La Fortitudo ferma Venezia. La Virtus fa gi¨¤ impressione. Sassari e Poz avanti tutta

Dopo la vittoria di Trento su Reggio Emilia nell’anticipo di ieri, si completa la seconda giornata di Serie A, vivacizzata dalla sconfitta di Milano con Brescia e dall’annuncio dell’ingaggio di Luis Scola.

Roma-Brindisi 63-87
Brindisi espugna Roma nella prima gara casalinga della Virtus dopo il ritorno in A. Gara senza storia, con la Happy Casa che si scrolla di dosso l’inciampo all’esordio contro Cant¨´ e mette in campo una prova intensa, mettendo in evidenza tutti i limiti di dei padroni di casa che dovranno lavorare tanto per spuntarla in una complicata corsa salvezza. Pronti-via e Brindisi scappa subito sull’8-0, convertendo con i canestri di Banks e Brown l’energia difensiva. La Virtus ¨¨ spenta, complici anche diversi guai fisici: fuori Kyzlink per un problema alla schiena, acciaccati pure Pini e Dyson che, dopo essere rimasto fuori Bologna, in quintetto lascia spazio a Rullo. L’ex Cagliari e Alibegovic rimpolpano dall’arco uno score che dopo 9’ dice gi¨¤ +17 (8-25) perch¨¦ i pugliesi scappano trascinati da Thompson e Martin. Brindisi viaggia a velocit¨¤ di crociera prima di scappare definitivamente nel terzo quarto, con Thompson che al 28’ schiaccia il +29. Diventer¨¤ + 33 nell’ultimo periodo, prima del garbage time in cui Buford dall’arco lima il punteggio fino al 63-87 finale.
Roma:Buford 17, Jefferson 10, Alibegovic, Rullo e Pini 8
Brindisi:Thompson 21, Banks, Brown e Martin 14

Sassari-Pesaro 99-79
Sassari non sbaglia nell’esordio stagionale di fronte al proprio pubblico, gli uomini di Pozzecco non perdono lucidit¨¤ davanti ad un buon inizio di Pesaro e rimangono a punteggio pieno in campionato, dimostrando un’intesa di squadra invidiabile. Dopo aver celebrato nel prepartita le 600 gare in maglia Dinamo per capitan Devecchi insieme alla vittoria della Supercoppa, con l’affissione dello stendardo sul soffitto del PalaSerradimigni, si passa al basket giocato; prima parte di gara a due facce, da subito Sassari alza il ritmo sfruttando il lavoro di Bilan nel pitturato per favorire i suoi tiratori, Pesaro risponde con il lavoro di Lydeka e riequilibra un passivo di 9 punti; il terzo fallo del Lituano nel secondo quarto, complica le rotazioni di Perego, Sassari ritrova una grande difesa nel pitturato e riesce dal contropiede a costruire il primo vero allungo che vale il vantaggio in doppia cifra con Gentile protagonista. Sassari diventa padrona dell’inerzia mentre Pesaro sbanda e perde la solidit¨¤ dimostrata nei primi minuti di gioco, sprofondando sino al -16 con cui si chiude la prima parte di gara: 50-34 dopo i primi 20’. La reazione Pesarese al ritorno dalla pausa lunga non si fa attendere, Mussini continua a fare bene in regia e dalla lunga distanza ma, Sassari non sbanda, arrivano 9 punti in fila di Vitali e i padroni di casa toccano il +17; gli uomini di Perego provano a creare un break che possa togliere ritmo alla Dinamo, ma Evans e soci confermano una lucidit¨¤ da squadra rodata, le rotazioni dalla panchina fanno il resto e Sassari sfora il muro del +20 chiudendo con un quarto di anticipo la partita. L’ultima frazione non ¨¨ decisiva ma l’intensit¨¤ di gara non si abbassa, Sassari controlla e al 40’ il tabellone sentenzia 99 - 79 in favore dei Sardi permettendo ai padroni di casa di rimanere a punteggio pieno in campionato, inutile il carrer high di Mussini a quota 27 personali.
Evans 20, Gentile 14, McLean 13

Pistoia-Virtus Bologna 78-88
Non male, aspettando Teodosic. La Segafredo passa a Pistoia stando avanti dal primi istanti ed in pratica senza mai mettere a repentaglio la vittoria. Bologna sotto canestro fa un po’ quel che vuole, anche perch¨¦ la Oriora non pu¨° schierare il centro titolare Brandt, ancora indisponibile. Il divario comunque ¨¨ costantemente evidente. Difesa granitica, regia lucida di Markovic, il trio Ricci-Gamble-Hunter si divertono e fanno parecchio male. Gaines ¨¨ altro elemento che imperversa e taglia a fette la retroguardia di casa, spesso da registrare. I pistoiesi stanno galla solo grazie al tiro da 3. I felsinei non vogliono scherzi, partono concentrati, con Ricci che al PalaCarrara spesso si esalta e sono suoi 9 degli 11 punti con cui gli ospiti al 4’ volano gi¨¤ sul +6. Il margine ¨¨ destinato a crescere con Markovic che orchestra bene, al 9’ Hunter griffa l’11-19 che poi sotto i colpi di Gaines migliora, sino ad arrivare al +16 del 13’ con Gamble (14-30). Le Vu nere dominano in area, costringendo la Oriora a fare fatica per avvicinarsi e spadroneggiando nella lotta ai rimbalzi. Petteway ¨¨ l’unico che pu¨° cambiare le cose, ci prova con 9 punti nel tempino (25-35 al 16’) ma poi incappa al 17’ nel suo secondo e terzo fallo personale e cala di tono. Markovic prima dell’intervallo mette il punto esclamativo proiettando gli emiliani sul 42 a 29. Dopo neanche 2’ del terzo periodo Carrea ¨¨ costretto a chiamare time out perch¨¨ la Segafredo rischia di scappare sul 30-46. Le triple di Johnson, Salumu e Petteway consigliano Djordjevic di parlare ai suoi, sul punteggio di 40-46. Il pitturato ¨¨ terra bianconera, Ricci, Gamble e Hunter maltrattano i toscani ed al 26’ le distanze sono ristabilite, sul 42-55. Nonostante Pistoia trovi spesso il canestro dall’arco la Virtus non viene particolarmente impensierita. La zona Oriora nel finale viene affrontata con piglio, segnando da 3 ed imbucando da dentro l’area, in sostanza non c’¨¨ pi¨´ storia.
Pistoia:Petteway 21, Johnson 20, Salumu 14.
V.Bologna:Hunter 22, Ricci e Gaines 15.

Fortitudo Bologna-Venezia 89-82
Dieci anni dopo, la Serie A per la Fortitudo ha il sapore del successo. E che successo, visto che la Effe manda al tappeto Venezia campione d’Italia costruendo anche 15 punti di vantaggio prima di rischiare di subire la rimonta nel finale. La squadra di Martino colpisce col suo collettivo, con Aradori (20 punti) gi¨¤ trascinatore di un gruppo in cui brilla anche Stephens, il lungo a gettone che chiude con 18 punti. Venezia paga il flop di quella che lo scorso anno era una difesa da 73 punti a partita (la Fortitudo ne ha segnati 89) e soprattutto l’espulsione di Watt a fine primo tempo per una spinta a Stipcevic: il centro fino a quel momento era stato il migliore tra i campioni. La Fortitudo, alla seconda vittoria, chiude il primo tempo sul 51-46, poi scappa fino all’80-65 firmato Mancinelli che risveglia Venezia. I liberi nel finale di Aradori, per¨°, sono fondamentali.
Fortitudo: Aradori 20, Stephens 18, Robertson 13
Venezia: Tonut 17, Watt 12, Udanoh 12

Cremona-Treviso 89-87
Soffre fino alla fine la Vanoli, ma resiste con merito a una De Longhi Treviso che lotta con le unghie e con i denti fino all’ultimo possesso, portando a casa la vittoria 89-87 e aggrappandosi soprattutto a Saunders, protagonista autore di 23 punti e 10 rimbalzi: suoi gli ultimi 8 punti dei lombardi. Nota di merito per Gazzotti, che con 9 punti (e 5 rimbalzi) avvicina il suo record personale di 12, firmato quattro anni fa sempre in maglia Vanoli contro Pesaro. Coach Sacchetti mantiene i cinque titolari visti in Supercoppa con il croato Sobin centro, Minetti invece cambia il quintetto, togliendo Parks e inserendo Cooke. L’americano di Trenton risponde subito bene: stoppata su Matthews e tripla per rompere il ghiaccio. Il neoacquisto di Cremona chiamato a sostituire l’Mvp della scorsa stagione Crawford per¨° si fa subito perdonare: 7 punti consecutivi, un recupero e primo allungo dei padroni di casa. Dall’altra parte si accende Logan, che risponde a tono: 5 di fila ed ¨¨ di nuovo equilibrio. Anche Tiby ¨¨ caldo, in area ¨¨ ingombrante, subisce falli e ha buoni piedi. Le sue batterie per¨° durano solo un tempo, in cui segna 11 dei suoi 13 punti. Dalla panchina per Treviso Severini diventa un problema per la difesa della Vanoli, e infatti chiude i primi venti minuti con10 punti. Gli ospiti mettono la testa avanti a met¨¤ del primo quarto: 15-16 con tripla di Cooke, ancora lui. Ma ¨¨ la scossa che serve ai lombardi per mettere la quarta e allungare per il massimo vantaggio: 33-24, con ultimo canestro firmato De Vico, dall’arco. Squadre contratte nel secondo quarto. Due punti nei primi due minuti. Treviso prova ad accorciare il passivo innescando Tessitori e trovando un primo break 1-6. Cremona non segna per 3’40, digiuno interrotto da Sobin a 6’40 dall’intervallo. La rimonta degli ospiti continua, il parziale diventa 3-10 grazie anche a Fotu, efficace sottocanestro. Un canestro quasi impossibile di Saunders in penetrazione interrompe la corsa della De Longhi forse nel suo momento migliore. Menetti ¨¨ costretto a chiamare il time out anche per le troppe penetrazioni subite dai biancoblu. Logan e compagni rispondono bene, trovando la parit¨¤ grazie anche a una zona che imbriglia Diener e compagni. Proprio il capitano della Vanoli prova a suonare la carica con una tripla. Prende coraggio anche Akele e lombardi a +4. Verso la fine del quarto le difese iniziano a cedere qualcosa, ne beneficia la mira di entrambe le squadre: 5 bombe negli ultimi 2’ ma i veneti sono l¨¬ dove volevano stare: a un possesso di distacco, con la bomba quasi alla sirena di Severini. 51-48. 6-0 di parziale per Cremona nella ripresa: 4 di Sobin e 2 di Tiby. Time out Menetti e Treviso risponde presente: due triple della premiata ditta Cooke-Logan ed ¨¨ controparziale 0-6. Si riaccende Matthews, 5 punti di fila ma la De Longhi ¨¨ incandescente quanto i suoi tifosi, un centinaio al Palaradi: nuovo break, 0-6 ed ¨¨ 64-62 Vanoli dopo 6’ di terzo quarto. Cremona litiga con il ferro, Tiby non ¨¨ efficace come nel primo tempo e Sacchetti lo fa sedere. I veneti ne approfittano e mettono la freccia: 64-65, grazie a una bomba di tabella di Logan dall’elevato coefficiente di difficolt¨¤. I padroni di casa si aggrappano a rimbalzo alla strana coppia sottocanestro Gazzotti-Akele, bravi a mettere voglia ed energia. Poi ci pensa Saunders a riportare avanti la Vanoli con il tiro da tre che vale il +4. Nel finale di quarto, Treviso butta via un paio di palloni sanguinosi in attacco con cui avrebbero potuto pareggiare i conti, tuttavia il passivo rimane invariato rispetto alla fine del primo tempo: 70-67. Nell’ultimo quarto continua il momentaccio di Tiby, anche Ruzzier non sembra in partita e a Sacchetti mancano i punti di Stojanovic. Minuti di qualit¨¤ ancora per Gazzotti, bravo a trovare punti dalla spazzatura, Treviso ¨¨ indietro di sei lunghezze a 4’ dalla fine e decide cos¨¬ di aumentare la pressione soprattutto sui portatori di palla, approfittando delle difficolt¨¤ in cabina di regia dei lombardi. Due contropiedi ricuciono il passivo e a 3’27: il punteggio ¨¨ 79-77. A prendere per mano la Vanoli ci pensa allora Saunders: otto punti di fila, catturando anche rimbalzi importanti. A 100 secondi dalla fine, sul +8, sembra finita, ma non lo ¨¨. Perch¨¦ Nikolic mette la tripla, poi rubata di Cooke su Matthews e assist per Tessitori dopo una lunga azione offensiva: 87-84 a 12’’ dalla sirena. Fallo sistematico, Saunders fa 2-2. Logan, che ricorda ancora lo scherzetto dei lombardi in Coppa Italia quattro anni prima con Sassari, ci mette tre secondi per andare a segno dall’arco con un’altra prodezza. -2 a 11’’. Rimessa buttata via da Diener e palla a Treviso dal fondo ma Cooke prende il palo dall’angolo, Matthews corre via in contropiede, subisce la stoppata dello stesso Cooke ma ormai ¨¨ tardi.
Cremona: Saunders 23, Matthews 17, Tiby 13
Treviso: Logan 21, Fotu 16, Nikolic 15.

Trieste-Varese 62-92
Reduci dalla sconfitta nella prima stagionale contro le finaliste dello scorso campionato, Trieste e Varese vanno a caccia della prima vittoria. Trieste non sfrutta l’esordio casalingo, l’entusiasmo dei 5000 dell’Allianz Dome e il recupero di Jones e Strautins facendosi travolgere da un’avversaria che ha saputo appocciare meglio la sfida mettendo, sin dalla palla a due, la sua impronta sulla partita. Netto il dominio di una Openjobmetis che si ¨¨ imposta 92-62 in un crescendo che l’ha portata a chiudere il match gi¨¤ alla fine del primo tempo. La seconda parte di gara ¨¨ stata accademia con Trieste che ha inutilmente cercato la scintilla per riaccendere il match e Varese che ha gestito il vantaggio. Quintetto straniero per Eugenio Dalmasson che parte con Fernandez, Justice, Jones, Peric e Mitchell. Varese risponde con Mayo, Tambone, Peak, Vene, Simmons. Padroni di casa imballati nelle prime battute, l’Openjob esce meglio dalla palla a due e con un canestro di Simmons e cinque punti consecutivi di Mayo confeziona lo 0-7 iniziale che dopo appena due minuti costringe la panchina giuliana al time-out. Trieste si aggrappa a Peric e Jones per scuotersi, Tambone e Jakovics danno sostanza all’attacco varesino firmando il 5-14 di met¨¤ primo quarto. Dalmasson rivoluziona il quintetto, dentro Da Ros per Peric, Elmore per Fernandez e Cavaliero per Justice ma ¨¨ Mayo a fare la partita con un primo quarto stellare da 20 punti (4/4 da due, 3/4 da tre, 3/3 ai liberi) che fa volare Varese fino al 13-29 di fine primo quarto. Non cambia l’inerzia del match nel secondo quarto. Mayo approfitta dell’inconsistenza di Elmore per spingere sull’acceleratore, Trieste attacca male, difende peggio e scivola prima a meno 25 sul 15-40 poi a meno trenta sul 23-53 in un primo tempo che si chiude sul 25-54. Cavaliero e Jones provano a scuotere i padroni di casa in apertura di ripresa, parziale di 14-3 e punteggio sul 39-57 a met¨¤ terzo quarto. Caja chiama time-out, spegne il fuoco biancorosso e riporta il vantaggio dei suoi oltre i venti punti alla fine di un terzo quarto chiuso sul 45-66. Trieste lotta con generosit¨¤ anche nell’ultimo parziale, torna due volte a - 16 (l’ultima volta sul 56-72 con Da Ros) per poi arrendersi a una Varese che festeggia con merito il primo successo del suo campionato toccando il massimo vantaggio della partita proprio sulla sirena. TRIESTE: Cavaliero 11, Jones 10, Da Ros 9 VARESE: Mayo 32, Simmons 17, Peak 12