Basket, serie A. Dalmasson: "Tutta Trieste in campo per i playoff"
Contro la crisi societaria, che all’improvviso ha colpito il club causa l’arresto di Luigi Scavone, proprietario del club controllato per il 94.5% dall’Alma azienda, Trieste ha reagito alla grande su due fronti, sportivo e ambientale. Da una parte c’¨¨ la squadra che, smentendo le voci di disimpegno e di smobilitazione, corre verso i playoff forte di 4 vittorie di fila che l’hanno spinta al 5ˇă posto in classifica; dall’altra c’¨¨ la bellissima tifoseria che nelle partite interne fa segnare spesso il ?sold out? da 6700 spettatori all’Allianz Dome, il tempio moderno dei canestri triestini, saldandosi con la volont¨¤ di tutta la citt¨¤ di mantenere viva questa realt¨¤ del basket italiano. Cos¨¬ fioccano iniziative di tutti i tipi, tra queste la commercializzazione di una t-shirt con la scritta “SiAmo Trieste” che ha raccolto online 101mila euro, un sesto di quanto stimato per finire la stagione, peraltro garantita dall’impegno dei soci di minoranza. Ma in questo momento il vero garante del presente e futuro della Pallacanestro ¨¨ coach Eugenio Dalmasson, 61 anni, alla nona stagione sulla panchina triestina, il Popovich del Nord Est.
Coach Dalmasson torniamo al 26 marzo, giorno dell’arresto di Scavone. ? stato un shock?
“Anche peggio. Due giorni prima avevamo vinto largamente sul campo di Cant¨´, la squadra stava crescendo e all’improvviso ¨¨ arriva quella notizia. Tutto ¨¨ diventato indecifrabile, per 24-48 ore sono uscite voci di ogni tipo, ovviamente negative sul futuro del club, ma anche sul prosieguo della stagione. Una situazione che avrebbe potuto cancellare tutto quello che abbiamo conquistato in questi anni”.
Qual ¨¨ stata la vostra reazione?
“Ci siamo isolati, abbiamo deciso di continuare a lavorare e di pensare solo alla partita successiva. ? stata la nostra arma vincente. La domenica successiva abbiamo battuto Cremona tra il tripudio del nostro pubblico. A fine partita in tanti piangevano. ? stato un momento toccante, che ha unito ancora di pi¨´ squadra, tifosi e citt¨¤”.
La dirigenza vi ha rassicurato?
“S¨¬. Nessuno ci ha prospettato ipotesi di tagli di spese o disimpegno. Acquisita la salvezza, tutti volevano e vogliono andare avanti, fino ai playoff”.
Il presente com’¨¨?
“Sotto controllo e nel pieno rispetto degli impegni assunti. Nessuno dei dipendenti della societ¨¤ avanza o reclama arretrati. Finora tutti gli stipendi, compreso il mio e quelli dei giocatori, sono stati puntualmente saldati. Questo ¨¨ un club sano”.
Come vede il futuro della Pallacanestro Trieste?
“? da decifrare. Aspettiamo segnali dall’Alma o da altri soggetti che possono subentrare all’attuale propriet¨¤. Il grosso del lavoro arriver¨¤ a fine stagione, Intanto gli altri soci e la citt¨¤ si stanno prodigando per reperire risorse. Quello della t-shirt “SiAmo Trieste” ¨¨ un esempio emblematico”.
E come vede il suo futuro?
“Io ho il contratto qui per un altro anno, vado verso il decennale. Due mesi fa ho incontrato la propriet¨¤ per allungare il rapporto fino al 2022. C’era l’intesa. Adesso tutto ¨¨ congelato. Ma adesso non sono preoccupato”.
Vi sentite gli eroi di Trieste?
“? la citt¨¤ che, rispecchiandosi nella squadra, ritrova il proprio orgoglio e il senso di appartenenza. Il nostro merito ¨¨ di praticare un basket vincente e divertente che solleva il morale e l’entusiasmo del pubblico. Adesso abbiamo una spinta in pi¨´: noi e Trieste giochiamo insieme sullo stesso campo. Non ¨¨ retorica ma la verit¨¤”.
In passato non ¨¨ sempre stato cos¨¬. ? cambiato tutto?
“Fino a qualche tempo fa il basket a Trieste era un ritrovo per nostalgici in et¨¤ avanzata. Negli ultimi tre anni, con i risultati e la politica dei giovani, questo club e questa squadra hanno recuperato due generazioni che non erano mai venute al palasport. Adesso l’et¨¤ media della nostra tifoseria si ¨¨ notevolmente abbassata, ci sono giovani e famiglie. C’¨¨ una comunit¨¤ allargata”.
Ci sono anche valori tecnici che spiegano la vostra classifica...
“Il lavoro viene da lontano, la squadra non ha svoltato solo come reazione alla vicenda giudiziaria. Siamo in crescita dal girone di ritorno”.
Avete trovato in Dragic il leader che cercavate?
“Lui e la squadra sono complementari: i compagni riconoscono in Zoran il giocatore di carisma e con status di Eurolega che deve gestire i possessi pi¨´ importanti e Zoran ha bisogno di un sistema che gli consenta di recuperare al 100% le sue qualit¨¤ perdute dopo 11 mesi di inattivit¨¤ dovuti a due infortuni. Non ¨¨ ancora al top, quando ci arriver¨¤ sar¨¤ un giocatore contrattualmente inavvicinabile per noi”.
Trieste punta playoff con quale obiettivo?
“Intanto ci dobbiamo arrivare. Serve almeno un’altra vittoria e il calendario non ¨¨ comodo dovendo affrontare Venezia, Milano e Brindisi. Vogliamo continuare nella crescita senza pensare quale avversario incroceremo. A quel punto entreremo nei playoff liberi di testa, consapevoli di avere gi¨¤ vinto trasferte difficili e di potere contare sul nostro fattore campo. Allora saranno gli altri a doversi preoccupare di Trieste”.
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