Basket, Serie A, Venezia da brividi: trionfa in volata all’overtime
Dopo le vittorie di Milano e Sassari si ¨¨ concluso il 26¡ã turno del campionato di Serie A.
Vittoria all’over-time per Venezia con Cant¨´ a rammaricarsi per un’occasione colossale persa. Daye ritrova la parit¨¤ con la tripla a 1”6 dalla fine (77-77), anche nel supplementare la squadra di Brienza si illude (84-88), ma poi subisce il 10-2 dell’Umana. Avvio nel segno di Jefferson (0-6), con la Reyer che fallisce le prime sei azioni d’attacco, prima della tripla di Bramos. Venezia ancora senza Stone, De Raffaele recupera Bramos, Kennedy, all’esordio al Taliercio, e Daye. L’ingresso di De Nicolao vivacizza la manovra offensiva dell’Umana (9-8), che prova a fuggire (14-8), anche se Cant¨´ cerca di reggere il ritmo (18-14). L’Umana punta a non far correre i brianzoli, montando una guardia impeccabile su Gaines (4 punti, 1/7 al tiro a met¨¤ gara), anche se Jefferson all’intervallo lungo ha gi¨¤ realizzato 16 punti (6/10 al tiro). Nel finale del secondo quarto l’Umana prova a scappare (41-30) con le triple di Tonut e Mazzola, ma la San Bernardo neutralizzato l’allungo degli orogranata (41-37). L’Umana sprinta nuovamente (52-42), Cant¨´ ¨¨ viva, anche se Gaines stenta a decollare, la San Bernardo ritorna in partita (54-52). Vidmar porta fisicit¨¤ nell’area colorata, Jefferson per¨° replica e la gara rimane in equilibrio (58-54). Gaines firma il sorpasso di Cant¨´ (61-62), i brianzoli hanno l’inerzia del match e volano via (68-75) con 3’12” da giocare. L’Umana rialza la testa con De Nicolao in cabina di regia, si entra nell’ultimo minuto con Cant¨´ avanti di 5 punti (71-76), Venezia fallisce qualche libero di troppo, Daye firma il -2 (74-76), Gaines timbra un solo libero (74-77) a 8” dalla fine, poi ci pensa Daye a spedire tutti all’over-time (77-77). San Bernardo ancora in fuga (84-88), gelata da Watt e De Nicolao.
VENEZIA: Watt 18, Daye 16, Tonut 14, De Nicolao 14.
CANTU’: Jefferson 26, Gaines e Blakes 18.
Pu¨° gioire Torino, che stacca Pistoia passando in Toscana e portandosi sul 2-0 negli scontri diretti, per la Oriora il discorso salvezza pare decisamente compromesso. Il ritorno di Moretti davanti al suo vecchio pubblico, dopo l’inatteso successo di Bologna, ha ridato entusiasmo ma non ¨¨ bastato, Pistoia ¨¨ stata castigata da una tripla di Wilson a 33” dal termine, dopo una gara combattuta ed a tratti spigolosa. I piemontesi provano subito la fuga sfruttando il fatto che Pistoia segna pochissimo e solo dentro l’area, Jaiteh domina e McAdoo gli d¨¤ una mano sotto i tabelloni, cos¨¬ al 7’ il vantaggio ¨¨ di 8 lunghezze (8-16). Ancora Jaiteh rimanda indietro i pistoiesi in avvio di secondo quarto, al 15’ addirittura Cotton firma il +11 (18-29). L’esordiente Lorenzo Querci imbuca dall’arco e d¨¤ la carica, ¨¨ l’avvio ad un break di 15-2 che proietta la Oriora persino avanti (33-31 sulla tripla di Mitchell al 18’). Hobson, in grande serata, riporta avanti l’Auxilium. Dallas Moore si abbatte come un ciclone sulla gara a met¨¤ del terzo tempo con 3 giochi da 3 punti consecutivi che consentono agli ospiti di passare dal -6 al +3 (46-49) al 25’ e per l’ex pesarese ci sono 14 punti nel periodo. Poeta prende le redini giallobl¨´, ma la Fiat non sfrutta a dovere negli ultimi 5’ gli ingenui antisportivi di Odom e Auda, arrivando solo al 68-72 del 38’. A 49” Peak con un canestro e fallo impatta, a quota 74, ma Wilson spara dai 6,75 a 33” e poi l’ottimo Moore mette in ghiaccio il secondo successo esterno dopo quello di Reggio Emilia, altra diretta antagonista.
PISTOIA: Mitchell 23, Peak 20, Auda 12.
TORINO: Moore 23, Jaiteh 17, Hobson e Wilson 12
Di fronte all’ennesimo sold-out stagionale, Trieste centra la quarta vittoria consecutiva confermandosi in uno strepitoso momento di forma. Contro una Reggio Emilia giunta all’Allianz Dome a caccia di punti salvezza, la formazione di Dalmasson ha giocato un match di straordinaria intensit¨¤ lanciando alle avversarie un segnale forte in chiave playoff. Match combattuto nella prima met¨¤ del primo quarto poi allungo deciso di Trieste che ha mandato i titoli di coda con largo anticipo. L’Alma esce bene dai blocchi con i lunghi Knox e Da Ros a confezionare il 5-0 iniziale. La Grissin Bon si aggrappa ai centimetri di Cervi per risalire e trovare il primo vantaggio della partita quando Aguilar, servito da Allen, infila la tripla del 12-11. Reggio mette la testa avanti ma si ferma sul pi¨´ bello sparando a salve in attacco e chiudendo male sulle bocche da fuoco avversarie. Ne scaturisce il parziale di 13-0 firmato Dragic- Knox che porta i padroni di casa avanti 26-16 alla fine del primo parziale. Dalmasson cambia il quintetto lasciando in campo solamente Dragic ed ¨¨ l’asso sloveno con 18 punti, un rebus irrisolto per le difese di Pillastrini, a trascinare i suoi fino al 33-20. Reggio Emilia scivola fino al -15, 37-22, tradita dal tiro dalla distanza (1/10) poi con Dixon e Johnson Odom ritrova le bombe e si riavvicina sul 42-31. Nel miglior momento ospite sale in cattedra Daniele Cavaliero che infila due triple e un canestro d’autore e con 8 punti quasi consecutivi riporta i suoi a distanza di sicurezza. Vantaggio biancorosso che aumenta minuto dopo minuto fino al 60-38 con cui le squadre rientrano negli spogliatoi. Trieste non allenta la presa neppure in apertura di ripresa. Parziale immediato di 9-1 e vantaggio dei padroni di casa che tocca il +30 sul 69-39. E’ Wright, folletto biancorosso, a spingere la formazione di Dalmasson fino al massimo vantaggio (77-43) poi per la formazione di Dalmasson il match diventa gestione. Reggio ci mette il suo orgoglio e nell’ultimo quarto, con un parziale di 30-18, riduce le distanze chiudendo con uno scarto certamente pi¨´ accettabile. L’uscita dal campo regala comunque un mezzo sorriso: la notizia della sconfitta di Pistoia in casa contro Torino lascia ancora un buon margine alle speranze di salvezza reggiane.
TRIESTE: Dragic 20, Peric 17, Wright 15.
REGGIO EMILIA: Johnson-Odom 26. Cervi 16, Allen, Aguilar, De Vico 11.
Il derby della famiglia Sacchetti premia Cremona, la squadra del c.t. della nazionale, che guida per quasi tutta la partita le danze, salvo subire nel finale il recupero di una Brescia mai doma, e capace di rimontare 21 punti di svantaggio. In un palaLeonessa esaurito, Brescia parte di slancio (7-2) con la consapevolezza di dover vincere a tutti i costi per restare in corsa per i playoff. Dalla sbandata iniziale, esce una reazione ospite fortissima: il break di 12-1 con Crawford protagonista ¨¨ la risposta che accende a pieno titolo il derby dell’Oglio. A suon di triple Brescia e Cremona danno spettacolo: Diener lancia la squadra di Meo Sacchetti che arriva a + 8 (19-27) prima del recupero di Brescia che al 10’ ha 5 lunghezze di ritardo (25-30). In campo i ritmi restano altissimi, meno le percentuali al tiro: come logico aspettarsi dall’arco Brescia e Cremona continuano a sfidarsi, ma il risultato ¨¨ diverso rispetto a quello dei primi 10’. Moss e Saunders sono i primi ad andare in doppia cifra, mentre Cremona mantiene stabilmente 3 possessi pieni di vantaggio sui padroni di casa (34-43). Dall’arco Cremona ritrova le percentuali folli dei primi 10’: all’intervallo ¨¨ +17 per Ruzzier e soci (39-56). Dagli spogliatoi esce una Cremona ancora pi¨´ determinata (41-62): ci prova a riaprirla in qualche maniera la squadra di casa, ed ¨¨ il momento migliore della Leonessa che rimonta fino a -9 (58-67) prima di chiudere il terzo quarto sotto di 12 (60-72). Non molla la presa Brescia, che con Sacchetti (2) e Laquintana trova le triple del -5 (73-78): in difesa la presenza di Sacchetti su Mathiang si rivela fondamentale. Punto dopo punto Brescia rientra fino a -2 (79-81): il finale diventa combattutissimo, visto che l’ultimo giro di lancette si apre sull’85-85. Crawford segna il + 3 a 16” dalla fine, Hamilton sbaglia la tripla dell’overtime.
BRESCIA: Abass 26, Moss 14, Hamilton e Sacchetti 11.
CREMONA: Crawford 20, Diener e Saunders 13.
Nona vittoria nelle ultime undici partite per Trento lanciata verso i playoff. L’Aquila ha dovuto per¨° faticare per avere la meglio su una Pesaro che ¨¨ rimasta in vantaggio per lunghi tratti di gara, e solo nel finale ha ceduto il passo. La partenza della Vuelle ¨¨ ottima. Blackmon mette subito i primi 5 punti e i lunghi marchigiani dominano a rimbalzo. Devono passare invece ben 4 minuti prima che un’imprecisa Trento trovi i primi punti della serata grazie ai liberi di Forray e Hogue (che si becca pure un antisportivo, e si carica presto di falli), ma una volta risvegliata dal torpore iniziale l’Aquila trova il primo vantaggio della serata con il canestro da sotto di Craft (12-11). Pesaro per¨° non si abbatte e con un parziale di 9-0 chiude il primo quarto avanti di sei (14-20). Nel secondo periodo sul parquet va in scena il duello Marble-Lyons. I due americani danno spettacolo, prendendo in mano le rispettive squadre. Pesaro tocca anche il +9 (27-36) dopo i tiri liberi del suo playmaker, le triple del numero 1 bianconero e di Beto Gomes consentono di accorciare il divario fino al -3, ma la tripla di Ancellotti porta il match sul 35-41 all’intervallo lungo. Al rientro dagli spogliatoi capitan Forray trascina l’Aquila fino al -1 (45-46), ma dall’altra parte Blackmon e uno scatenato Artis tengono avanti Pesaro, che raggiunge anche la doppia cifra di vantaggio (53-64). Nell’ultimo quarto Trento parte subito forte per cercare di colmare lo svantaggio e infila un mini parziale di 6-0, Pesaro difende con le unghie il proprio vantaggio ma la Dolomiti ha pi¨´ “Energia” e a meno di 3’ dal termine la tripla di Craft (strepitosi i suoi ultimi dieci minuti) porta Trento in vantaggio (73-71). La Vuelle rimette per¨° il naso avanti con la tripla di Zanotti, prima che Marble risponda con la stessa moneta (78-76) e i liberi di Forray mettano in cassaforte la vittoria della Dolomiti Energia.
TRENTO: Marble 22, Craft 19, Forray 16.
PESARO: Lyons 21, Blackmon 17, Mockevicius 13
Brindisi passa meritatamente al PalaDozza ritrovando la vittoria in trasferta dopo due mesi e issandosi in solitaria al quarto posto della classifica. Comandano praticamente per tutta la partita i pugliesi, contro una Virtus in aperta crisi, ormai fuori dalla corsa playoff e contestata dal proprio pubblico. Dominatori incontrastati dalla partita sono Chappell (29 punti e 10 rimbalzi) e Brown (25 e 10). Dopo la premiazione e l’ovazione per Michael Ray Richardson, in campo regna l’equilibrio e la partita ¨¨ soprattutto una battaglia difensiva. Brindisi spreca molto (7 palle perse) e non capitalizza il 58% al tiro nel primo quarto, chiuso al comando dalla Virtus con un canestro di Baldi Rossi sulla sirena (18-17) nonostante un misero 43% al tiro. Il primo allungo vero arriva sul finire del primo tempo, con gli ospiti che prendono il sopravvento (28-38) trascinati dal trio Chappell-Brown-Moraschini che all’intervallo fattura 34 dei 38 punti pugliesi. Con il doppio play (Taylor-Chalmers), la stessa energia difensiva di inizio partita e i canestri di M’Baye, la Virtus impatta nel terzo quarto (42-42), ma Brindisi riordina le idee e con Brown produce un nuovo allungo (49-56) presentandosi in vantaggio negli ultimi dieci minuti. Gli uomini di Vitucci non si volteranno pi¨´ indietro, con il solito duo Chappell-Brown che affossa definitivamente i bolognesi sul 56-68 scatenando l’aperta contestazione del pubblico di casa.
BOLOGNA: M’Baye 10, Qvale 9, Martin 8.
BRINDISI: Brown 29, Chappell 25, Moraschini 13.
Gasport
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