10¡ã turno. L’Olimpia centra la 10? vittoria consecutiva, ma ha bisogno di un supplementare per passare in casa del Banco. Venezia tiene il passo battendo Brindisi, Varese continua la scalata in classifica vincendo con Torino
Milano continua imbattuta la sua marcia in vetta al campionato
anche dopo la 10? giornata. La squadra di Pianigiani vince a
Sassari, ma ha bisogno del supplementare per piegare il Banco di
Sardegna. Dietro tiene Venezia, che supera Brindisi. Tandem lombardo
al terzo posto: Cremona, che a suon di triple (20) ha distrutto
Pesaro, e Varese, che si ¨¨ sbarazzata di Torino centrando la settima
vittoria di fila tra campionato e coppe. Trieste ha distrutto
Avellino. Ecco come ¨¨ andata la giornata.
Sassari-Milano 106-107 dts
Prosegue il cammino dell’Olimpia Milano. A Sassari rischia davanti al talento di Bamforth, ma ritrova Nedovic e porta a casa la 10? vittoria consecutiva grazie alla freddezza di Micov. Prima parte di gara ricca d’intensit¨¤. Milano prova a sfruttare la fisicit¨¤ di Gudaitis e a monetizzare al meglio il ritorno in campo di Nedovic, con Sassari brava a rimanere in partita grazie al talento di Bamforth e alle letture di Smith. Nel secondo quarto ¨¨ James a salire in cattedra: le sue letture permettono il primo strappo ospite, con l’ex applaudito Brooks, in veste di finalizzatore, capace di portare i suoi sino al +11. L’ultimo minuto per¨° ¨¨ tutto a favore di Sassari, che trova in Cooley e nella sua padronanza in area i punti per riportarsi a contatto, 41-45 al 20’. Il ritorno dalla pausa lunga vede due Milano in campo: una brillante guidata da James e Nedovic capace di ritrovare il massimo vantaggio e una meno lucida in attacco senza le due guardie titolari. Sassari legge bene questa situazione e, complice i 4 falli di Gudaitis, sfrutta il lavoro di Thomas sotto canestro e tiene viva la partita: -5 al 30’. La Dinamo completa un parziale di 13 punti in apertura di ultimo quarto e timbra il sorpasso, poi Jerrells e Cinciarini bloccano l’emorragia e si va punto a punto sino al finale. L’inerzia vira verso gli ospiti grazie alla difesa dell’Olimpia, gli uomini di Pianigiani serrano le maglie, Nedovic e James non lasciano spazio agli esterni biancobl¨´ con l’ex Malaga capace di segnare 9 punti di fila, che restituiscono tre possessi di margine per gli ospiti a 90” dalla fine. Sassari non molla, Bamforth e il suo talento trovano tre triple in fila, che annullano tutto il vantaggio costruito dall’Olimpia: supplementare. Le squadre perdono lucidit¨¤ per la stanchezza, fioccano le gite in lunetta ma nessuna ¨¨ decisiva sino a pochi secondi dal termine. A decidere la gara ¨¨ Micov, che trova la tripla del +4 a 13” dal termine, Sassari replica con Smith ma non basta per fermare l’Olimpia che espugna il PalaSerradimigni per 106-107. Parapiglia nel finale in campo: Petteway, Thomas e Gudaitis particolarmente caldi. Il lituano ha ricevuto un pugno.
Sassari : Bamforth 32, Cooley 17, Thomas 14.
Milano : Nedovic 21, James 19, Gudaitis 16.
Prosegue il cammino dell’Olimpia Milano. A Sassari rischia davanti al talento di Bamforth, ma ritrova Nedovic e porta a casa la 10? vittoria consecutiva grazie alla freddezza di Micov. Prima parte di gara ricca d’intensit¨¤. Milano prova a sfruttare la fisicit¨¤ di Gudaitis e a monetizzare al meglio il ritorno in campo di Nedovic, con Sassari brava a rimanere in partita grazie al talento di Bamforth e alle letture di Smith. Nel secondo quarto ¨¨ James a salire in cattedra: le sue letture permettono il primo strappo ospite, con l’ex applaudito Brooks, in veste di finalizzatore, capace di portare i suoi sino al +11. L’ultimo minuto per¨° ¨¨ tutto a favore di Sassari, che trova in Cooley e nella sua padronanza in area i punti per riportarsi a contatto, 41-45 al 20’. Il ritorno dalla pausa lunga vede due Milano in campo: una brillante guidata da James e Nedovic capace di ritrovare il massimo vantaggio e una meno lucida in attacco senza le due guardie titolari. Sassari legge bene questa situazione e, complice i 4 falli di Gudaitis, sfrutta il lavoro di Thomas sotto canestro e tiene viva la partita: -5 al 30’. La Dinamo completa un parziale di 13 punti in apertura di ultimo quarto e timbra il sorpasso, poi Jerrells e Cinciarini bloccano l’emorragia e si va punto a punto sino al finale. L’inerzia vira verso gli ospiti grazie alla difesa dell’Olimpia, gli uomini di Pianigiani serrano le maglie, Nedovic e James non lasciano spazio agli esterni biancobl¨´ con l’ex Malaga capace di segnare 9 punti di fila, che restituiscono tre possessi di margine per gli ospiti a 90” dalla fine. Sassari non molla, Bamforth e il suo talento trovano tre triple in fila, che annullano tutto il vantaggio costruito dall’Olimpia: supplementare. Le squadre perdono lucidit¨¤ per la stanchezza, fioccano le gite in lunetta ma nessuna ¨¨ decisiva sino a pochi secondi dal termine. A decidere la gara ¨¨ Micov, che trova la tripla del +4 a 13” dal termine, Sassari replica con Smith ma non basta per fermare l’Olimpia che espugna il PalaSerradimigni per 106-107. Parapiglia nel finale in campo: Petteway, Thomas e Gudaitis particolarmente caldi. Il lituano ha ricevuto un pugno.
Sassari : Bamforth 32, Cooley 17, Thomas 14.
Milano : Nedovic 21, James 19, Gudaitis 16.
Dominique Archie. Ciam/Cast
Varese-Torino 77-60
La settima vittoria consecutiva, fra campionato e coppa europea, ¨¨ una prova d’autorit¨¤ di Varese, che rifila 17 punti a Torino, mai in vantaggio e con un moto d’orgoglio nell’ultimo quarto (effimero -3 prima dell’apoteosi dei lombardi). Avramovic piazza il primo canestro della partita dopo 1’25”, caricando i padroni di casa che, con un 7-0, cercano di stordire gli ospiti. A 3’45” Larry Brown ¨¨ costretto a chiamare il time out, dopo il quale Torino, spinta da Wilson e Dallas Moore, accorcia fino al -2, al 5’: 7-5. Varese riprende per¨° decisa: il canestro di Cain e quello dall’arco di Scrubb valgono un nuovo +7: 12-5. ? sempre Scrubb a siglare un altro allungo con il +11 (20-9) ma Torino contiene i danni, chiudendo sotto di 8 al 10’, dopo la schiacciata da McAdoo (22-14). Dallas Moore, in apertura del secondo quarto, fa 1/2 dalla lunetta (22-15) e poi, con il secondo 7-0, la squadra di Caja va avanti di 14 (31-17). Torino risponde con l’8-0 del 31-25 e a met¨¤ gara, Ronald Moore fissa il +10 (39-29) per Varese, pronta a ottenere il massimo vantaggio al rientro dagli spogliatoi: +15 (51-36). Il margine, mantenuto anche dopo una tripla di Natali (56-41), allo scadere di una complicata azione d’attacco, si assottiglia di poco al 30’: +12 (60-48). Torino non molla: Cusin, Wilson e Hobson firmano il meno tre: 60-57. Varese i sveglia con Archie (62-57), Ronald Moore (64-57) e Cain (66-57), che pu¨° rifiatare quando mancano tre minuti alla fine della partita. Il + 9 demoralizza Torino, che affonda e la squadra di Caja chiude con il massimo vantaggio: +17 (77-60). (Filippo Brusa)
VARESE : Archie 17, Scrubb 16, Avramovic 13, R. Moore 12.
TORINO : Hobson e Delfino 15, D. Moore 10.
La settima vittoria consecutiva, fra campionato e coppa europea, ¨¨ una prova d’autorit¨¤ di Varese, che rifila 17 punti a Torino, mai in vantaggio e con un moto d’orgoglio nell’ultimo quarto (effimero -3 prima dell’apoteosi dei lombardi). Avramovic piazza il primo canestro della partita dopo 1’25”, caricando i padroni di casa che, con un 7-0, cercano di stordire gli ospiti. A 3’45” Larry Brown ¨¨ costretto a chiamare il time out, dopo il quale Torino, spinta da Wilson e Dallas Moore, accorcia fino al -2, al 5’: 7-5. Varese riprende per¨° decisa: il canestro di Cain e quello dall’arco di Scrubb valgono un nuovo +7: 12-5. ? sempre Scrubb a siglare un altro allungo con il +11 (20-9) ma Torino contiene i danni, chiudendo sotto di 8 al 10’, dopo la schiacciata da McAdoo (22-14). Dallas Moore, in apertura del secondo quarto, fa 1/2 dalla lunetta (22-15) e poi, con il secondo 7-0, la squadra di Caja va avanti di 14 (31-17). Torino risponde con l’8-0 del 31-25 e a met¨¤ gara, Ronald Moore fissa il +10 (39-29) per Varese, pronta a ottenere il massimo vantaggio al rientro dagli spogliatoi: +15 (51-36). Il margine, mantenuto anche dopo una tripla di Natali (56-41), allo scadere di una complicata azione d’attacco, si assottiglia di poco al 30’: +12 (60-48). Torino non molla: Cusin, Wilson e Hobson firmano il meno tre: 60-57. Varese i sveglia con Archie (62-57), Ronald Moore (64-57) e Cain (66-57), che pu¨° rifiatare quando mancano tre minuti alla fine della partita. Il + 9 demoralizza Torino, che affonda e la squadra di Caja chiude con il massimo vantaggio: +17 (77-60). (Filippo Brusa)
VARESE : Archie 17, Scrubb 16, Avramovic 13, R. Moore 12.
TORINO : Hobson e Delfino 15, D. Moore 10.
Venezia-Brindisi 70-59
Brindisi sogna il colpaccio, ma alla fine si arrende all’Umana che rimane in scia alla capolista Milano. Match che si decide nell’ultimo quarto, con Haynes e Watt a sbrogliare la matassa per il quintetto di De Raffaele. L’assenza di Stone, che non riesce a rientrare in tempo dagli Stati Uniti dove ha presenziato ai funerali della nonna, e la caviglia dolente di Tonut, in panchina solo per onor di firma, obbligano De Raffaele a lasciare fuori Vidmar, dentro Washington e Kyzlink, all’esordio in campionato. L’Happy Casa di Vitucci, applaudito come sempre al Taliercio, regge la forza d’urto dei padroni di casa, ma al 3’ perde per infortunio (adduttori) Clark (7-8). Primo strappo dell’Umana con Haynes e Bramos (12-7), Venezia negli ultimi 2’42” piazza il break di 10-2 (22-12). Washington apre il secondo quarto, poi, come contro l’Openjobmetis , la Reyer va in corto circuito in attacco, l’Happy Casa domina sotto canestro (18-31 a rimbalzo a met¨¤ gara) e ritorna in partita, andando a impattare (29-29) con il libero di Brown e scavalcando la Reyer con Zanelli (29-31), completando il contro break (19-5). Venezia avanti di un punto (32-31) alla seconda sirena. Brindisi ha girato l’inerzia del match, anche senza Clark, Chappell infila anche il +5 esterno (35-40), l’Umana insiste dal perimetro, ma le percentuali sono insufficienti, Bramos ristabilisce la parit¨¤ (42-42), ma ¨¨ il quarto di Chappell (44-49), il risveglio di Daye riporta Venezia a -1 (50-51). L’Umana carica di falli i giocatori di Vitucci, ma il punteggio resta in equilibrio (54-53), Umana insuperabile in difesa, prova a scappare con Haynes e Daye (58-53), Watt schiaccia il +7 (60-53) a 2’27” dalla fine. Happy Casa “viva” fino alla fine (62-58), ¨¨ ancora Watt a far respirare l’Umana (66-58 a -44”), gara chiusa da Daye. (Michele Contessa)
Venezia: Daye 16, Watt 16, Haynes 12
Brindisi: Chappell 22, Brown 12, Banks 7, Gaffney 7
Brindisi sogna il colpaccio, ma alla fine si arrende all’Umana che rimane in scia alla capolista Milano. Match che si decide nell’ultimo quarto, con Haynes e Watt a sbrogliare la matassa per il quintetto di De Raffaele. L’assenza di Stone, che non riesce a rientrare in tempo dagli Stati Uniti dove ha presenziato ai funerali della nonna, e la caviglia dolente di Tonut, in panchina solo per onor di firma, obbligano De Raffaele a lasciare fuori Vidmar, dentro Washington e Kyzlink, all’esordio in campionato. L’Happy Casa di Vitucci, applaudito come sempre al Taliercio, regge la forza d’urto dei padroni di casa, ma al 3’ perde per infortunio (adduttori) Clark (7-8). Primo strappo dell’Umana con Haynes e Bramos (12-7), Venezia negli ultimi 2’42” piazza il break di 10-2 (22-12). Washington apre il secondo quarto, poi, come contro l’Openjobmetis , la Reyer va in corto circuito in attacco, l’Happy Casa domina sotto canestro (18-31 a rimbalzo a met¨¤ gara) e ritorna in partita, andando a impattare (29-29) con il libero di Brown e scavalcando la Reyer con Zanelli (29-31), completando il contro break (19-5). Venezia avanti di un punto (32-31) alla seconda sirena. Brindisi ha girato l’inerzia del match, anche senza Clark, Chappell infila anche il +5 esterno (35-40), l’Umana insiste dal perimetro, ma le percentuali sono insufficienti, Bramos ristabilisce la parit¨¤ (42-42), ma ¨¨ il quarto di Chappell (44-49), il risveglio di Daye riporta Venezia a -1 (50-51). L’Umana carica di falli i giocatori di Vitucci, ma il punteggio resta in equilibrio (54-53), Umana insuperabile in difesa, prova a scappare con Haynes e Daye (58-53), Watt schiaccia il +7 (60-53) a 2’27” dalla fine. Happy Casa “viva” fino alla fine (62-58), ¨¨ ancora Watt a far respirare l’Umana (66-58 a -44”), gara chiusa da Daye. (Michele Contessa)
Venezia: Daye 16, Watt 16, Haynes 12
Brindisi: Chappell 22, Brown 12, Banks 7, Gaffney 7
Pistoia-Virtus Bologna 71-81
Pino Sacripanti scaccia le nubi sulla sua panchina e riporta una vittoria limpida e schiacciante che interrompe la striscia di 3 sconfitte (tra campionato e coppa) che stava gi¨¤ minando la serenit¨¤ di Bologna. Lo scacco matto arriva nella lotta sotto i tabelloni, dove sino ad oggi gli emiliani non avevano entusiasmato. Si interrompe bruscamente invece il momento felice di Pistoia che mette in campo la sua peggior versione: molte cose non hanno funzionato, ma soprattutto non si ¨¨ percepito un accenno di reazione, se non a gara ampiamente compromessa. La Segafredo domina l’area, ha il controllo assoluto dei rimbalzi, dato inatteso, con Qvale che d¨¤ l’esempio. Poi Aradori sfugge al controllo di Peak e si mette a crivellare la retina, con continuit¨¤. Quando si accende lui per Pistoia diventa notte fonda, anche perch¨¦ per la Oriora centrare il canestro sembra un’impresa. Alla prima pausa sono 12 gli errori su 16 tentativi, all’intervallo lungo 19 su 27 . Bologna ne approfitta per veleggiare sul +20, gi¨¤ al 12’ quando Taylor firma il 15-35. I biancorossi hanno poche idee in attacco, i centimetri degli ospiti mettono paura sotto canestro e da fuori nessuno ¨¨ ispirato. I meriti vanno anche alla difesa ospite. Pistoia al 17’ con Kerron Johnson arriva a -12 (27-39). Un sussulto di M’Baye, un gioco da 3 punti di Punter ed il solito Aradori (gi¨¤ a quota 16 con 4/6 dai 6,75) spingono indietro i toscani, il divario all’intervallo ¨¨ di 22 lunghezze (50-28). Il avvio di ripresa Bologna dilaga, sotto i colpi di Qvale, il time out di Ramagli al 26’ arriva sul -25 (38-63). Punter segna anche alla fine del terzo quarto e con 27 punti di margine (44-71) i tanti tifosi virtussini cantano senza tregua la loro gioia. Il 16-0 dei toscani quando mancano 3’ alla sirena, sono tardivi e frutto di un calo fisiologico di una Virtus ormai paga. M’Baye con una tripla spezza l’incantesimo a 2’05”. (Filippo Laico)
Pistoia: Krubally 19, Auda e Peak 11.
Bologna: Aradori 16, Punter 15, Qvale 14.
Pino Sacripanti scaccia le nubi sulla sua panchina e riporta una vittoria limpida e schiacciante che interrompe la striscia di 3 sconfitte (tra campionato e coppa) che stava gi¨¤ minando la serenit¨¤ di Bologna. Lo scacco matto arriva nella lotta sotto i tabelloni, dove sino ad oggi gli emiliani non avevano entusiasmato. Si interrompe bruscamente invece il momento felice di Pistoia che mette in campo la sua peggior versione: molte cose non hanno funzionato, ma soprattutto non si ¨¨ percepito un accenno di reazione, se non a gara ampiamente compromessa. La Segafredo domina l’area, ha il controllo assoluto dei rimbalzi, dato inatteso, con Qvale che d¨¤ l’esempio. Poi Aradori sfugge al controllo di Peak e si mette a crivellare la retina, con continuit¨¤. Quando si accende lui per Pistoia diventa notte fonda, anche perch¨¦ per la Oriora centrare il canestro sembra un’impresa. Alla prima pausa sono 12 gli errori su 16 tentativi, all’intervallo lungo 19 su 27 . Bologna ne approfitta per veleggiare sul +20, gi¨¤ al 12’ quando Taylor firma il 15-35. I biancorossi hanno poche idee in attacco, i centimetri degli ospiti mettono paura sotto canestro e da fuori nessuno ¨¨ ispirato. I meriti vanno anche alla difesa ospite. Pistoia al 17’ con Kerron Johnson arriva a -12 (27-39). Un sussulto di M’Baye, un gioco da 3 punti di Punter ed il solito Aradori (gi¨¤ a quota 16 con 4/6 dai 6,75) spingono indietro i toscani, il divario all’intervallo ¨¨ di 22 lunghezze (50-28). Il avvio di ripresa Bologna dilaga, sotto i colpi di Qvale, il time out di Ramagli al 26’ arriva sul -25 (38-63). Punter segna anche alla fine del terzo quarto e con 27 punti di margine (44-71) i tanti tifosi virtussini cantano senza tregua la loro gioia. Il 16-0 dei toscani quando mancano 3’ alla sirena, sono tardivi e frutto di un calo fisiologico di una Virtus ormai paga. M’Baye con una tripla spezza l’incantesimo a 2’05”. (Filippo Laico)
Pistoia: Krubally 19, Auda e Peak 11.
Bologna: Aradori 16, Punter 15, Qvale 14.
Pesaro-Cremona 106-122
Con una prestazione monstre, Cremona prosegue la serie positiva alla Vitrifrigo Arena e sbanca il palas di Pesaro confermandosi la bestia nera della Vuelle. In casa, i biancorossi non battono i lombardi da oltre cinque anni. La chiave ¨¨ la non difesa di Ancellotti e compagni contro una squadra che da subito si mette a crivellare la retina dalla lunghissima distanza. E non smette mai. Tre Demps (preferito ancora a Stojanovic) stupisce tutti con una prova maiuscola. Il match ¨¨ subito in salita per i padroni di casa, incapaci di contenere la furia degli uomini di Sacchetti. Al 2’ ¨¨ gi¨¤ 2-9, con 8 punti firmati da Ruzzier. E’ 2-12 al 3’, Pesaro ¨¨ paralizzata. I padroni di casa non trovano la via del canestro, la Vanoli scappa via (4-18 al 5’) e tutti i rimbalzi sono suoi. La Vuelle carbura lentamente, stringe le maglie in difesa e piazza un break di 12-0 per il 18-20 del 7’. Difesa e contropiede per i locali, ma la festa dura poco perch¨¦ la Vanoli piazza un controparziale di 15-2: al 9’ ¨¨ 23-35 grazie alla panchina ospite. Cremona ¨¨ una macchina dalla distanza, tira molto dall’arco e al 10’ lo fa col 50%. Al 12’ ¨¨ 25-39 con la Vanoli che difende molto meglio e continua a catturare tutti i rimbalzi. Pesaro non molla mai e rientra: 35-39 al 14’, break di 10-0. Diener e compagni non perdonano dai 6,75 e, appena la Vuelle si distrae, i lombardi si riallontanano. Al 26’ due triple di Aldridge valgono il pi¨´ 15 esterno, 39-54. Diener ¨¨ implacabile, pleonastico sottolineare che l’attacco della Vanoli sia stellare. Al 18’ ¨¨ 46-62, McCree arriva a quota 19 all’intervallo lungo ma il problema della Vuelle ¨¨ difensivo. Le 9 palle perse da Cremona non pesano, gli ospiti tirano 25 volte da 3 e 15 da 2, col 60% totale. Il solco si ¨¨ scavato nel primo quarto. Le mani dei cremonesi sono bollenti, al 24’ ¨¨ 58-79. Pesaro non vuole alzare bandiera bianca (64-79 al 26’), ma Cremona continua a non sbagliare nulla. Al 28’ ¨¨ 67-92, con il miglior Demps della stagione. Dopo tre periodi, la Vanoli ha messo a referto 94 punti, imbarazzante per Pesaro che non riesce mai a piazzare la difesa. Enormi, comunque, i meriti di Cremona, che gioca da grandissima squadra. Al 34’ ¨¨ 83-100, con un Blackmon in grande spolvero. Nell’ultimo quarto l’area ¨¨ di Mockevicius (altra doppia doppia per lui), che aiuta i suoi a risalire sul 95-107 al 37’. Cremona trova due triple – con Ruzzier e Crawford - che chiudono definitivamente il match: 99-117 al 39’. Il trio McCree-Blackmon-Mockevicius non basta, la Vanoli manda sette giocatori in doppia cifra e continua il suo percorso quasi netto in trasferta. (Camilla Cataldo)
Pesaro: McCree 30, Blackmon e Mockevicius 27.
Cremona: Demps 24, Crawford 23, Diener 15
Con una prestazione monstre, Cremona prosegue la serie positiva alla Vitrifrigo Arena e sbanca il palas di Pesaro confermandosi la bestia nera della Vuelle. In casa, i biancorossi non battono i lombardi da oltre cinque anni. La chiave ¨¨ la non difesa di Ancellotti e compagni contro una squadra che da subito si mette a crivellare la retina dalla lunghissima distanza. E non smette mai. Tre Demps (preferito ancora a Stojanovic) stupisce tutti con una prova maiuscola. Il match ¨¨ subito in salita per i padroni di casa, incapaci di contenere la furia degli uomini di Sacchetti. Al 2’ ¨¨ gi¨¤ 2-9, con 8 punti firmati da Ruzzier. E’ 2-12 al 3’, Pesaro ¨¨ paralizzata. I padroni di casa non trovano la via del canestro, la Vanoli scappa via (4-18 al 5’) e tutti i rimbalzi sono suoi. La Vuelle carbura lentamente, stringe le maglie in difesa e piazza un break di 12-0 per il 18-20 del 7’. Difesa e contropiede per i locali, ma la festa dura poco perch¨¦ la Vanoli piazza un controparziale di 15-2: al 9’ ¨¨ 23-35 grazie alla panchina ospite. Cremona ¨¨ una macchina dalla distanza, tira molto dall’arco e al 10’ lo fa col 50%. Al 12’ ¨¨ 25-39 con la Vanoli che difende molto meglio e continua a catturare tutti i rimbalzi. Pesaro non molla mai e rientra: 35-39 al 14’, break di 10-0. Diener e compagni non perdonano dai 6,75 e, appena la Vuelle si distrae, i lombardi si riallontanano. Al 26’ due triple di Aldridge valgono il pi¨´ 15 esterno, 39-54. Diener ¨¨ implacabile, pleonastico sottolineare che l’attacco della Vanoli sia stellare. Al 18’ ¨¨ 46-62, McCree arriva a quota 19 all’intervallo lungo ma il problema della Vuelle ¨¨ difensivo. Le 9 palle perse da Cremona non pesano, gli ospiti tirano 25 volte da 3 e 15 da 2, col 60% totale. Il solco si ¨¨ scavato nel primo quarto. Le mani dei cremonesi sono bollenti, al 24’ ¨¨ 58-79. Pesaro non vuole alzare bandiera bianca (64-79 al 26’), ma Cremona continua a non sbagliare nulla. Al 28’ ¨¨ 67-92, con il miglior Demps della stagione. Dopo tre periodi, la Vanoli ha messo a referto 94 punti, imbarazzante per Pesaro che non riesce mai a piazzare la difesa. Enormi, comunque, i meriti di Cremona, che gioca da grandissima squadra. Al 34’ ¨¨ 83-100, con un Blackmon in grande spolvero. Nell’ultimo quarto l’area ¨¨ di Mockevicius (altra doppia doppia per lui), che aiuta i suoi a risalire sul 95-107 al 37’. Cremona trova due triple – con Ruzzier e Crawford - che chiudono definitivamente il match: 99-117 al 39’. Il trio McCree-Blackmon-Mockevicius non basta, la Vanoli manda sette giocatori in doppia cifra e continua il suo percorso quasi netto in trasferta. (Camilla Cataldo)
Pesaro: McCree 30, Blackmon e Mockevicius 27.
Cremona: Demps 24, Crawford 23, Diener 15
Trieste-Avellino 110-64
Prestazione convincente dell’Alma che continua a sfruttare il fattore campo (quinta vittoria consecutiva in casa) e in un’Allianz Dome da 5500 spettatori anche nel posticipo della domenica supera con un netto 110-64 la SIdigas Avellino. Trieste perfetta nei quaranta minuti, irpini senza Costello e D’Ercole, assenze che non bastano a spiegare la partita incosistente di una squadra che, reduce dal pesante passivo casalingo di coppa, cercava risposte sul campo.
Prestazione convincente dell’Alma che continua a sfruttare il fattore campo (quinta vittoria consecutiva in casa) e in un’Allianz Dome da 5500 spettatori anche nel posticipo della domenica supera con un netto 110-64 la SIdigas Avellino. Trieste perfetta nei quaranta minuti, irpini senza Costello e D’Ercole, assenze che non bastano a spiegare la partita incosistente di una squadra che, reduce dal pesante passivo casalingo di coppa, cercava risposte sul campo.
QUINTETTI: Alma con Wright, Sanders, Silins, Peric e Knox, la
Sidigas risponde con Cole, Filloy, Green, Nichols e Ndiaye. Subito
produttivo l’attacco di Trieste che con una tripla di Sanders e sei
punti consecutivi di SIlins allunga 9-2. Avellino pasticcia in
attacco e in difesa subisce troppo dal perimetro, ¨¨ ancora Silins a
castigarla con la tripla del 21-12 che costringe Vucinic al time
out. Primi cambi: Cavaliero per Sanders e Mosley per Knox da una
parte, Avellino abbassa il quintetto inserendo Yoing da “5” e
spostando Caleb Green in difesa da ala forte ma non ottiene risposte
visto che l’Alma continua a pigiare il piede sull’acceleratore e
chiude il primo quarto con il 63% dal campo e un confortante 33-21.
La spinta di Trieste non si esaurisce in apertura di secondo quarto
quando l’alley oop Fernandez-Mosley regala ai padroni di casa il
massimo vantaggio sul 41-23. Avellino prova con la zona ma non
riesce mai a creare difficolt¨¤ a un’avversaria che continua a tirare
bene dall’arco dei tre punti (9/15 all’intervallo) e a punire
sistematicamente le cattive rotazioni difensive di una Sidigas che
rientra negli spogliatoi sotto di 22 sul 54-32 . E’ basket champaghe
anche alla ripresa delle ostilit¨¤. L’Alma cavalca l’ottima partita
di Knox (9/12 dal campo, 21 punti a met¨¤ terzo quarto) e Wright (19
punti) e con la schiacciata volante di Silins a rimbalzo su errore
di Wright tocca i 31 punti di vantaggio che diventano 32, 84-52 a
fine terzo quarto. Minuti finali senza storia.L’Alma non allenta mai
la presa e continua a spingere, Avellino alza bandiera bianca
abbandonata anche dai suoi tifosi che, con 7’ ancora sul cronometro,
lasciano il settore ospiti. Da Ros per il 100-54 che fa esplodere il
palazzo in una serata da incorniciare anche per la raccolta di
peluches che grazie al riuscitissimo “Teddy Bear Toss” consentir¨¤ a
tanti bambini di vivere un Natale pi¨´ sereno.
(Lorenzo Gatto)
Trieste: Knox 21, Wright 19, Sanders 13.
Avellino: Ndiaye 15, Green 13, Nichols, Cole 8.
Trieste: Knox 21, Wright 19, Sanders 13.
Avellino: Ndiaye 15, Green 13, Nichols, Cole 8.
Brescia-Cant¨´ 81-63
Il lunch-match tutto lombardo tra Brescia e Cant¨´ si chiude con il ritorno alla vittoria della squadra di casa che dopo una settimana terribile ritrova il sorriso, lottando per 40’ contro una squadra che gioca troppo sul talento individuale. Brescia recupera Zerini e rinuncia a Mika per dare spazio a Cunningham nel proprio 5+5 e fa i conti con la protesta per la curva (in silenzio per tutto il primo quarto di gioco). Cant¨´ ¨¨ in crisi apertissima: poche idee e molto confuse. Partenza importante per i padroni di casa (18-8) che assestano il primo strappo della gara con un break di 13-3 ispirato da Abass e Hamilton. E proprio l’ala forte ¨¨ il giocatore che spinge Brescia al +11 (25-14) di fine primo quarto con 13 punti personali. Cant¨´ ¨¨ la voglia di Parrillo e poco altro nei primi 10’: fatica la squadra brianzola mostrando nervosismo e Brescia ne approfitta e senza strafare arriva a +16 (36-20) sbagliando anche parecchio in attacco. Tra la chiusura del secondo quarto e l’inizio del terzo quarto Cant¨´ non d¨¤ mai segnali di ripresa (51-34) e prova con la zona a mettere in difficolt¨¤ una Leonessa che tende ad essere troppo narcisista, sbagliando un po’ troppo e permettendo a Cant¨´ di risalire a -8 (62-54) a inizio ultimo quarto. Viene espulso coach Diana al secondo fallo tecnico per proteste ed arriva la veemente reazione della Leonessa (71-54) con Laquintana protagonista. Brescia ¨¨ ora con la testa allo spareggio di Eurocup con Ulm di mercoled¨¬ sera (Alberto Banzola)
BRESCIA: Hamilton 17, Beverly 12, Vitali e Laquintanta 9. CANTU’: Jefferson 16, Blakes 13, Udanoh 11
Il lunch-match tutto lombardo tra Brescia e Cant¨´ si chiude con il ritorno alla vittoria della squadra di casa che dopo una settimana terribile ritrova il sorriso, lottando per 40’ contro una squadra che gioca troppo sul talento individuale. Brescia recupera Zerini e rinuncia a Mika per dare spazio a Cunningham nel proprio 5+5 e fa i conti con la protesta per la curva (in silenzio per tutto il primo quarto di gioco). Cant¨´ ¨¨ in crisi apertissima: poche idee e molto confuse. Partenza importante per i padroni di casa (18-8) che assestano il primo strappo della gara con un break di 13-3 ispirato da Abass e Hamilton. E proprio l’ala forte ¨¨ il giocatore che spinge Brescia al +11 (25-14) di fine primo quarto con 13 punti personali. Cant¨´ ¨¨ la voglia di Parrillo e poco altro nei primi 10’: fatica la squadra brianzola mostrando nervosismo e Brescia ne approfitta e senza strafare arriva a +16 (36-20) sbagliando anche parecchio in attacco. Tra la chiusura del secondo quarto e l’inizio del terzo quarto Cant¨´ non d¨¤ mai segnali di ripresa (51-34) e prova con la zona a mettere in difficolt¨¤ una Leonessa che tende ad essere troppo narcisista, sbagliando un po’ troppo e permettendo a Cant¨´ di risalire a -8 (62-54) a inizio ultimo quarto. Viene espulso coach Diana al secondo fallo tecnico per proteste ed arriva la veemente reazione della Leonessa (71-54) con Laquintana protagonista. Brescia ¨¨ ora con la testa allo spareggio di Eurocup con Ulm di mercoled¨¬ sera (Alberto Banzola)
BRESCIA: Hamilton 17, Beverly 12, Vitali e Laquintanta 9. CANTU’: Jefferson 16, Blakes 13, Udanoh 11
Gasport
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