Tim Duncan e Manu Ginobili. Afp

Mai dare per finita San Antonio. Sotto di 9 punti a 12’ dalla fine, gli Spurs con super Manu Ginobili surclassano Oklahoma City nel parziale conclusivo e si prendono 101-98 il primo atto della guerra per la supremazia dell’Ovest. Gli uomini di coach Popovich aggiornano così il loro incredibile ruolino di marcia a 9 vittorie di fila nei playoff 2012, 19 considerando anche la regular season e 30 nelle ultime 32 partite. Il 39-27 rifilato ai Thunder negli ultimi 12' che vale l’1-0 nella serie è frutto di un cambio di rotta totale : Parker e Duncan dimenticano le difficoltà al tiro (9/25 insieme fino al terzo quarto), Jackson annulla il pericolo pubblico numero uno Kevin Durant e l’attacco infila 12 tiri su 16. “Non eravamo aggressivi e Durant ci stava facendo male - ha commentato a fine gara Ginobili -. Il coach ci ha chiesto più aggressività e noi abbiamo eseguito smettendo di perdere palla (14 nel primo tempo, solo 3 nella ripresa, n.d.r.)”.

OCCASIONE PERSA — A Oklahoma resta il rammarico per aver sprecato una dote preziosissima di 9 punti contro una squadra che sembra inarrestabile. I Thunder nell’ultimo quarto hanno cancellato quanto di buono avevano fatto fino a quel momento: Westbrook si intestardisce nel cercare continue penetrazioni puntualmente fermate dalla difesa di San Antonio (7/21 al tiro per lui), Harden fa centro solo quando è troppo tardi (3/4 nel finale dopo 9 errori nei primi 13 tentativi) e i lunghi non mordono (solo 10 punti, 9 rimbalzi e 2/7 al tiro per la coppia Ibaka-Perkins). “Abbiamo fatto cose buone in questa partita, ma dobbiamo riuscire a farle per tutti i 48 minuti” ha commentato con una punta di amarezza Durant, senza canestri dal campo nell'ultimo quarto.

Per Manu Ginobili 26 punti. Afp

STAR IMPRECISE — Nella sfida tra i migliori attacchi dei playoff all’inizio prevalgono le difese. Dopo il 5-0 iniziale di Oklahoma e l’8-0 con cui San Antonio risponde, le due squadre faticano a trovare il canestro: Durant e Westbrook chiudono i primi 12’ tirando 3/12, Parker e Duncan dall’altra parte 4/11. L’equilibrio lo spezza Ginobili nell’ultimo minuto, quando da solo si inventa il 7-2 che lancia San Antonio sul 24-18 alla sirena con i Thunder confinati al 27% dal campo. Oklahoma riacciuffa la parità sul 31 con Collison a 7’44” dal riposo e da quel momento la gara diventa un rincorrersi continuo. Parker a 2’46” dalla seconda sirena firma il 44-40 San Antonio, ma gli Spurs perdono palla in 3 dei 4 possessi successivi e Oklahoma ne approfitta per sorpassare sul 47-46 con una tripla di Fisher (4/4 dalla panchina nel primo tempo).

LA RIMONTA — Oklahoma allunga sul 59-52 con Durant meno di 5’ dentro la ripresa, San Antonio fatica a trovare il canestro (6/24 nel terzo periodo) ma prova a restare a galla prima con Duncan e poi col solito Ginobili. I Thunder però negli ultimi 3’ costruiscono un 10-3 che frutta il 71-62 alla terza sirena. Gli Spurs si ritrovano all’improvviso a inizio ultimo quarto: 9-0 chiuso da Parker per agguantare la parità sul 73, poi fuga sul 82-76 a 5’05” dalla fine. Oklahoma non morde più: Durant è azzerato dalle attenzioni particolari di Jackson, Westbrook si annulla da solo schiantandosi contro il muro Spurs sotto canestro, Harden è fuori ritmo . San Antonio allora scappa sul 94-84 a 1’57” dalla sirena, e quando i Thunder trovano 5 punti di fila e sognano la rimonta ci pensa Ginobili a ricacciarli indietro. Gli ospiti accusano il colpo e Parker riporta gli Spurs a distanza di sicurezza (98-89) con 22” da giocare. Martedì, sempre all’at&t Center, il secondo atto della guerra dell’Ovest.
San Antonio: Ginobili 26 (6/9 da due, 3/5 da tre, 5/5 tiri liberi), Parker 18, Duncan 16. Rimbalzi: Duncan 11. Assist: Parker 6.
Oklahoma City: Durant 27 (8/15, 0/4, 11/12 tl), Harden 19, Westbrook 17. Rimbalzi: Durant 10. Assist: Westbrook 5.