene sfidato dalla lunga distanza e non delude, Petrusev ci mette una pezza: il terzo periodo si conclude 69-57, con la Serbia tenuta a soli 10 punti. Herbert e Pesic iniziano l’ultimo quarto con soli due membri del quintetto titolare, Avramovic e Petrusev danno ragione al loro c.t. assottigliando la distanza con cinque punti di importanza capitale (71-64). L’allenatore canadese non indugia ulteriormente e si affida nuovamente al suo starting five, ma non realizza nonostante la buona presenza sotto canestro. La tripla di Avramovic vale il -4, Voigtmann restituisce il favore con una conclusione dall’angolo per il 76-69 a 4’ dalla sirena.
Tempo
¡ªVedendo sempre pi¨´ vicino lo striscione del traguardo, la Germania si accontenta di far passare il tempo; d’altro canto, la Serbia perde definitivamente la fluidit¨¤ nella circolazione della palla. Avramovic tira senza ritmo per il -6, poi conquista tre liberi sull’ingenuit¨¤ di Voigtmann: 78-75. Nel momento pi¨´ delicato, Guduric affonda i suoi: sbaglia una tripla aperta, una conclusione semplice dopo un contatto falloso e il passaggio sul possesso decisivo. La mano di Schroder dalla lunetta non trema, la Germania pu¨° festeggiare un incredibile traguardo.
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