Serie A: Milano fatica a Treviso, Venezia soffre con Cremona

L’Olimpia rischia grosso, LeDay 24 punti. La Reyer riesce a vincere all’ultimo. Pesaro travolge Cant¨´ e Sassari domina a Trieste con 28 punti di Spissu

TREVISO-MILANO 77-82

Splendida in Eurolega, incerta in campionato. Dopo la vittoria di misura in quel di Cremona, l’Armani fatica anche a Treviso, dove la spunta soltanto nel finale, grazie a un Leday perfetto: 8/8 da due, 1/1 da tre, 5/5 dalla lunetta, oltre a 7 rimbalzi. I veneti si mangiano le mani: la prestazione ¨¨ da squadra matura, ma nel finale le triple non vogliono entrare.

MILANO LEGGERA

Leggera in difesa e poco concreta in fase offensiva: l’avvio dell’Armani fa arrabbiare Messina e permette a Treviso di costruire un piccolo vantaggio (11-8). Le sfuriate dalla panchina milanese e i cambi non modificano la storia: la formazione di coach Menetti affronta la gara senza alcun timore reverenziale, difende con fisicit¨¤ e intelligenza, impedendo a Milano di far valere la propria superiorit¨¤. Se non fosse per la tripla sulla sirena del Chacho, sarebbero i veneti a chiudere avanti il primo quarto (22-23). Non c’¨¨ verso per Messina di cambiare la situazione neanche nel secondo quarto, neppure con un accenno di difesa a zona. Treviso ¨¨ molto pi¨´ efficace, determinata e aggressiva: in contropiede con Chillo trova il nuovo vantaggio (29-26), giocando a lungo con il giovanissimo Piccin, preferito a Carroll (ormai separato in casa). Per Milano c’¨¨ il solo Leday, scatenatissimo nella sfida con Mekowulu: con il punto numero 16 il lungo ex-Zalgiris permette ai suoi di chiudere il primo tempo avanti 42-45.

TRIPLE DECISIVE

Alla ripresa, l’Armani cerca subito di cambiare il match, allungando con rabbia a +7 (42-49), ma non ha fatto i conti con Treviso: invece di entrare in affanno, Logan e compagni ritrovano il proprio passo, tornando addirittura in vantaggio al 25’ (56-53). Neppure con l’allungo successivo (58-65), Milano riesce a prendere il controllo del match: troppe incertezze di fronte all’aggressivit¨¤ della squadra trevigiana, capace di piazzare un 7-0 e chiudere il terzo quarto in parit¨¤ a quota 65. Non basta: Russell e Imbr¨° spingono i veneti a +5, prima che l’Armani ci metta una pezza con le triple di Punter e Rodriguez. Milano entra nell’ultimo minuto con un vantaggio risicato (77-80), ma ¨¨ quanto basta a portarla a casa: Treviso ha due triple per pareggiare, sempre con Chillo, ma scheggiano il ferro.

Treviso: Logan 19, Mekowulu 17, Sokolowski 14, Akele 10
Milano: Leday 24, Rodriguez 16, Delaney 12, Tarczewski 11

PESARO-CANTU’ 107–83
La Carpegna Prosciutto (senza Tambone, out per Covid) torna al successo e ne rifila 24 (ma ¨¨ stata anche a pi¨´ 33) a una Cant¨´ mai realmente pericolosa e molto dimessa. L’Acqua S.Bernardo incappa nella quarta sconfitta consecutiva che corrisponde alla peggior prestazione stagionale. Pesaro non sbaglia nulla, approccia la gara al meglio e la conduce in fondo con autorevolezza. Il gioco esalta, i singoli sono perfetti e la squadra ha una identit¨¤ vera. Delfino ¨¨ il leader, Drell il pi¨´ migliorato ma tutti meritano voti altisonanti. Cant¨´ non ha La Torre e Kennedy per la prima volta ¨¨ fuori per turnover. Il migliore dei brianzoli ¨¨ il giovanissimo Procida, ma la prova generale ¨¨ insufficiente. Si comincia dopo il minuto di silenzio per ricordare Dado Lombardi, che Cant¨´ ha riportato nella massima serie nel 1996.
E’ 9-5 al 4’, 18-11 al 7’, gli ospiti tentennano. Filipovity trascina i suoi con Cain fino al 22-15 dell’8’. E’ 28-20 all’11’ con Delfino, Cant¨´ risponde anche grazie ai secondi tiri che si procura: 33-30 al 15’. Zanotti si fa sentire, Pesaro gioca come un orologio e al 16’ ¨¨ 40-31. Un ispirato Drell da dieci metri trova la tripla del 43-33, Filloy allunga (46-33 al 18’). Al 19’ ¨¨ 51-36 con i tiri pesanti, tutti i biancorossi danno un contributo. Cant¨´ non trova soluzioni in area, la Carpegna Prosciutto scappa sul 62-39 del 23’. I brianzoli non reagiscono, Pesaro d¨¤ spettacolo a non finire. Chapeau. E’ 71-41 al 27’, l’Acqua S.Bernardo non oppone resistenza. Drell mostra tranquillit¨¤ e sicurezza, Gerald Robinson cresce e la Vuelle va sul velluto. L’attacco locale ¨¨ fenomenale, al 30’ la Vuelle ha gi¨¤ cinque uomini in doppia cifra. Drell, esploso, spara la tripla dell’85-52. ? il momento di Procida, che si mette in luce con una serie di giocate degne di nota (85-63, break esterno di 11-0 al 33’): per lui 20 punti nell’ultima frazione. Pesaro ¨¨ troppo solida e superiore in ogni angolo del campo, gli uomini di Repesa corrono e firmano il 94-63 del 35’. Al 36’ entra Serpilli e infila una tripla: ¨¨ 101-68. E’ standing ovation per tutti. In campo vanno i giovani della Vuelle e il fatto che Cant¨´ abbia vinto l’ultimo quarto – e la lotta a rimbalzo – in questo contesto conta poco o nulla.
Pesaro: Cain e Delfino 19, Drell 17. Cant¨´: Procida 24, Jonhson 13, Thomas 12.

VENEZIA-CREMONA 88-84

La Vanoli sogna il colpo, giocando una superpartita, ma cede nei secondi finali (88-84).Umana senza Fotu e Daye (febbre in settimana) con il ritorno di Chappell, ma soprattutto di Mazzola (3’), assente dal 4 novembre (trasferta a Kazan). Cremona impeccabile in difesa, Umana abulica, senza tiro dal perimetro, cos¨¬ la Vanoli ¨¨ volata sulle incursioni di Cournooh e la precisione di Hommes (14 punti a met¨¤ gara). Dal +4 (12-8) l’Umana ¨¨ evaporata (16-18), solo Clark ha acceso la luce in attacco. Cremona padrona del ritmo anche nel secondo quarto (17-25), De Raffaele a caccia del quintetto giusto, senza riuscirci, solo Watt (15 punti con 7 tiri liberi) ¨¨ produttivo in attacco. Galbiati ha sprazzi da Palmi e la Vanoli vola a +14 (30-44), solo nell’ultimo minuto la Reyer rientra (36-44). Il risveglio di Tonut scuote l’Umana, Venezia ritrova il tiro dall’arco (47-50) e ricuce il passivo con Clark in cabina di regia. Watt continua a viaggiare in lunetta, ma con percentuali non esaltanti (54-56), l’aggancio ¨¨ con Cerella dall’arco (60-60), il sorpasso di Vidmar (62-60). Venezia deve fare i conti con la solidit¨¤ della Vanoli, che scappa nuovamente (62-67). Ultimo quarto, l’Umana risale dal -10 (62-72) al pareggio (74-74), poi si ritrova a -7 (74-81), Watt (27 punti, 6 rimbalzi) trascina gli orogranata alla rimonta, la ¨¨ Stone a infilare la tripla del sorpasso (85-83) a 54” dalla fine, Clark e Tonut i liberi della vittoria, dopo l’errore dall’arco di Poeta.

Venezia: Watt 27, Bramos 17, Tonut 16.
Cremona: J.Williams 17, Hommes 16, Poeta 14, Cournooh 11

TRIESTE - SASSARI 82-103

“Le due promozioni, vanto e gloria: Dado per sempre nel cuore e nella storia”. Allianz Dome listato a lutto nel ricordo di Gianfranco Lombardi, il coach che ha segnato un epoca portando Trieste, per due volte, nell’Olimpo del basket italiano. Anche nel suo nome, Allianz in campo contro il Banco di Sardegna in un match tra due squadre decisamente in salute. Sassari reduce dal successo contro il Galatasaray che le ha regalato i playoff di Champions League, Trieste da quattro successi consecutivi che l’hanno promossa alle Final Eight di coppa Italia.

Partenza forte della formazione di Gianmarco Pozzecco, 0-9 in nemmeno due minuti, parziale che costringe Dalmasson a chiamare un immediato timeout. I primi canestri dell’Allianz parlano argentino: Fernandez e Delia per il 4-11 del 3’. Sassari domina a rimbalzo e allunga con Spissu (12 punti, 3/4 da tre) a guidare i suoi fino al 10-21, primo quarto che si chiude con la bomba di Kruslin che fissa il 18-28. Due giocate di Treier, tripla e fallo e vale per il 20-34, l’Allianz non arretra, reagisce con Cavaliero e Alviti e con un parziale di 13-2 torna nel match sul 33-36. Ritmi alti e fuochi d’artificio in un match senza esclusioni di colpi. Sassari chiude i primi 20 minuti con il 56% da tre (9/16) con Spissu (17 punti 4/5 da tre) e Gentile 12 (2/3 da tre) a tenere il Banco in controllo con le squadre che rientrano negli spogliatoi sul 46-55.

Non si ferma la corsa di Sassari nel secondo tempo. Spissu continua a colpire, il parziale di 16-8 regala alla formazione di Pozzecco il massimo vantaggio sul 54-71. Dinamo brava a sfruttare chili e centimetri facendo male a Trieste in post basso, terzo quarto che si chiude sul 61-75 ancora una tripla di Kruslin in apertura dell’ultimo parziale restituisce agli ospiti il + 17 sul 61-78. L’Allianz tenta l’ultima disperata rimonta con Alviti e Delia a piazzare il 10-2 che riporta Trieste sotto la doppia cifra di svantaggio. Sul 71-80 a poco pi¨´ di 6’ dalla sirena finale ci pensa Bilan a rimettere le cose a posto per Sassari. Schiacciata e tripla per il 71-85 che spegne le residue velleit¨¤ della formazione di Dalmasson. Si chiude 82-103 con Marco Spissu (28 punti, 6/7 da due, 5/6 da tre), mvp della partita.

Trieste: Alviti 17 Delia 13 Fernandez 12.
Sassari: Spissu 28 Bilan 20 Bendzius 15