Il ritorno nell'Ohio è sempre accompagnato dalla contestazione dei tifosi dei Cavs per LeBron James, ma lui e i Miami Heat volano fin dall'inizio e non c'è partita. Bryant ne mette trentasei nella vittoria dei Lakers su Phoenix. Howard dominante per Orlando contro Milwaukee. Nowitzki e la difesa spengono Philadelphia contro i Mavericks. Pekovic e Love devastano i Rockets con Minnesota.

LeBron James, 28 punti, contestato a Cleveland. Reuters

Cleveland Cavaliers-Miami Heat 87-111
Non c'è stata partita alla Quicken Loans Arena, che non ha risparmiato i "boooo" per l'ex eroe LeBron James. Solo che a furia di pensare solo a lui, i Cavs (11-17) si sono dimenticati di giocare la partita. Allora andiamo per highlight, significativi quando esplicativi dell'andamento della partita: dopo tre minuti e mezzo James segna i suoi primi punti con l'alley-oop in contropiede. Fanno undici per Miami (24-7), ancora zero per Cleveland. Con 4'20 da giocare, altro alley-oop: stavolta vale il +20 (25-5). La partita, di fatto, è chiusa: Wade segna la tripla del +27 a 3'15 dalla fine, ed è la sua prima stagionale (entrato in gara con 0/9 nelle ventuno uscite precedenti). Ultimo highlight: Irving, prima scelta assoluta all'ultimo Draft vola ad appoggiare a canestro. James, l'ultima prima scelta assoluta dei Cavs prima di lui (nel 2003), "corregge" la traiettoria del pallone. Così come Miami ha respinto l'astio Cleveland per il suo numero 6.
Cleveland: Irving 17 (5/13, 0/2, 7/7 tl), Sessions 15, Jamison 13, Thompson 12. Rimbalzi: Thompson 6. Assist: Sessions 5.
Miami: James 28 (8/14, 3/5, 3/3 tl), Wade 22, Bosh 16, Chalmers 14, Cole 10. Rimbalzi: Bosh 12. Assist: James e Chalmers 5.

Los Angeles Lakers-Phoenix Suns 111-99
Il solito Bryant, i soliti Lakers (18-12) in casa: i gialloviola, infatti, si prendono la tredicesima vittoria su quindici apparizioni casalinghe, confermando di non avere tutti questi problemi a giocare allo Staples Center rispetto a quelli dimostrati fuori. Con sessantasei punti nei due quarti centrali, inoltre, la squadra di Mike Brown dimostra anche di saper eseguire con fluidità (altro grosso problema stagionale), anche se la difesa dei Suns (12-19, alla quarta sconfitta consecutiva) non è il banco di prova più duro. Bryant segna diciotto degli ultimi ventiquattro punti dei Lakers nel terzo quarto
(87-67 a quarantasette secondi dall'ultima pausa), chiudendo la partita? No, perché l'ex Shannon Brown infila tredici punti da lì al tapin schiacciato del 95-90 a 4'28 dalla fine. Per allontanare di nuovo i Suns servono altri quattro punti di Kobe (101-90 a 2'41 dalla fine).
L.A. Lakers: Bryant 36 (13/23, 1/2, 7/9 tl), Bynum e Barnes 17, Fisher 12, Gasol 10. Rimbalzi: Bynum 14. Assist: Bryant e Blake 6.
Phoenix: Gortat 21 (9/16, 3/3 tl), Brown 15, Morris 14, Nash 11. Rimbalzi: Gortat 16. Assist: Nash 17.

Jared Dudley (sin) contro Kobe Bryant. Ansa

Philadelphia 76ers-Dallas Mavericks 75-82
Con un reparto esterni decimato (fuori, a vario titolo, Terry, Beaubois e West) i Mavericks campioni Nba (20-11) si affidano ai due leader tecnici Nowitzki e Kidd (vicino alla tripla doppia con nove punti e nove rimbalzi oltre agli assist) ed emotivi per portare a casa la vittoria a Philadelphia (20-11, dal canto suo senza Hawes). Dopo essere stati sotto anche di quindici (41-26 dopo i liberi di Iguodala a 6'35 dall'intervallo), gli ospiti chiudono letteralmente la porta ai 76ers. Solo otto punti concessi nel terzo quarto, ventiquattro in totale nella seconda metà di gara. Ventiquattro come i punti messi dai Mavs nel solo terzo quarto, con un Nowitzki da 5/6 al tiro e un parziale di 19-2 per rimontare (vantaggio ospite 56-53 a 4'11 dall'ultima pausa). Dirk, inoltre, mette gli ultimi otto punti dei suoi per assicurare la vittoria.
Philadelphia: Vucevic 16 (7/8, 2/2 tl), Young 14, Williams 12, Iguodala 10. Rimbalzi: Allen 10. Assist: Iguodala 7.
Dallas: Nowitzki 28 (8/18, 2/4, 6/6 tl), Jones 12, Carter 10. Rimbalzi: Nowitzki 12. Assist: Kidd 8.

Oklahoma City Thunder-Golden State Warriors 110-87
Tutto facile per Oklahoma City (23-7), che però a 1'13 dalla fine del terzo quarto vede Russell Westbrook uscire dal campo con una distorsione alla caviglia destra. Nulla che potesse mettere in pericolo la vittoria dei padroni di casa (poco prima Durant aveva firmato la tripla del +17, 82-65), anche perché Golden State (11-16) inizia bene (30-24 firmato Thompson a 9'44 dall'intervallo) ma si spegne presto sotto i colpi (soprattutto) di Durant e Harden (suoi i cinque punti consecutivi per il 58-46 di metà partita. Tutto, dunque, pareva filare liscio, ma l'infortunio di Westbrook ha rovinato la serata di coach Brooks.
Oklahoma City: Harden 25 (4/6, 4/7, 5/5 tl), Durant 23, Westbrook 18. Rimbalzi: Durant 10. Assist: Durant 6.
Golden State: Lee 23 (8/17, 7/7 tl), D. Wright, Ellis, Curry e Thompson 11. Rimbalzi: D. Wright 11. Assist Ellis e Curry 4.

Dwight Howard in azione. Reuters

Orlando Magic-Milwaukee Bucks 94-85
Quarta vittoria consecutiva per Orlando (20-11), che riesce a fare la differenza nell'ultimo quarto concedendo appena undici punti a Milwaukee (12-18) mentre il solo Turkoglu ne ha messi dieci nel periodo conclusivo della partita. Gli ospiti hanno chiuso il primo quarto avanti 27-15 e con dieci punti di Delfino nel terzo qurto erano ancora avanti di sette (70-63 a 3'34 dall'ultima pausa) prima che Dunleavy (cinque), Udrih (quattro) e Harris (con un 2+1) non firmino i successivi dodici punti dei Bucks (avanti 82-72 a 9'47 dalla fine). Howard c'è, e realizza la sua settima partita stagionale con almeno venti punti e venti rimbalzi, ma soprattutto si sveglia Turkoglu: prima otto punti consecutivi per il -3 (82-85), poi il tiro del sorpasso (86-85 a 4'50 dalla fine, vantaggio precedente dei Magic sul 5-4), poi l'assist per la tripla di Nelson (89-85 a 3'16 dalla fine).Milwaukee non segna più, Howard mette gli ultimi quattro punti per assicurare la vittoria ai suoi.
Orlando: Howard 26 (8/12, 10/14 tl), Anderson 23, Turkoglu 14, Redick 1, Nelson 10. Rimbalzi: Howard 20. Assist: Turkoglu 7.
Milwaukee: Delfino 16 (6/8, 1/4, 1/1 tl), Ilyasova, Livingston e Jennings 14. Rimbalzi: Ilyasova 10. Assist: Jennings 5.

Memphis Grizzlies-Denver Nuggets 103-102
Memphis (17-14) pareva averla già vinta nel secondo quarto, questa partita. Dopo la tripla di O.J. Mayo per il 60-39 dei padroni di casa (a quaranta secondi dalla fine del secondo quarto) tutto sembrava scritto. Invece i Nuggets (17-14), sempre senza Gallinari, rientrano grazie soprattutto a Faried e Brewer. Quest'ultimo segna il tap-in del vantaggio ospite a 4'33 dalla fine (91-90), poi anche quello del 102-101 a ventiquattro secondi dalla sirena, dopo l'errore di Miller successivo alla sua palla rubata contro Conley. Decide, però, un altro tap-in: quello di Dante Cunningham, che corregge allo scadere un errore di Rudy Gay. Cunningham chiuse con quattro punti con 2/5 e tre rimbalzi di cui uno offensivo: quello che è servito per vincere.
Memphis: Gay 20 (7/17, 1/2, 3/4 tl), Mayo 17, Gasol e Conley 16, Allen 13, Speights 12. Rimbalzi: Gasol 14. Assist: Gasol 8.
Denver: Bewer 26 (5/8, 5/6, 1/1 tl), Lawson e Faried 18, Miller 13. Rimbalzi: Faried 10. Assist: Miller 9.

Al Jefferson (25) con Trevor Booker (35). Reuters

Utah Jazz-Washington Wizards 114-100
Come riprendersi da un momento decisamente negativo (cinque sconfitte nei sei incontro precedenti)? Devastando la decisamente permeabile difesa di Washington (7-24). Così, Utah (15-14) segna cento punti tondo nei primi tre quarti, con Jefferson già a quota trenta personali (miglior performance offensiva della sua stagione). La tripla cifra arriva con la tripla di Burks quando mancano dieci secondi alla fine del terzo periodo (100-76), l'ultimo quarto serve solo a gestire la situazione senza farsi male.
Utah: Jefferson 34 (16/23, 2/2 tl), Millsap 14, Burks 13, Harris 12, Bell 10. Rimbalzi: Millsap e Jefferson 12. Assist: Harris 9.
Washington: Wall 24 (8/12, 8/8 tl), Crawford 21, McGee 15, Young e Vesely 10. Rimbalzi: McGee e Crawford 6. Assist: Wall 5.

Houston Rockets-Minnesota Timberwolves 98-111
Può risultare sorprendente la crescita di una squadra che ha due seconde scelte assolute che partono dalla panchina (Derrick Williams e Michael Beasley), due giovani giocatori europei importanti (Pekovic campione d'Europa col Panathinaikos nel 2009, Rubio col Barcellona nel 2010) e un All-Star come Love? No, non può. E infatti non stupisce la terza vittoria dei T'Wolves (15-16) su quattro confronti con i Rockets (17-14), la seconda nel Texas. Pekovic (17.1 punti e 10.6 rimbalzi di media a febbraio) è già a quota 19 all'intervallo (61-54 per gli ospiti), poi si scatena Love: dodici punti consecutivi nel quarto periodo per andare sul +9 (103-94 a 3'21 dalla fine), quindi con Rubio (che ne mette quattro in un paio di minuti) si va a +15 (111-96 a cinquantatre secondi dalla fine) e bye bye Rockets.
Houston: Parsons 18 (6/9, 2/6), Lowry e Lee 17, Martin 16, Scola 10. Rimbalzi: Parsons 6. Assist: Lowry e Dragic 6.
Minnesota: Love 33 (9/12, 2/4, 9/10 tl), Pekovic 30, Rubio 18. Rimbalzi: Love 17. Assist: Rubio 9.

Jose Calderon contro Reggie Williams (sin). Reuters

Toronto Raptors-Charlotte Bobcats 91-98
Assenze da una parte e dall'altra (Kleiza tra i Raptors, Henderson tra i Bobcats), ma gli ospiti (4-26) riescono a interrompere una serie di sedici sconfitte consecutive e permettono al loro proprietario, Michael Jordan, di festeggiare col sorriso il quarantanovesimo compleanno. La tv locale suggeriva tre chiavi per vincere, a Toronto (9-23): al punto uno, "professional effort", perché dei Raptors concentrati avrebbero dovuto vincere. Invece si sono scontrati anche con l'atletismo di Biyombo (anche sette stoppate per lui!), poi con i dieci punti consecutivi di Kemba Walker (anche otto assist) tra terzo e quarto periodo (71-69 a 11'36 dalla fine), quindi con l'esperienza di Diaw nel finale: suo il tiro del +4 (94-90 a quarantadue secondi dalla fine), suo l'assist per White a quindici secondi dalla sirena (96-91).
Toronto: DeRozan 24 (8/14, 0/1, 8/12 tl), Barbosa 16, J. Johnson e Calderon 14. Rimbalzi: A. Johnson 15. Assist: Calderon 8.
Charlotte: Williams 22 (5/7, 4/6), Maggette 16, Walker 14, Augustin 11, White 10. Rimbalzi: Biyombo 13. Assist: Augustin 10.

Detroit Pistons-Sacramento Kings 114-108
Sesta vittoria nelle ultime otto partite per Detroit (10-22), che nonostante un Rodney Stuckey meraviglioso (autore della miglior prestazione stagionale) devono aspettare i minuti conclusivi per disfarsi di Sacramento (10-20), che ha aveva chiuso avanti 31-24 il primo quarto con dieci punti di Isaiah Thomas (che scatena giochi di parole e associazioni con l'ex idolo di Auburn Hills, Isiah "Zeke" Thomas). A 2'59 dalla fine, Evans porta ancora avanti gli ospiti (104-102) ma la replica arriva da Knight e Stuckey: una tripla a testa, +4 Pistons (108-104 a 1'35 dalla sirena). Cousins ed Evans tengono a contatto Sacramento, ma dopo i liberi di Stuckey (112-108 a quindici secondi dalla fine), Thornton e lo stesso Evans sbagliano per accorciare, quindi Prince chiude dalla lunetta.
Detroit: Stuckey 36 (11/19, 1/1, 11/12 tl), Knight 23, Prince 22, Gordon 13, Jerebko 11. Rimbalzi: Prince 10. Assist: Knight 10.
Sacramento: Cousins 26 (11/19, 4/7 tl), Thornton 24, Evans 16, Thompson e Thomas 13. Rimbalzi: Cousins 15. Assist: Evans 9.