Cinque vittorie in trasferta: la Reyer, vittoriosa a Sassari, aggancia in vetta l'Olimpia, che dopo 9 vittorie di fila cade al supplementare sul campo della Leonessa terza. Il periodo d’oro varesino continua a Bologna nello scontro diretto playoff. Paura per la Scandone, che passa a Capo d’Orlando solo all’overtime. Successi esterni anche per i brianzoli a Pesaro e per Cremona a Brindisi. Trento in posticipo batte Pistoia
Il 27ˇă turno del campionato di Serie A ¨¨ tutto da gustare. Alle 12 la Reyer sbanca Sassari e aggancia provvisoriamente l'Olimpia, chiamata in serata a una trasferta delicata contro la Leonessa che difende il terzo posto. In chiave playoff spicca Bologna-Varese. Il posticipo del luned¨¬ ¨¨ Reggio-Emilia-Torino alle 20.45.
SASSARI-VENEZIA 84-92L'Umana Reyer Venezia espugna il PalaSerradimigni. Con la sconfitta interna alle 12 la Dinamo Banco di Sardegna Sassari vede complicarsi il cammino verso i playoff. Ritmi molto alti sin dall'inizio del match. I primi 8 punti di Venezia sono a firma di Daye (due triple), al quale risponde immediatamente Bamforth. I campioni d'Italia si alternano a referto, Watt ne fa 6 consecutivi. Si corre e si realizza tanto. Ottimo lavoro di Jones sotto le plance, il quarto si chiude 23-22. Nella seconda frazione i ritmi sono ancora molto alti e dunque aumentano anche le palle perse: 5 Sassari e 6 Venezia solo nel quarto. Venezia arriva a +4 a 2' dalla fine del quarto, ma dopo il time out Sassari acciuffa il 43-43 a met¨¤ gara. Terzo quarto con ritmi pi¨´ blandi e inizia la sagra delle triple, cui prendono parte Tonut, Baye, Stipcevic e Bamford. Si va punto a punto fino a due minuti dalla fine, quando l'Umana trova il parziale e arriva fino al + 8. Il terzo quarto finisce 62 a 69. Dopo altri cinque minuti, sale in cattedra un ottimo Haynes, ex di turno, che porta gli ospiti sino al 71 a 82, massimo vantaggio del match. Sassari risale sino - 4 a due minuti dalla fine. Pessima gestione degli ultimi possessi per Sassari, e Venezia vince.
Sassari: Bamforth 21, Stipcevic 13, Planicic 12
Venezia: Haynes e Daye 18, Watt 15
Sassari: Bamforth 21, Stipcevic 13, Planicic 12
Venezia: Haynes e Daye 18, Watt 15
PESARO-CANT¨´ 82-91 La salvezza si allontana per la Vuelle, che cade ancora e resta ultima. Cant¨´ vince senza troppa fatica e accresce le sue chances di playoff. Non basta un secondo tempo pi¨´ aggressivo ai padroni di casa, gli ospiti hanno sempre in mano la partita e gestiscono senza problemi il vantaggio mandando cinque uomini in doppia cifra. Mika non ¨¨ al meglio per Pesaro ma entra tra i primi cinque, mentre Cant¨´ schiera Crosariol al 9’ (per 3’), a oltre due mesi dall’ infortunio. La Red October imprime subito il suo ritmo, fatto di corri e tira; Pesaro lo accetta e al 6’ ¨¨ 12-12. La Vuelle lascia troppi varchi in difesa e Burns trova il suo nono punto per il 16-23 dell’8’. I brianzoli alzano l’intensit¨¤ difensiva e le sette palle perse dai locali nei primi 10’ sono una chiave del 18-23 del primo intervallo. La fisicit¨¤ di Cant¨´ disturba Pesaro, che comunque non soccombe (26-27 al 13’). Ellis sale in cattedra e firma il 29-37 del 16’, i biancorossi faticano a trovare soluzioni e continuano a perdere palloni. Al 17’ ¨¨ 29-41, i padroni di casa giocano con la paura. Il canestro per Cant¨´ ¨¨ una vasca da bagno, al 18’ ¨¨ 31-44, al 19’ 33-49. Galli prova la zona, ma non funziona nulla e le facce sono spente: la gara sta scappando di mano. La differenza dei valori in campo ¨¨ evidente e la cattiva attitudine difensiva della Vuelle ¨¨ la prima ragione del margine (34-51) al 20’. Pesaro esce meglio dagli spogliatoi e piazza un 8-0 che vale il 42-51 del 23’. Il clima si surriscalda, il Palas si accende e la gara torna viva. Cant¨´ infila appena 3 punti in quasi 6’ di terzo periodo, prima del canestro di Parrillo. Pesaro insiste con il tiro pesante e non riesce ad avvicinarsi ulteriormente (51-59 al 28’). La Red October d¨¤ l’impressione di giocare al gatto col topo e, appena sente il fiato sul collo, accelera. Al 29’ ¨¨ 51-63, nonostante un ottimo Clarke (23 punti nella ripresa). Cant¨´ guida ma Pesaro non affonda (61-71 al 33’). Chappell ¨¨ una sentenza, gli uomini di Galli non hanno la forza di riaprire la contesa e subiscono un’altra raffica di canestri: 61-79 al 36’. La gara ¨¨ morta e sepolta, anche se Clarke e Bertone trovano punti per limare il disavanzo nel finale. (Camilla Cataldo)
Pesaro: Clarke 29, Bertone 18, Mika e Braun 10.
Cant¨´: Burns 18, Chappell 17, Smith 15.
Pesaro: Clarke 29, Bertone 18, Mika e Braun 10.
Cant¨´: Burns 18, Chappell 17, Smith 15.
BRINDISI-CREMONA 72-99 Dopo tre sconfitte consecutive Cremona torna alla vittoria abbattendo a domicilio una Brindisi incerottata (senza Moore), dopo una gara giocata in equilibrio per i primi 20’. La partenza dei padroni di casa ¨¨ densa di energia: il 7-0 iniziale ¨¨ arginato da una tripla di Fontecchio l’unico abile nel mettere in moto il punteggio ospite dopo due minuti di tentativi andati a vuoto. Al 5’ i sette punti realizzati in fila da Johnson-Odom permettono ad una Vanoli completamente ritrovata di portare il naso avanti (5’, 14-11). L’antisportivo a Sims (0/2 di Tepic in lunetta) ¨¨ lo spartiacque per il nuovo acuto dei padroni di casa, capaci di confezionare in due 2’ un break di 9-0 (22-18), chiuso da una tripla di Mesicek. Il secondo quarto vola via veloce sul filo dell’equilibrio (15’, 35-35) con lo showtime di Martin vera spina nel fianco della difesa brindisina. Successivamente, un altro 9-0, permette a Brindisi di volare sul +5 (17’, 40-35) grazie ad un tiro dall’arco di Tepic. Un vantaggio che Cremona riesce a colmare con tanta pazienza sulla sirena del 20’ con un tiro da tre punti di Johnson-Odom (20’, 44-44). Al rientro in campo Cremona inizia a premere sul piede dell’acceleratore: Johnson- Odom e Martin sono immarcabili. Realizzano canestri da ogni parte del campo, Fontecchio in pi¨´ ¨¨ tutta concretezza. Al 27’ la Vanoli con un parziale aperto di 15-0, firma il massimo vantaggio (53-71) sfruttando il passaggio a vuoto prolungato di Brindisi, in debito di ossigeno. E’ la spallata decisiva: gli uomini di Sacchetti toccano anche il +25 (32’, 55-80), potendo sfruttare maggiori rotazioni e talento diffuso. L’ultimo quarto ¨¨ solo accademia utile a Cremona per ritoccare il massimo vantaggio (39’, 72-99) e mettere il risultato in cassaforte. (Giuseppe Mazzone)
Brindisi: Suggs 19, Iannuzzi 13, Smith 12, Lydeka 10
Cremona: Johnson-Odom, Martin 27, Fontecchio 15, Sims 12.
Brindisi: Suggs 19, Iannuzzi 13, Smith 12, Lydeka 10
Cremona: Johnson-Odom, Martin 27, Fontecchio 15, Sims 12.
CAPO D'ORLANDO-AVELLINO 73-77 dts Capo ogni oltre pronostico costringe all’overtime Avellino, ma dopo 45’ di pura battaglia sportiva deve inchinarsi ai pi¨´ quotati avversari. La Sidigas vince grazie alla profondit¨¤ del suo roster e alla ritrovata vena realizzativa dalla lunga distanza, nei 5’ di supplementare, dove sono risultati determinanti Leunen e D’Ercole. Applausi comunque ai siciliani che dopo il cambio di allenatore hanno dimostrato di aver messo alle spalle il periodo ultra negativo. Fesenko giganteggia sotto i tabelloni (6 punti nei primi 6’), Avellino si porta avanti +6, 5-11. Sacripanti per¨° decide di far rifiatare il suo totem e dall’altro lato Knox comincia a prendere punti pesanti: 10 con 5/6. Capo risale e su una tripla in chiusura dei primi 10’ di Atsur trova anche il massimo vantaggio: +4: 20-16. D’Ercole appena mette piede sul parquet centra la tripla del -1, poi un tecnico a coach Mazzon (lamentele per un passi non rilevato, n.d.r.), permette ad Avellino di rimettere la testa avanti. Il vantaggio aumenta in un fiat e raggiunge la doppia cifra con il canestro dell’ex Fitipaldo quando mancano 3’20” al riposo lungo: 27-37. Lo speaker annuncia la vittoria di Cant¨´ a Pesaro e il PalaFantozzi esplode… poi i canestri di Knox e Campani chiudono i primi 20’ sul 33-41. Filloy rientra subito in clima partita e con due triple consecutive permette alla Sidigas di portarsi sul +11: 40-51 dopo 14’50”, Scrubb, a sua volta, mette il canestro del +13, 40-53. Mazzon ordina una difesa molto aggressiva, la Betaland recupera qualche punto fino a chiudere il 30’ sul 48-56. L’intensit¨¤ difensiva di Capo d’Orlando mette in grossa difficolt¨¤ Avellino che in 10’ mette a segno solamente 12 punti. Capo ¨¨ incontenibile con una prestazione super in questo ultimo periodo, doppia gli avversari (20 punti) e a 5” dalla sirena pareggi i conti con Smith: 68 -68. Nel supplementare per¨° la spia della benzina nelle gambe dei padroni di casa ¨¨ sul rosso fisso. Avellino grazie ad una gestione pi¨´ oculata e alla mano ferma dei suoi cecchini riesce a portare a casa i due punti e a continuare la corsa al terzo posto: 73-77 il finale. (Salvatore Pintaudi)
Capo d’Orlando: Knox 18, Stojanovic 14, Atsur 11.
Avellino: Filloy 14, D’Ercole 13, Fesenko 8.
Capo d’Orlando: Knox 18, Stojanovic 14, Atsur 11.
Avellino: Filloy 14, D’Ercole 13, Fesenko 8.
BOLOGNA-VARESE 69-71 Non si ferma, Varese. Sesta vittoria consecutiva, decima in 12 partite del girone di ritorno. La squadra di Caja passa anche al PalaDozza 69-71 contro la Virtus Bologna, in un clima che nel finale si fa rovente. I padroni di casa comandano per 35 minuti, ma nel finale pagano le rotazioni accorciate per le assenze di Alessandro Gentile e Umeh finendo la benzina (24 punti concessi nell’ultimo quarto). Varese vince con una grande prova dall’arco, chiudendo con 14 canestri da tre e 10 da due. Partita tesa nel finale, dopo due liberi di Avramovic a -5”, mentre in campo vola di tutto, Varese perde palla sulla rimessa e Slaughter manca il pareggio a fil di sirena su un alley oop. Percentuali altissime all’inizio con le due squadre che si sfidano al tiro dall’arco. Baldi Rossi e Aradori segnano i primi 17 punti della Virtus (17-11), che aggredisce Varese difensivamente con 5 recuperi nel primo quarto. Calano le percentuali nel secondo periodo e Okoye pareggia sul 26-26, anche se i due azzurri della Segafredo spingono un nuovo allungo fino al 36-28 dell’intervallo. Pajola, lanciato in quintetto senza Umeh, sigla la tripla del 39-28 in avvio di ripresa, Caja abbassa il quintetto e trova una fiammata irresistibile di Larson, che sigla 11 punti in fila e sigla il pareggio sul 43-43. Aradori prova a riportare avanti Bologna che per¨° comincia a risentire della fatica per le rotazioni ridotte, mentre Varese crivella il canestro dall’arco. Si entra negli ultimi cinque minuti con gli ospiti a quota 13 canestri da tre e 10 da due, in vantaggio 61-63. Okoye diventa il protagonista nel finale con due stoppate e una tripla, sul 61-68 a -1’38” sembra chiusa, ma la Virtus rientra. Lafayette sbaglia il facile appoggio del pareggio sul 67-69 a -14”, Avramovic ¨¨ freddissimo e Slaughter beffato. Bologna, che ora aggiunger¨¤ Jamil Wilson, fallisce un passo decisivo in chiave playoff, Varese si avvicina invece all’obiettivo. (Luca Aquino)
Bologna: Aradori 20, Baldi Rossi e S. Gentile 12.
Varese: Avramovic 17, Larson 14, Vene e Cain 10.
Bologna: Aradori 20, Baldi Rossi e S. Gentile 12.
Varese: Avramovic 17, Larson 14, Vene e Cain 10.
BRESCIA-MILANO 88-85 dts Il match clou della 27esima giornata di serie A tra la prima e la terza del campionato ha avuto bisogno di un overtime per trovare un padrone: alla fine di una partita tirata e sempre in equilibrio, giocata in un clima greco, ¨¨ stata Brescia ad alzare le braccia al cielo 31 anni dopo l’ultimo successo su Milano (92-87). Si ferma a nove successi di fila la striscia vincente dell’Olimpia al termine di un testa a testa bellissimo tra due squadre che non hanno mai lesinato nulla nei 45’ di gioco. Brescia senza Hunt e con Michele Vitali recuperato all’ultimo: esordio per Bryce Cotton mentre Milano rinuncia a Tarczewski. Incipit biancorosso in terra bresciana (3-7): la capolista vuole arrivare alla vittoria consecutiva numero 10, ed in difesa si rende impermeabile agli attacchi biancazzurri che vengono finalizzati (5-10) con tiri allo scadere dei 24”. Brescia per¨° ha la capacit¨¤ con Vitali Jr. (8 in fila) di velocizzare l’azione dei padroni di casa e Brescia si ritrova avanti (16-15). Milano ha la migliore difesa del campionato, ma Brescia ¨¨ subito dietro di lei: a inizio secondo quarto ¨¨ + 13 Brescia (31-18) con i canestri di Fall e Traini. Si scuote l’Olimpia che con trainata da Jerrells in attacco arriva a contatto al giro di boa (32-29). Brescia prende nuovamente le distanze con Landry sugli scudi (44-37), ma Goudelock si carica sulle spalle Milano e con 10 punti in fila permette a Milano di chiudere la seconda frazione di gioco sul -3 (48-45). Al rientro dagli spogliatoi Brescia allunga (53-45): calano notevolmente le percentuali ed il ritmo. Ne risente maggiormente la squadra di Pianigiani, costretta sempre a rincorrere: Gudaitis spinge la rimonta milanese fino al -1 della terza sirena sul cui suono arriva la preghiera dell’esordiente Cotton (64-60). Milano va con Goudelock e Jerrells per gli ultimi 10’: Pascolo diventa protagonista, ma la Leonessa tiene botta a tutti i tentativi di rientro (73-68): ha pi¨´ lucidit¨¤ la squadra meneghina che arriva al pareggio a 81” dalla fine con Mbaye (75-75); da l¨¬ alla sirena solo errori, con i tentativi si Vitali sr. prima e Jerrells a costringere la gara al supplementare. Con l’equilibrio che regna sovrano (83-83): una stoppata di Luca Vitali, che subisce poi fallo, porta la Leonessa al +3 (88-85) a 8” dalla fine, con il tiro per il secondo overtime di Jerrells che non trova la retina: Brescia si conferma al terzo posto. (Alberto Banzola)
Brescia: Landry 21, M.Vitali 15, L.Vitali 14.
Milano: Goudelock 22, Gudaitis 14, Cinciarini 14.
Brescia: Landry 21, M.Vitali 15, L.Vitali 14.
Milano: Goudelock 22, Gudaitis 14, Cinciarini 14.
TRENTO-PISTOIA 85-70 Trento si aggiudica il posticipo domenicale sconfiggendo Pistoia e trova la quinta vittoria consecutiva in campionato. In casa bianconera il grande protagonista ¨¨ Dominique Sutton, autore di 17 punti e 10 rimbalzi. A Pistoia, gi¨¤ salva, non basta la buona prova di Mian, miglior realizzatore ospite con 18 punti. In avvio Trento mostra subito la sua prepotenza nel pitturato, realizza Shields e Hogue schiaccia (9-2). Dall’altra Moore e Mian rispondono col tiro dalla distanza e nel giro di pochi possessi sorpassano (12-13 al 5’). La difesa dei bianconeri sale di colpi, Sutton e Hogue riportano avanti i padroni di casa, ma i toscani sono troppo precisi dall’arco e Gaspardo sorpassa al termine del primo quarto (21-23 al 10’). Laquintana apre il secondo parziale tentando l’allungo, ma Silins impatta a quota 26. Pistoia per¨° non ci sta e torna avanti con McGee , prima che Gomes e un inarrestabile Hogue firmino il controsorpasso (31-30). Dopo il timeout di Esposito Gomes colpisce ancora, ma McGee ¨¨ scatenato e tiene l¨¬ i suoi (42-39 al 20’). Al rientro dagli spogliatoi Forray e Hogue danno la doppia cifra di vantaggio ai padroni di casa (49-39) . L’Aquila alza l’intensit¨¤ ma come successo nel primo tempo Pistoia riesce a trovare ottime soluzioni dall’arco e prova a rimanere aggrappata alla gara col tiro da tre. Mian prima dell’ultimo mini intervallo riporta i suoi sotto la doppia cifra di svantaggio (62-53 al 30’). In apertura di ultimo quarto ¨¨ protagonista ancora Mian che riporta Pistoia a un solo punto di ritardo, prima che Laquintana e Ivanov firmino il sorpasso (62-65 al 33’). Trento ¨¨ in rottura prolungata e a interrompere l’emorragia ci pensa Sutton dalla lunetta, pochi istanti prima che Silins riporti avanti i bianconeri costringendo Esposito al timeout (66-65). Sutton prima segna dalla lunetta, poi schiaccia e riporta avanti Trento (+3). Esposito si prende il tecnico, Gomes e Sutton allungano ancora (77-70). Shields dopo la rubata confeziona il gioco da tre punti che chiude i conti. (Federico Fuiano)
Trento: Shields 19, Sutton 17, Hogue 17.
Pistoia: Mian 18, McGee 16
Trento: Shields 19, Sutton 17, Hogue 17.
Pistoia: Mian 18, McGee 16
Gasport
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