Dopo il fallimento del Mondiale la squadra americana verr¨¤ rifondata in vista dei Giochi. Con coach Kerr resteranno Edwards e pochi altri. In arrivo diverse star come Curry e Durant?
Il fallimento ¨¨ servito. Una squadra che avrebbe dovuto riportare sul tetto del mondo la nazionale Usa, esce mestamente di scena in un mondiale che quando il gioco ha cominciato a farsi duro, ¨¨ diventato complicatissimo. I primi campanelli d¡¯allarme gi¨¤ contro Montenegro, nella seconda fase, per poi subire due sconfitte che rimarranno ben impresse nella memoria di Steve Kerr con Lituania e Germania, intervallate dalla passeggiata contro l¡¯Italia. Ma il ko subito in semifinale contro una squadra pi¨´ fisica, pi¨´ aggressiva e con pi¨´ attenzione sotto canestro, non fa altro che fotografare i limiti di una squadra costruita con una precisa identit¨¤ dal suo burattinaio Grant Hill. Meno centimetri sotto canestro, pi¨´ versatilit¨¤ e atletismo, per provare ad eccellere in campo aperto. Una scommessa che per¨° non ha pagato e ora Hill, Steve Kerr e il resto dello staff tecnico di Usa Basketball dovranno convivere con le legittime critiche per un gruppo che vedr¨¤ cambiamenti radicali in vista dell¡¯Olimpiade di Parigi.
Arroganza
¡ª ?Anche contro una Germania incredibilmente disciplinata a livello offensivo la squadra americana ha pagato dazio al rimbalzo, regalando seconde opportunit¨¤ in serie a Wagner e compagni. Una buona dose di arroganza, condita da un¡¯approssimazione che ha facilitato non poco il compito di una squadra fisica come quella tedesca, ha condannato la truppa di Steve Kerr. Andare a giocare i mondiali senza un vero centro di ruolo, eccezion fatta per Walker Kessler, utilizzato con il contagocce e spesso solo nel garbage time, e con lunghi non propriamente devastanti al rimbalzo sembrava una mossa azzardata anche in una competizione Fiba priva di alcuni big di primissimo piano, come Jokic e Antetokounmpo. Chi avrebbe poi dovuto fare la differenza nella frontline a livello difensivo ha faticato tantissimo, a cominciare dal "defensive player of the year" nella Nba Jaren Jackson Jr. che in questo Mondiale viaggia con la miseria di 2.9 rimbalzi di media, mostrando di essere un giocatore ben diverso rispetto a quanto riesce a fare nella Nba da ala forte, accanto a un centro fisico come Steven Adams.
Delusione
¡ª ?Nemmeno il suo backup Paolo Banchero (3.4 rimbalzi di media), con i suoi alti e bassi, ha dato risposte importanti da questo punto di vista limitando cos¨¬ non poco la difesa, gi¨¤ non straordinaria, di Team Usa. "La Germania a livello fisico ci ha dominati" sottolinea amaramente un Edwards devastante in attacco in semifinale, ma con troppe pause in difesa. Dopo la brutta performance difensiva prodotta contro la Lituania la compagine a stelle e strisce ha fatto anche peggio in semifinale, subendo alla fine ben 113 punti, il massimo nella storia del Team Usa tra Mondiali e Olimpiadi. Cos¨¬ anche coach Kerr paga dazio alla sua prima esperienza sulla panchina americana, andando a far compagnia ad allenatori come Larry Brown, Mike Krzyzewski e Gregg Popovich incapaci di vincere il titolo alla loro prima competizione Fiba. Il fallimento di questo gruppo poi naturalmente peser¨¤ molto sulle scelte future di Grant Hill e dello staff tecnico di Usa Basketball che per forza di cose si presenter¨¤ all¡¯Olimpiade di Parigi con un roster profondamente rinnovato. Torneranno molto probabilmente stelle di primo piano che guardano a Parigi 2024 come a una "last dance" a livello Fiba, gente come Steph Curry e Kevin Durant, e gli scivoloni del mondiale serviranno da lezione anche in fase di costruzione del roster per il prossimo appuntamento internazionale. Difficile pensare che pi¨´ di un paio di elementi visti nelle Filippine, Edwards su tutti, torneranno con coach Kerr a Parigi. La strada per le Olimpiadi francesi per lo stesso Paolo Banchero, che nella prossima stagione dovr¨¤ anche sorbirsi il "flexing" del suo compagno di squadra a Orlando Franz Wagner, decisivo nel match con gli Usa, in questo momento appare decisamente in salita. Team Usa ha fallito su tutta la linea e per tornare a dominare dovr¨¤ guardarsi allo specchio, ammettere gli errori commessi e cambiare strategia. In aiuto alla coppia Hill-Kerr per¨° dovrebbero arrivare diverse superstar che a Parigi non vorranno mancare.
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