Via all’Europeo donne. Zandalasini: "Una medaglia? Sembra impossibile, per¨°..."
Zanda di qua, Zanda di l¨¤. La nostra stella ¨¨ lei, Cecilia Zandalasini da Broni, nel Pavese, 23 anni, ala, fresca vincitrice del titolo in Turchia col Fenerbah?e Istanbul. Vederla giocare ¨¨ incantevole, con quei movimenti e quel tiro che non possiedono neppure tanti pi¨´ famosi colleghi uomini. Tutto le viene naturale, semplice. Questione di talento, si dice sempre cos¨¬. Lo stesso talento che all’ultimo Europeo, due anni fa, le consent¨¬ di finire nel primo quintetto della manifestazione, mentre la nostra Italia chiudeva mestamente settima, fuori dai posti per il Mondiale a causa di un antisportivo killer contro la Lettonia fischiato a nove secondi dalla fine proprio a Zanda, una chiamata che ancora oggi grida vendetta. “E’ parecchio tempo che non penso pi¨´ a quel fischio – racconta lei –: ci¨° non vuol dire che l’abbia dimenticato, ma ora diciamo che non mi tocca pi¨´”.
Un mese fa si ¨¨ presa un brutto spavento per un colpo fortuito alla caviglia sinistra che l’ha tenuta ferma fino a pochi giorni fa: ora come sta?
"Non ¨¨ stato facile guardare le mie compagne allenarsi per venti giorni. Allo stesso tempo, sono stata fortunata ad avere uno staff super che si ¨¨ preso cura di me aiutandomi a rientrare. Le ultime due amichevoli in Belgio sono state molto importanti non solo per riprendere il ritmo partita, ma anche per capire alcuni schemi da mettere in pratica, per provare giochi con la squadra. Vederli da fuori ¨¨ un conto, provarli direttamente ¨¨ tutt’altra cosa. Detto questo, lo spavento ¨¨ stato grande, la distorsione non era leggera ma meno male che dalla risonanza i legamenti sono usciti... salvi. Ci voleva solo tanta pazienza, l’abbiamo avuta tutti ed eccoci qui”.
Gruppo giovane, tante facce diverse rispetto all’Europeo 2017 in Repubblica Ceca. Da dove riparte quest’Italdonne?
“Ripartiamo da zero, questa ¨¨ una nuova storia azzurra. Siamo una squadra diversa rispetto a due anni fa, ¨¨ cambiata l’identit¨¤. Si apre una nuova strada, si apre un nuovo capitolo con le mie compagne, col coach Marco Crespi e i suoi assistenti. Certo, tutto quello che c’¨¨ stato prima non si dimentica assolutamente, ma io comunque sono sempre la stessa persona, la stessa giocatrice che conoscete”.
Troveremo una Zandalasini cambiata tecnicamente?
“Non lo so, in questi due anni ho fatto sicuramente delle esperienze importanti tra Turchia e Stati Uniti. Ma io faccio sempre il mio gioco e tutto quello che posso per la squadra. Capisco che ci saranno delle richieste diverse, ulteriori responsabilit¨¤, per¨° la sostanza non cambia”.
Gi¨¤, la Turchia e l’America. Aggiungiamoci pure la Nazionale: ma spazio per riposarsi un po’ lo ha?"Non lo so, devo chiedere, vediamo, ma pu¨° essere anche di no...”.
L’esperienza in Turchia significa, dalla scorsa stagione, Fenerbahce Istanbul: si trova bene? “A parte la lingua, impossibile, ¨¨ tutto bellissimo. Ambiente super, sono stata subito bene con le compagne di squadra. E poi Datome, Melli, Gherardini e Sottana mi hanno aiutata molto nell’inserimento. Fa sempre piacere quando sei all’estero trovare persone con le quali intrattenersi in italiano. Meno male che in squadra si parla in inglese, comunque, perch¨¦ col turco sarebbe stato durissimo, conosco solo le due-tre parole di convenienza: ciao, grazie, come va”.
Istanbul citt¨¤?
"Bellissima, incantevole, ¨¨ una grande capitale multietnica. Certo, non nego che all’inizio qualche difficolt¨¤ di ambientamento l’ho avuta. Capirete, passare dalla mia Broni, neppure 10mila abitanti, a una metropoli di 15 milioni ¨¨ stato uno shock. Ma i turchi sono persone gentili, ti aiutano, cercando di farti sentire a tuo agio”.
L’Italdonne non va a medaglia all’Europeo dal 1995: fu argento. Ci sono speranze?
“Tutto sembra impossibile finch¨¦ uno non riesce poi nell’impresa. Posso solo dire che stiamo lavorando da un mese per provarci”.
La prima partita ¨¨ proprio contro la Turchia: dovrebbe conoscerle bene...“? una nazionale inserita nella prima fascia e quindi temibile, ma vogliamo partire forte, sperando di passare il girone e andare ai quarti per provare a qualificarci al girone preolimpico. C’¨¨ tanto equilibrio nel nostro girone, anche Ungheria e Slovenia sono clienti difficili. Sono fiduciosa perch¨¦ abbiamo lavorato benissimo. E io sogno di andare all’Olimpiade, ¨¨ il mio chiodo fisso”.
Conferma che finito l’Europeo torner¨¤ a Minnesota per giocare con le Lynx? “S¨¬. Non so se subito dopo l’Europeo, per¨° andr¨°. L’America e la Wnba mi affascinano, ¨¨ tutto bellissimo. Poi io sono una grande appassionata di Nba. Oggi i miei idoli sono Kevin Durant, Klay Thompson e Kawhi Leonard. Ma quanto mi manca Kobe Bryant...”
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