L’ultima di andata ha completato il quadro delle qualificate all’ultimo atto della Coppa Italia e gli accoppiamenti dei quarti di finale
Brindisi e Bologna sono le ultime qualificate alle Final Eight, in programma a Firenze dal 14 al 17 febbraio. Trieste ultima esclusa: fatale la sconfitta casalinga con Milano. Ecco gli accoppiamenti dei quarti di finale (tra parentesi la posizione in classifica al termine del girone d’andata):
(1) Milano-(8) Virtus Bologna
(4) Cremona-(5) Varese
(3) Venezia-(6) Sassari
(2) Avellino-(7) Brindisi
(1) Milano-(8) Virtus Bologna
(4) Cremona-(5) Varese
(3) Venezia-(6) Sassari
(2) Avellino-(7) Brindisi
TRENTO-BRINDISI 76-79
Brindisi supera sulla sirena Trento e fa sua la sfida diretta per accedere alle Final Eight di Coppa Italia. Una partita equilibrata, decisa dalla tripla allo scadere di Riccardo Moraschini, a Trento nel 2016-17. La Dolomiti Energia parte subito forte. Una stratosferica partenza di Marble (11 punti consecutivi) lancia Trento fin dai primi minuti (13-6), e anche grazie ai punti di Craft e di un Lechthaler a sorpresa nel quintetto iniziale l’Aquila tocca presto la doppia cifra di vantaggio (19-9). Brindisi ¨¨ per¨° viva e con un parziale di 9-0 torna a contatto con le giocate di Gaffney, per poi trovare addirittura il sorpasso (23-25). Il primo quarto si chiude con la schiacciata di Mian per il 27-25 Trento. Nel secondo periodo parte meglio Brindisi che si trova a +4 dopo la tripla di Zanelli (27-31). Le difese delle due squadre alzano il loro livello dopo un dormiente primo quarto, ma Trento esce dal cilindro uno scatenato Mian che con otto punti filati traina, assieme a Pascolo, l’allungo dei bianconeri (46-36). Prima dell’intervallo lungo Banks e Chappel ricuciono lo strappo dell’Happy Casa (48-43). Dagli spogliatoi esce meglio Brindisi che ritrova prima la parit¨¤ (50-50) e poi il vantaggio (54-56), con Trento che fatica a segnare (solo 9 i punti nel terzo quarto). Gli ultimi 10’ si aprono con l’Aquila avanti di uno (59-58), vantaggio che tocca anche il +5 con la tripla di Forray (66-61), ma Brindisi ribalta tutto con Banks e Moraschini (68-72). Il vantaggio ospite arriva fino al +7 (68-75), ma alcune sanguinose palle perse da parte di Brindisi regalano a Trento la possibilit¨¤ di accorciare (74-75). A 4 secondi dalla fine Chappel fa ingenuamente fallo sul tiro da tre di Gomes, che va in lunetta mettendone per¨° solo due. Brindisi consegna allora la palla nelle mani dell’ex Moraschini, che sulla sirena regala vittoria del match e Final Eight all’Happy Casa. (Andrea Orsolin)
Trento: Marble 18, Craft 16, Pascolo 13
Brindisi: Banks 22, Chappel 17, Moraschini 11.
Brindisi supera sulla sirena Trento e fa sua la sfida diretta per accedere alle Final Eight di Coppa Italia. Una partita equilibrata, decisa dalla tripla allo scadere di Riccardo Moraschini, a Trento nel 2016-17. La Dolomiti Energia parte subito forte. Una stratosferica partenza di Marble (11 punti consecutivi) lancia Trento fin dai primi minuti (13-6), e anche grazie ai punti di Craft e di un Lechthaler a sorpresa nel quintetto iniziale l’Aquila tocca presto la doppia cifra di vantaggio (19-9). Brindisi ¨¨ per¨° viva e con un parziale di 9-0 torna a contatto con le giocate di Gaffney, per poi trovare addirittura il sorpasso (23-25). Il primo quarto si chiude con la schiacciata di Mian per il 27-25 Trento. Nel secondo periodo parte meglio Brindisi che si trova a +4 dopo la tripla di Zanelli (27-31). Le difese delle due squadre alzano il loro livello dopo un dormiente primo quarto, ma Trento esce dal cilindro uno scatenato Mian che con otto punti filati traina, assieme a Pascolo, l’allungo dei bianconeri (46-36). Prima dell’intervallo lungo Banks e Chappel ricuciono lo strappo dell’Happy Casa (48-43). Dagli spogliatoi esce meglio Brindisi che ritrova prima la parit¨¤ (50-50) e poi il vantaggio (54-56), con Trento che fatica a segnare (solo 9 i punti nel terzo quarto). Gli ultimi 10’ si aprono con l’Aquila avanti di uno (59-58), vantaggio che tocca anche il +5 con la tripla di Forray (66-61), ma Brindisi ribalta tutto con Banks e Moraschini (68-72). Il vantaggio ospite arriva fino al +7 (68-75), ma alcune sanguinose palle perse da parte di Brindisi regalano a Trento la possibilit¨¤ di accorciare (74-75). A 4 secondi dalla fine Chappel fa ingenuamente fallo sul tiro da tre di Gomes, che va in lunetta mettendone per¨° solo due. Brindisi consegna allora la palla nelle mani dell’ex Moraschini, che sulla sirena regala vittoria del match e Final Eight all’Happy Casa. (Andrea Orsolin)
Trento: Marble 18, Craft 16, Pascolo 13
Brindisi: Banks 22, Chappel 17, Moraschini 11.
AVELLINO-PISTOIA 82-78
Con tanta sofferenza la Sidigas Avellino conquista la preziosa settima vittoria consecutiva tra campionato (5¡ã successo di fila) e Champions League chiudendo sorprendentemente il girone di andata al secondo posto dietro Milano. Nonostante le difficolt¨¤ economiche del club e con il roster ridotto per le assenze di Ndiaye e Costello infortunati, gli irpini si godono lo strepitoso momento grazie a soli quattro atleti: Sykes, Green, Filloy e Nichols che producono ben 80 degli 82 punti totali. Solo applausi per gli irpini ma anche per una coriacea ed indomabile Pistoia che ha provato in tutti i modi a compiere il blitz. I toscani stavolta sono stati traditi proprio dal miglior uomo, quel Dominique Johnson riconfermato in settimana, che ha sparato a salve per tutta la gara (2/12 totale) commettendo poi nel convulso finale due grossolani errori che hanno spalancato la vittoria ad Avellino. Parte bene Pistoia che con i canestri di Krubally prova a rompere l’equilibrio (7-11 al 3’30’’), ma Avellino si affida a Sykes che con 8 punti consecutivi, (due triple) innesca il break di 9-0 che ribalta il punteggio (16-11 al 6’30’’). Peak con due triple consecutive riporta i toscani avanti ma la Sidigas riesce comunque a chiudere il primo quarto in vantaggio sul 20-19. L’avvio del secondo periodo ¨¨ tutto di marca ospite. Avellino per 4’ non trova la via del canestro mentre Pistoia con un micidiale 10-0 ribalta completamente l’inerzia (20-29) grazie a Bolpin. A togliere le castagne dal fuoco per gli irpini ci pensa il solito Sykes (19 punti in meno di 16’) che con altre due triple, e coadiuvato da Green, riporta Avellino in linea di galleggiamento sul 31-33. La panchina della Sidigas non produce nulla e cos¨¬ Pistoia ne approfitta e con un atro break di 7-0 si riporta nuovamente sul +9 (31-40 al 18’) chiudendo meritatamente in vantaggio il primo tempo sul 37-44. Avellino per¨° rientra dagli spogliatoi col piglio giusto e piazza subito un parziale di 10-2 che ribalta il punteggio (47-46). Per Pistoia piove sul bagnato anche perch¨¨ al 23’ Kerron Johnson ¨¨ costretto ad uscire anticipatamente dal parquet per un infortunio alla caviglia sinistra. Ma i toscani sono indomabili e coach Ramagli pesca Della Rosa che con una tripla riporta la Oriora sul +4 al 25’ (50-54). Avellino nel frattempo ¨¨ costretta a preservare Sykes gravato da quattro falli ed allora si appoggia a Nichols e Filloy che consentono ai padroni di casa di chiudere in vantaggio di misura la terza frazione sul 63-62. E sono proprio Nichols e Filloy a firmare il break di 8-0 che sembra spostare definitivamente l’inerzia a favore di Avellino ad inizio dell’ultimo quarto (71-62), ma Pistoia con due triple di Peak e Auda si rimette in corsa. E’ per¨° Krubally a tenere a galla Pistoia che al 37’ ¨¨ sul 75-74. Filloy colpisce da tre a 2’30’’ dalla sirena (78-74) ed ha i due liberi del +6 con Green che per¨° fallisce entrambi. Krubally firma il 78-76 e Pistoia a 1’ dalla fine ha il possesso del pareggio che per¨° Johnson spreca malamente con una penetrazione impossibile. Lo statunitense si innervosisce e incappa prima nel quinto fallo, poi in un tecnico che spalancano ad Avellino le porte della vittoria. Filloy fa 2/3 dai liberi (80-76), ma Pistoia non molla mai e Peak riduce sull’80-78 a 38’’ dalla sirena. Filloy sbaglia dalla lunga distanza e i toscani hanno la chance di compiere il sorpasso con la tripla di Peak che per¨° colpisce solo il tabellone. Filloy chiude definitivamente i giochi dalla lunetta. (Domenico Zappella)
Avellino: Sykes 23, Nichols 20, Green 19.
Pistoia: Krubally 21, Peak 15, Auda 13.
Con tanta sofferenza la Sidigas Avellino conquista la preziosa settima vittoria consecutiva tra campionato (5¡ã successo di fila) e Champions League chiudendo sorprendentemente il girone di andata al secondo posto dietro Milano. Nonostante le difficolt¨¤ economiche del club e con il roster ridotto per le assenze di Ndiaye e Costello infortunati, gli irpini si godono lo strepitoso momento grazie a soli quattro atleti: Sykes, Green, Filloy e Nichols che producono ben 80 degli 82 punti totali. Solo applausi per gli irpini ma anche per una coriacea ed indomabile Pistoia che ha provato in tutti i modi a compiere il blitz. I toscani stavolta sono stati traditi proprio dal miglior uomo, quel Dominique Johnson riconfermato in settimana, che ha sparato a salve per tutta la gara (2/12 totale) commettendo poi nel convulso finale due grossolani errori che hanno spalancato la vittoria ad Avellino. Parte bene Pistoia che con i canestri di Krubally prova a rompere l’equilibrio (7-11 al 3’30’’), ma Avellino si affida a Sykes che con 8 punti consecutivi, (due triple) innesca il break di 9-0 che ribalta il punteggio (16-11 al 6’30’’). Peak con due triple consecutive riporta i toscani avanti ma la Sidigas riesce comunque a chiudere il primo quarto in vantaggio sul 20-19. L’avvio del secondo periodo ¨¨ tutto di marca ospite. Avellino per 4’ non trova la via del canestro mentre Pistoia con un micidiale 10-0 ribalta completamente l’inerzia (20-29) grazie a Bolpin. A togliere le castagne dal fuoco per gli irpini ci pensa il solito Sykes (19 punti in meno di 16’) che con altre due triple, e coadiuvato da Green, riporta Avellino in linea di galleggiamento sul 31-33. La panchina della Sidigas non produce nulla e cos¨¬ Pistoia ne approfitta e con un atro break di 7-0 si riporta nuovamente sul +9 (31-40 al 18’) chiudendo meritatamente in vantaggio il primo tempo sul 37-44. Avellino per¨° rientra dagli spogliatoi col piglio giusto e piazza subito un parziale di 10-2 che ribalta il punteggio (47-46). Per Pistoia piove sul bagnato anche perch¨¨ al 23’ Kerron Johnson ¨¨ costretto ad uscire anticipatamente dal parquet per un infortunio alla caviglia sinistra. Ma i toscani sono indomabili e coach Ramagli pesca Della Rosa che con una tripla riporta la Oriora sul +4 al 25’ (50-54). Avellino nel frattempo ¨¨ costretta a preservare Sykes gravato da quattro falli ed allora si appoggia a Nichols e Filloy che consentono ai padroni di casa di chiudere in vantaggio di misura la terza frazione sul 63-62. E sono proprio Nichols e Filloy a firmare il break di 8-0 che sembra spostare definitivamente l’inerzia a favore di Avellino ad inizio dell’ultimo quarto (71-62), ma Pistoia con due triple di Peak e Auda si rimette in corsa. E’ per¨° Krubally a tenere a galla Pistoia che al 37’ ¨¨ sul 75-74. Filloy colpisce da tre a 2’30’’ dalla sirena (78-74) ed ha i due liberi del +6 con Green che per¨° fallisce entrambi. Krubally firma il 78-76 e Pistoia a 1’ dalla fine ha il possesso del pareggio che per¨° Johnson spreca malamente con una penetrazione impossibile. Lo statunitense si innervosisce e incappa prima nel quinto fallo, poi in un tecnico che spalancano ad Avellino le porte della vittoria. Filloy fa 2/3 dai liberi (80-76), ma Pistoia non molla mai e Peak riduce sull’80-78 a 38’’ dalla sirena. Filloy sbaglia dalla lunga distanza e i toscani hanno la chance di compiere il sorpasso con la tripla di Peak che per¨° colpisce solo il tabellone. Filloy chiude definitivamente i giochi dalla lunetta. (Domenico Zappella)
Avellino: Sykes 23, Nichols 20, Green 19.
Pistoia: Krubally 21, Peak 15, Auda 13.
TRIESTE-MILANO 73-77
L’Olimpia riscatta il doppio passo falso in Europa, passa sul parquet dell’Allianz Dome e chiude con una sola sconfitta il suo girone d’andata. Vittoria sofferta per gli uomini di Pianigiani che dopo un buon primo quarto hanno subito il ritorno dell’Alma inseguendo Trieste per buona parte del secondo tempo. Solamente nel finale la maggior lucidit¨¤ dell’Armani ha finito per fare la differenza. Alma sconfitta ma a testa alta, capace di giocare alla pari e a tratti anche meglio dei campioni d’Italia. Dalmasson nel segno della continuit¨¤ parte con Wright, Sanders, Strautins, Peric e Knox, Pianigiani sacrifica nelle rotazioni Micov e parte con James, Bertans, Fontecchio, Brooks e Gudaitis. Milano circola bene palla in attacco, sfrutta l’intraprendenza di Fontecchio e Gudaitis e allunga sul 13-5 costringendo Trieste a fermare la partita. Dentro Dragic (esordio in maglia Alma per il campione sloveno) fuori Strautins mentre dall’altra parte l’Armani rivoluziona il quintetto. Parla milanese la partita, l’Alma cerca di restare a ruota ma la qualit¨¤ offensiva degli uomini di Pianigiani ¨¨ clamorosa e gli ospiti, pur senza incantare al tiro (8/18 dal campo) chiudono il primo quarto avanti 23-13. Trieste scivola al massimo svantaggio in apertura di secondo parziale sul 15-27. Cavaliero e compagni non sfruttano i tiri aperti concessi sul perimetro, restano abbondantemente sotto al 50% ma alzano l’intensit¨¤ della difesa e con l’apporto di Peric e un Mosley tremendamente concreto (7 punti di fila) piazza un parziale di 12-0 e rientra nel match sul 27-27. Ultimi cinque minuti di primo tempo come una partita a scacchi. Mossa e contromossa con gli ospiti che segnano la miseria di 13 punti (5/17, neppure il 30%) ma mantengono un minimo vantaggio e rientrano negli spogliatoi avanti 36-35. Tutto a favore dell’Alma l’inizio di secondo tempo. Milano spadella dalla distanza, Trieste ne approfitta per volare sul 41-36. Pianigiani chiama time out cercando di scuotere i suoi, la reazione c’¨¨ con Bertans che riporta la sua squadra a meno uno sul 44-43 e l’Alma che vede uscire Wright con quattro falli. C’¨¨ Fernandez nel motore dell’Alma: scarico per il due+uno di Knox, bomba del 50-45, assist per Cavaliero che sempre da tre firma il massimo vantaggio triestino. Ultimi dieci minuti che partono con i padroni di casa avanti 56-52. L’Alma si mantiene in vantaggio fino al 62-60. Gudaitis a 5’ dalla sirena finale segna i due liberi del pareggio. Mini supplementare sul parquet dell’Allianz Dome. Milano soffre ma mette la testa avanti con la tripla di Bertans, 73-71 a un minuto e mezzo dalla fine. Secondi nei quali la maggior esprienza degli uomini di Pianigiani fa la differenza. Jerrells allunga sul 76-71 poi la gestione di Mike James conduce l’Armani al successo finale.(Lorenzo Gatto)
Trieste: Knox, Mosley 14, Peric 10.
Milano: Jerrells 19, Bertans 14, Gudaitis 11
L’Olimpia riscatta il doppio passo falso in Europa, passa sul parquet dell’Allianz Dome e chiude con una sola sconfitta il suo girone d’andata. Vittoria sofferta per gli uomini di Pianigiani che dopo un buon primo quarto hanno subito il ritorno dell’Alma inseguendo Trieste per buona parte del secondo tempo. Solamente nel finale la maggior lucidit¨¤ dell’Armani ha finito per fare la differenza. Alma sconfitta ma a testa alta, capace di giocare alla pari e a tratti anche meglio dei campioni d’Italia. Dalmasson nel segno della continuit¨¤ parte con Wright, Sanders, Strautins, Peric e Knox, Pianigiani sacrifica nelle rotazioni Micov e parte con James, Bertans, Fontecchio, Brooks e Gudaitis. Milano circola bene palla in attacco, sfrutta l’intraprendenza di Fontecchio e Gudaitis e allunga sul 13-5 costringendo Trieste a fermare la partita. Dentro Dragic (esordio in maglia Alma per il campione sloveno) fuori Strautins mentre dall’altra parte l’Armani rivoluziona il quintetto. Parla milanese la partita, l’Alma cerca di restare a ruota ma la qualit¨¤ offensiva degli uomini di Pianigiani ¨¨ clamorosa e gli ospiti, pur senza incantare al tiro (8/18 dal campo) chiudono il primo quarto avanti 23-13. Trieste scivola al massimo svantaggio in apertura di secondo parziale sul 15-27. Cavaliero e compagni non sfruttano i tiri aperti concessi sul perimetro, restano abbondantemente sotto al 50% ma alzano l’intensit¨¤ della difesa e con l’apporto di Peric e un Mosley tremendamente concreto (7 punti di fila) piazza un parziale di 12-0 e rientra nel match sul 27-27. Ultimi cinque minuti di primo tempo come una partita a scacchi. Mossa e contromossa con gli ospiti che segnano la miseria di 13 punti (5/17, neppure il 30%) ma mantengono un minimo vantaggio e rientrano negli spogliatoi avanti 36-35. Tutto a favore dell’Alma l’inizio di secondo tempo. Milano spadella dalla distanza, Trieste ne approfitta per volare sul 41-36. Pianigiani chiama time out cercando di scuotere i suoi, la reazione c’¨¨ con Bertans che riporta la sua squadra a meno uno sul 44-43 e l’Alma che vede uscire Wright con quattro falli. C’¨¨ Fernandez nel motore dell’Alma: scarico per il due+uno di Knox, bomba del 50-45, assist per Cavaliero che sempre da tre firma il massimo vantaggio triestino. Ultimi dieci minuti che partono con i padroni di casa avanti 56-52. L’Alma si mantiene in vantaggio fino al 62-60. Gudaitis a 5’ dalla sirena finale segna i due liberi del pareggio. Mini supplementare sul parquet dell’Allianz Dome. Milano soffre ma mette la testa avanti con la tripla di Bertans, 73-71 a un minuto e mezzo dalla fine. Secondi nei quali la maggior esprienza degli uomini di Pianigiani fa la differenza. Jerrells allunga sul 76-71 poi la gestione di Mike James conduce l’Armani al successo finale.(Lorenzo Gatto)
Trieste: Knox, Mosley 14, Peric 10.
Milano: Jerrells 19, Bertans 14, Gudaitis 11
CREMONA-REGGIO EMILIA 98-81
Cremona mostra i muscoli davanti alle torri di Reggio e porta a casa la seconda vittoria consecutiva al Palaradi, 98-81 al termine di una partita dominata a rimbalzo: su tutti la grande prova di Mathiang (18+18) e Saunders (15+15), entrambi gi¨¤ in doppia doppia a fine primo tempo e che portano a casa 33 dei 45 rimbalzi catturati dalla squadra lombarda (appena 29 per Reggio). Decisivo l’ultimo quarto, momento in cui Reggio non ne ha pi¨´, complice l’assenza di Llompart e De Vico. Sacchetti, privo di Crawford, inserisce per la prima volta Stojanovic in quintetto e preferisce Diener in quintetto a Ruzzier, non in perfette condizioni fisiche, mentre Coach Cagnardi deve affidarsi invece alla regia di Candi. I primi quattro canestri di Reggio sono tutti da tre punti, i padroni di casa invece rispondono trovando subito buon gioco sotto canestro con il lungo sudanese. E infatti il coach di Reggio ¨¨ costretto gi¨¤ a met¨¤ primo quarto a cambiare, inserendo Ortner e Gaspardo. Proprio loro due segnano gli ultimi quattro canestri di Reggio, mentre Cremona trova il tiro da fuori grazie a Demps. Massimo equilibrio nel primo quarto, che si chiude 28-26. Con Stojanovic che spara a salve, tocca allora a Saunders cambiare il ritmo della partita: lo fa sia in difesa, aiutando Mathiang a rimbalzo e senza mai cedere un centimetro nei mismatch contro le torri avversarie, sia in attacco, segnando 6 punti nel primo vero parziale della partita (13-2). Il risveglio di Allen e una bomba in transizione di Candi riaprono la gara a 100 secondi dalla fine del primo tempo, che si chiude 49-42 per Cremona. Nella ripresa Reggio prova a reagire cercando di coinvolgere Cervi il pi¨´ possibile, la risposta del lungo sono 5 punti consecutivi. Ricci e Aldridge per¨° si svegliano dall’arco e anche Diener entra finalmente in partita: altro parziale per la Vanoli, 9-0, e nuovo massimo vantaggio: +12, con il terzo quarto che si chiude 71-59. Nell’ultimo quarto la Vanoli mantiene il controllo della gara, Reggio prova a rimanere a galla in attacco con le triple ma si sfilaccia definitivamente in difesa e Cremona ne approfitta, toccando il definitivo massimo vantaggio di +21 con la bomba di Ruzzier. Zero punti e un rimbalzo per Aguilar, che contro Pesaro, sette giorni fa, aveva fato 20+9. (Giacomo Iacomino)
Cremona: Mathiang 18, Saunders, Ricci, Demps e Ruzzier 15
Reggio Emilia: Rivers 18, Candi 13, Allen, Cervi e Gaspardo 10
Cremona mostra i muscoli davanti alle torri di Reggio e porta a casa la seconda vittoria consecutiva al Palaradi, 98-81 al termine di una partita dominata a rimbalzo: su tutti la grande prova di Mathiang (18+18) e Saunders (15+15), entrambi gi¨¤ in doppia doppia a fine primo tempo e che portano a casa 33 dei 45 rimbalzi catturati dalla squadra lombarda (appena 29 per Reggio). Decisivo l’ultimo quarto, momento in cui Reggio non ne ha pi¨´, complice l’assenza di Llompart e De Vico. Sacchetti, privo di Crawford, inserisce per la prima volta Stojanovic in quintetto e preferisce Diener in quintetto a Ruzzier, non in perfette condizioni fisiche, mentre Coach Cagnardi deve affidarsi invece alla regia di Candi. I primi quattro canestri di Reggio sono tutti da tre punti, i padroni di casa invece rispondono trovando subito buon gioco sotto canestro con il lungo sudanese. E infatti il coach di Reggio ¨¨ costretto gi¨¤ a met¨¤ primo quarto a cambiare, inserendo Ortner e Gaspardo. Proprio loro due segnano gli ultimi quattro canestri di Reggio, mentre Cremona trova il tiro da fuori grazie a Demps. Massimo equilibrio nel primo quarto, che si chiude 28-26. Con Stojanovic che spara a salve, tocca allora a Saunders cambiare il ritmo della partita: lo fa sia in difesa, aiutando Mathiang a rimbalzo e senza mai cedere un centimetro nei mismatch contro le torri avversarie, sia in attacco, segnando 6 punti nel primo vero parziale della partita (13-2). Il risveglio di Allen e una bomba in transizione di Candi riaprono la gara a 100 secondi dalla fine del primo tempo, che si chiude 49-42 per Cremona. Nella ripresa Reggio prova a reagire cercando di coinvolgere Cervi il pi¨´ possibile, la risposta del lungo sono 5 punti consecutivi. Ricci e Aldridge per¨° si svegliano dall’arco e anche Diener entra finalmente in partita: altro parziale per la Vanoli, 9-0, e nuovo massimo vantaggio: +12, con il terzo quarto che si chiude 71-59. Nell’ultimo quarto la Vanoli mantiene il controllo della gara, Reggio prova a rimanere a galla in attacco con le triple ma si sfilaccia definitivamente in difesa e Cremona ne approfitta, toccando il definitivo massimo vantaggio di +21 con la bomba di Ruzzier. Zero punti e un rimbalzo per Aguilar, che contro Pesaro, sette giorni fa, aveva fato 20+9. (Giacomo Iacomino)
Cremona: Mathiang 18, Saunders, Ricci, Demps e Ruzzier 15
Reggio Emilia: Rivers 18, Candi 13, Allen, Cervi e Gaspardo 10
Tony Taylor, trascinatore di Bologna. Ciam/Cast
VARESE-VIRTUS BOLOGNA 79-86
? ancora Tony Taylor a lanciare la volata di Bologna verso le Final Eight di Coppa Italia. Dopo aver castigato Brescia, il play ispira la vittoria di Varese, frastornata nel primo quarto dai 15 punti del sorprendente M’Baye. Gli ospiti partono di slancio, senza sbagliare un tiro nei primi tre minuti, con il 5/5 piazzato da Punter, subito autore di cinque punti, e M’Baye (8). La strada per Varese, sotto di sette (6-13), si fa in salita e Bologna schizza a +10 (8-18) con Taylor. Non basta ai padroni di casa la sfuriata di Scrubb, capace di ridurre il margine fino al -5 (13-18) perch¨¦ dall’altra parte c’¨¨ un sontuoso M’Baye, pronto a chiudere il primo quarto con 15 punti (3/3, 2/3 da tre e 3/3 in lunetta). Al decimo la squadra di Sacripanti ¨¨ avanti di nove (20-29) e poi dilata il margine fino al +14 (29-43), fissato da Moreira, il centro appena arrivato e subito nel quintetto titolare. Varese soffre la zona degli avversari e paga anche il nervosismo, visto che c’¨¨ spazio anche per un tecnico a coach Caja nelle fasi finali del secondo quarto, che si chiude 33-45. Dopo l’intervallo ¨¨ ancora Moreira a firmare il +14 (33-47) per Bologna, che non si fa impressionare da qualche fiammata di Varese e cos¨¬, ad esempio, al -8 di Archie (41-49) sa rispondere subito con la tripla di Taylor del +11 (41-52) bolognese. Gli uomini di Caja non si scoraggiano ma al contrario insistono, credendo nella rimonta, spinta dalla panchina: se gli otto punti di Salumu hanno tenuto a galla i lombardi, la tripla di Tambone vale il -7 (45-52) e quella di Natali il -4 (48-52). Nel frattempo si sveglia anche Avramovic che riapre la partita, sempre dall’arco: -1 (51-52). Dopo il pareggio di Tambone (54-54) ¨¨ proprio Avramovic a siglare il primo vantaggio varesino (56-54), annullato immediatamente, con freddezza, da Bologna e dalle triple di Martin (56-57) e Baldi Rossi (56-60) al 30’. Nell’ultimo quarto Taylor fa volare gli ospiti a +7 (58-65) con una tripla allo scadere dell’azione d’attacco e Cournooh, sempre dall’arco, d¨¤ il +10 (58-68) a Bologna quando da giocare restano 7 minuti e 46 secondi. Il tiro da tre di Archie (61-68), quello dall’area di Scrubb (63-68) e la sua schiacciata (65-68) valgono il 7-0 per il meno tre ma Martin, implacabile dall’arco, firma il +6 (65-71). Varese non sa pi¨´ pungere e Bologna vince con merito. (Filippo Brusa)
Varese: Scrubb 15, Archie 13, Avramovic e Cain 11.
Bologna: Taylor 21, M’Baye 15, Martin 14.
? ancora Tony Taylor a lanciare la volata di Bologna verso le Final Eight di Coppa Italia. Dopo aver castigato Brescia, il play ispira la vittoria di Varese, frastornata nel primo quarto dai 15 punti del sorprendente M’Baye. Gli ospiti partono di slancio, senza sbagliare un tiro nei primi tre minuti, con il 5/5 piazzato da Punter, subito autore di cinque punti, e M’Baye (8). La strada per Varese, sotto di sette (6-13), si fa in salita e Bologna schizza a +10 (8-18) con Taylor. Non basta ai padroni di casa la sfuriata di Scrubb, capace di ridurre il margine fino al -5 (13-18) perch¨¦ dall’altra parte c’¨¨ un sontuoso M’Baye, pronto a chiudere il primo quarto con 15 punti (3/3, 2/3 da tre e 3/3 in lunetta). Al decimo la squadra di Sacripanti ¨¨ avanti di nove (20-29) e poi dilata il margine fino al +14 (29-43), fissato da Moreira, il centro appena arrivato e subito nel quintetto titolare. Varese soffre la zona degli avversari e paga anche il nervosismo, visto che c’¨¨ spazio anche per un tecnico a coach Caja nelle fasi finali del secondo quarto, che si chiude 33-45. Dopo l’intervallo ¨¨ ancora Moreira a firmare il +14 (33-47) per Bologna, che non si fa impressionare da qualche fiammata di Varese e cos¨¬, ad esempio, al -8 di Archie (41-49) sa rispondere subito con la tripla di Taylor del +11 (41-52) bolognese. Gli uomini di Caja non si scoraggiano ma al contrario insistono, credendo nella rimonta, spinta dalla panchina: se gli otto punti di Salumu hanno tenuto a galla i lombardi, la tripla di Tambone vale il -7 (45-52) e quella di Natali il -4 (48-52). Nel frattempo si sveglia anche Avramovic che riapre la partita, sempre dall’arco: -1 (51-52). Dopo il pareggio di Tambone (54-54) ¨¨ proprio Avramovic a siglare il primo vantaggio varesino (56-54), annullato immediatamente, con freddezza, da Bologna e dalle triple di Martin (56-57) e Baldi Rossi (56-60) al 30’. Nell’ultimo quarto Taylor fa volare gli ospiti a +7 (58-65) con una tripla allo scadere dell’azione d’attacco e Cournooh, sempre dall’arco, d¨¤ il +10 (58-68) a Bologna quando da giocare restano 7 minuti e 46 secondi. Il tiro da tre di Archie (61-68), quello dall’area di Scrubb (63-68) e la sua schiacciata (65-68) valgono il 7-0 per il meno tre ma Martin, implacabile dall’arco, firma il +6 (65-71). Varese non sa pi¨´ pungere e Bologna vince con merito. (Filippo Brusa)
Varese: Scrubb 15, Archie 13, Avramovic e Cain 11.
Bologna: Taylor 21, M’Baye 15, Martin 14.
Gasport
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