La Reyer piegata al Taliercio con una straordinaria prestazione collettiva. Trento passa a Pistoia, Cremona a Brindisi e Sassari travolge Pesaro. Nel posticipo la Sidigas regola nella ripresa una fragile Fiat
Dopo le vittorie di Milano, Varese e Bologna nel giorno di Natale, si completa a Santo Stefano la dodicesima giornata di Serie A.
VENEZIA-TRIESTE 75-83 —
Colpaccio dell’Alma al Taliercio, Umana che cade in casa per la quinta volta tra campionato e Champions League. Dalmasson d¨¤ scacco matto a De Raffaele con una straordinaria prestazione del collettivo, Umana stanca e pasticciona, va sotto e non riesce a rimontare. Reyer e Trieste si ritrovano in Serie A dopo 25 anni, il derby del Nord-Est parte a salve con le due squadre incapaci di imporsi a canestro (8-4 al 5’). Peric e Biligha si ritrovano rapidamente con due falli, il match ha un sussulto con l’ingresso di Fernandez, che firma i primi vantaggi dell’Alma (11-12). Il play mette sotto sopra la difesa dell’Umana, spalleggiato da Cavaliero (15-21). Trieste impone il fisico nei duelli individuali, l’Umana non riesce a limitare i danni con la zona 3-2.
Buon impatto di Watt, che porta Venezia al vantaggio (24-23), ma gli ultimi 5’ sono di marca giuliana con Wright e Mosley che portano il quintetto di Dalmasson anche a +14 (29-43), divario ritoccato da Bramos sulla sirena (31-43). Pesano le 8 palle perse dall’Umana, punti della panchina a favore dell’Alma (9-18). Haynes e Watt cercano di riportare in partita l’Umana (40-47), l’ingresso di Cerella d¨¤ maggiore energia alla difesa granata, anche se Trieste risale a +12 (42-54). Nuovo strappo Umana con Giuri (47-54), Stone riporta a contatto Venezia (51-55). Washington si carica l’Umana sulla spalle (56-60) all’inizio dell’ultimo quarto, Cerella fallisce la tripla del -1, Sanders infila quella del +7 (56-63). Haynes tiene in vita l’Umana (61-67), ancora Sanders respinge Venezia (61-74). E’ la spallata decisiva, Trieste in trionfo. (Michele Contessa)
Venezia:Washington 15, Haynes 13, Watt 12
Trieste:Peric 14, Fernandez e Wright 12, Sanders 11, Strautins 10
Venezia:Washington 15, Haynes 13, Watt 12
Trieste:Peric 14, Fernandez e Wright 12, Sanders 11, Strautins 10
PISTOIA-TRENTO 70-78 —
Trento ha cambiato passo, con un Aaron Craft nel motore pu¨° essere ottimista. Seconda vittoria esterna consecutiva, dopo essersi sbloccata a Pesaro, tanto per chiarire che la zona retrocessione non la riguarda. Sono 4 le vittorie nelle ultime 5 giornate ed il play Usa ¨¨ sempre stato protagonista dei successi bianconeri. Per Pistoia invece resta sul gradino pi¨´ basso della classifica, sciogliendosi come neve al sole negli ultimi 3’, per la seconda volta in 3 giorni. Dopo appena 4’ Ramagli deve sprecare il primo time out, i suoi annaspano sul 4-12 e nell’area vengono spesso castigati. Il lungo toscano Gladness trova vitalit¨¤ sotto canestro e riporta a -2 la Oriora. Il pari, a quota 20, arriva a pochi secondi dalla conclusione del primo tempino (20-20), alla pausa si arriva con una tripla di Flaccadori, subito imitato in avvio da Forray. Una spaccatura (20-26) che potrebbe mandare ko i pistoiesi, che invece reagiscono con lucidit¨¤. Trento smette di fare centro, anche dalla lunetta (1/5), e Pistoia ne approfitta per piazzare un break di 11-1 al 16’ (31-27). Forse tardivo il time out ospite dopo 5’ di astinenza dal canestro. La Dolomiti passa a zona, sfida gli italiani a tirare da 3, Pascolo ne mette 4 di esperienza ma Bolpin colpisce dall’arco per il 36-35 con cui si va negli spogliatoi. Il rientro ¨¨ soft per Pistoia e stavolta Trento ¨¨ lesta ad portarsi a + 6 (36-42 al 23’). Dominique Johnson e Peak tengono a galla la barca toscana. Finch¨¦ non sale di tono un Gladness che non si era mai visto cos¨¬, punti, schiacciante, rimbalzi, stoppate. Pistoia mette paura. Solo Craft sa tenergli testa. Proprio il play americano riporta avanti l’Aquila a 5’ dalla fine (61-65). Buscaglia prova a metterci una pezza con la zona. Tre canestri consecutivi di Krubally tengono incollata al match la Oriora (67-67 a 3’ dalla sirena). L’inarrestabile Craft e Hogue regalano il +5 ai trentini sul 67-72, che stavolta Pistoia non riesce a rimontare. (Filippo Laico)
Pistoia:Gladness e Peak 14, Krubally 12
Trento:Craft 22, Hogue 15, Pascolo e Flaccadori 9
Trento:Craft 22, Hogue 15, Pascolo e Flaccadori 9
SASSARI-PESARO 114-73Sassari ritrova gioco e vittoria al PalaSerradimigni, Pesaro non entra mai veramente in partita e crolla dopo la pausa lunga, sforando le 40 lunghezze di distacco. Prima parte di gara tutta di marca Dinamo, i padroni di casa, si affidano alle conclusioni dalla lunga distanza, togliendo dall’altra parte del campo, spazio ed idee agli esterni Pesaresi, una situazione che vale il primo parziale di 14-6. La squadra di Galli ritorna sotto nel secondo quarto, sfruttando al meglio una serie di gite in lunetta che valgono il -8, prima che Thomas, Pierre e Cooley confezionino un nuovo parziale di 8-0 che manda le squadre negli spogliatoi sul 47-30. La gara si decide gi¨¤ nel terzo quarto, quando Sassari bombarda ancora una volta dai 6.75 in attacco, mentre toglie tutte le soluzioni possibili alla fase offensiva Pesarese, limitando McRee e costringendo gli uomini di Galli a usare puntualmente tutti i 24” a disposizione; il risultato ¨¨ una forbice che si amplia sino al +37 in favore degli uomini di Esposito, che devono solo limitarsi a controllare il ritmo nell’ultimo quarto; negli ultimi 10’ il Banco per¨° non toglie il piede dall’acceleratore mentre Pesaro non vede l’ora di abbandonare l’impianto di gioco, il risultato ¨¨ un passivo per gli ospiti che si amplia ad ogni azione toccando anche un eloquente +46, mentre il punteggio finale dice 114-73 in favore degli uomini di Esposito. Per Sassari si tratta della vittoria con il divario pi¨´ alto della sua storia in serie A. (Nicola Cascioni)
Sassari: Smith 18, Thomas 16, Cooley 15
Pesaro: Artis 18, McCree 16, Blackmon 15
Sassari: Smith 18, Thomas 16, Cooley 15
Pesaro: Artis 18, McCree 16, Blackmon 15
BRINDISI-CREMONA 80-86Cremona batte con autorit¨¤ Brindisi grazie ad un primo quarto da far spellare le mani per gli applausi. Pronti, via, la Vanoli mette subito in bella mostra la specialit¨¤ della casa. Sei triple, la fanno volare sul +17 dopo solo 5’ di gioco (5-22), con Aldrige nel ruolo di cecchino infallibile (15 punti e 5/5 da 3). I padroni di casa intontiti dalla gragnuola di tiri dalla distanza non riescono a reagire. Mathiang ¨¨ un’ottima alternativa alle soluzioni oltre l’arco. Nel secondo quarto Sacchetti da spazio alle rotazioni. L’intensit¨¤ offensiva della Vanoli diventa pi¨´ abbordabile per Brindisi, che comunque fatica a trovare ritmo e soluzioni ad alta percentuale. Al 17’ l’ Happy Casa torna sotto la doppia cifra di svantaggio (33-41) sospinta da Moraschini, autentico trascinatore e voglioso di fare bella figura davanti al CT della Nazionale. L’intervallo lungo non ¨¨ un toccasana per Brindisi che fatica tantissimo nel tornare a galla. I Sacchetti boys respingono colpo su colpo i tentativi di rimonta degli avversari (27’, 51-62) con percentuali da extraterrestri. I padroni di casa, per¨°, non mollano di un millimetro: sulla sirena del terzo quarto un canestro del solito Moraschini porta il divario a solo due possessi da recuperare (30’, 60-64). La gara ¨¨ ufficialmente riaperta. Brindisi difende in modo diverso e sostanzioso. Diener al 33’, da tre punti, respinge ancora una volta il tentativo di riaggancio degli avversari (63-69). Operazione che si concretizza due minuti pi¨´ tardi a quota 69 con un tap-in di Banks. Cremona spreca a ripetizione il colpo del ko (38’, 71-75) permettendo a Brindisi di poter giocare gli ultimi 161’’ con tutta l’energia ancora in corpo. Moraschini fallisce il libero del -2. Aldrige e Ruzzier (da tre punti), tentano di mettere il risultato in cassaforte (39’, 78-82). Due tiri liberi di Chappel danno ancora speranza a Brindisi a 16’’ dalla fine. Ruzzier, infallibile, fa 2/2 dalla lunetta (80-84). Banks sbaglia in penetrazione un canestro fondamentale. E’ Saunders, sempre dalla lunetta, a mettere il sigillo sulla vittoria. (Giuseppe Mazzone)
Brindisi:Chappel 18, Brown, Moraschini 17, Banks 16
Cremona:Aldrige 29, Diener 20, Mathiang, Saunders 10
Cremona:Aldrige 29, Diener 20, Mathiang, Saunders 10
TORINO-AVELLINO 79-96 Salutato Norris Cole, sanate in parte le incombenze economiche, Avellino torna a riprendere quota. Seconda vittoria di fila, sbancando il campo di una Torino (79-96) decorosa per un tempo e poi schiacciata, in un’avvilente ripresa da 33 punti, dal debordante talento di Green (6 triple, alcune dalla luna) e dalla triade Sykes, Filloy, Nichols. Assist, rimbalzi, gioco spalle a canestro. In avvio brilla l’esperienza di Marco Cusin, ma la reazione di Avellino ¨¨ immediata. Filloy e Sykes spingono in contropiede: 7-0 di parziale e il +2 (18-16). Poi la Fiat prende in mano il match: zona 2-3 e Dallas Moore (15 punti) i fattori positivi che spingono Torino sul +7 (30-23) alla prima sirena. Scocca cos¨¬ il momento migliore dei piemontesi, ariosi (13 assist) ed efficaci in attacco tanto da toccare il +10 (38-28) col solito Moore. Avellino si avvilisce insistendo ostinatamente dall’arco e pare gi¨¤ alle corde. Ma il talento nella squadra di Vucinic non manca: sono le individualit¨¤ (Nichols e Sykes in testa) a riportarla a galla (-2, 44-42), complice pure la rivedibile difesa torinese. La seconda sirena dice 46-42 Torino: insomma i giochi sono ancora tutti da fare. Tant’¨¨ che un terzo periodo da 24-14 sembra mette la partita nelle mani della Sidigas. La girano la regia di Filloy, la verve di Green e l’incapacit¨¤ di Torino nel dare ritmo all’attacco: solo 6 punti segnati nei primi 5 minuti con Avellino che vola a +9 (64-55), ma non azzanna il match. Una tripla di Delfino, a fine terzo quarto, tiene i piemontesi in partita (60-66). Ma ¨¨ solo un’impressione. La mazzata ¨¨ alle porte: Sykes, Filloy e le triple di Green sparano Avellino in orbita: +16 (82-66). Troppo per la fragile Torino.
Torino: Moore 19, Carr 16, McAdoo 15
Avellino: Green 23, Sykes 21, Nichols 20
Gasport
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