Al PalaDesio i brianzoli annientati 74-101 dalla capolista. La Reyer si ferma contro la sorpresa del campionato. Avellino piega Pesaro, Cremona supera Trieste, Sassari sbanca Bologna
Dopo le vittorie di Torino il sabato e Pistoia nel’anticipo delle 12, la nona giornata di Serie A ha visto Milano far festa con Venezia inciampare.
AVELLINO-PESARO 82-81 Con tanta sofferenza la Sidigas Avellino ritrova la vittoria superando di misura una coriacea Vl Pesaro. In una gara punto a punto e ricca di canestri grazie al talento offensivo di entrambe le squadre ¨¨ una difesa super di Norris Cole su Blackmon nell’ultima azione a decidere il match a favore dei padroni di casa. Si interrompe cos¨¬ a tre la striscia di vittorie consecutive per Pesaro che ha, per¨°, messo in luce un’ottima pallacanestro. Un bel sospiro di sollievo per la Sidigas dopo il -30 accusato con Venezia prima della sosta, con Vucinic che ha ritrovato in tempi record Nichols, autore di una prestazione superlativa (20 punti e 21 di valutazione), in attesa dell’imminente debutto del neo acquisto Patric Young. E’ Avellino che prova subito a spezzare l’equilibrio (14-9 al 4’30’’) con quattro triple consecutive (due di Filloy, Green e Cole), ma Pesaro ribatte colpo su colpo con Murray e McCree chiudendo il primo quarto in perfetta parit¨¤ (25-25). Gli uomini di Galli approciano bene il secondo periodo e con un 6-0 provano l’allungo subito respinto dalle due triple di Nichols e Sykes. Si segna a ripetizione da una parte e dall’altra con Nichols e Blackmon in evidenza, ma ¨¨ Pesaro a chiudere in vantaggio il primo tempo grazie alla tripla di Blackmon che fissa il punteggio sul 46-49. Nel terzo periodo inizia lo show personale di Ndiaye che a suon di schiacciate permette ad Avellino il primo vero allungo del match. Gli irpini, infatti, piazzano un micidiale 11-0 che sembra spostare l’inerzia (70-61 al 29’), ma Pesaro con Blackmon riesce a contenere il gap alla fine del quarto sul 70-65. La rimonta dei marchigiani si completa al 33’40’’ quando Mockevicius firma addirittura il sorpasso (72-73). Iniziano a venire meno le energie, Pesaro nel frattempo aveva perso anche per 5 falli McCree, e cos¨¬ abbondano gli errori. Green al 36’30’’ tenta il nuovo allungo (80-75) ma ad 1’30’’ dalla fine Mockevicius firma il -1 (82-81). E’ una guerra di nervi ma soprattutto le due squadre improvvisamente smarriscono la via del canestro. Blackmon a 24’’ dalla sirena fallisce il canestro del sorpasso, ma Pesaro conquista il rimbalzo offensivo avendo un’altra chance. Sale quindi in cattedra Cole che con una difesa super costringe lo stesso Blackmon ad esaurire il limite del possesso dei 14’’. Avellino senza segnare pu¨° cos¨¬ festeggiare in difesa l’importante successo.
Domenico Zappella
Avellino:Nichols 20, Green 15, Ndiaye 14.
Pesaro:Blackmon 28, Murray 17, Mockevicius 14.
Pesaro:Blackmon 28, Murray 17, Mockevicius 14.
CANT¨´-MILANO 74-101La partita si apre con una tripla di Gaines, subito imitato da James. Nel primo periodo di gioco c’¨¨ grande equilibrio (14-14 al 7’). Milano prova a scappare (18-14 all’8’), ma Cant¨´ regge l’urto (18-18 al 10’). Nel secondo tempino si va avanti ancora punto a punto, entrano Della Valle e Kuzminskas per Fontecchio e Brooks, si fanno vedere Micov e Kuzminskas che bucano la retina dall’angolo(22-27 al 12’). La panchina dei milanesi ha pi¨´ impatto di quella canturina (22-30 al 13’). Ci pensano Jefferson e Gaines a tenere a galla la formazione di Pashutin. Giocando magistralmente in contropiede l’Armani scappa avanti di quindici lunghezze (26-41 al 18’). La squadra di casa resta in partita una marea di rimbalzi offensivi. Nella prima parte della gara il principale protagonista ¨¨ il lituano Kuzminskas, cha ha gi¨¤ un bottini personale di undici punti. Gli risponde un efficace Jefferson, a quota dodici. All’intervallo l’incontro ¨¨ ancora in bilico sul 36-44. In avvio di ripresa c’¨¨ ancora spazio in campo per Simone Fontecchio, che da il suo contributo alla causa milanese in difesa. Per Cant¨´ c’¨¨ sempre un Jefferson attivissimo sotto i tabelloni, ma anche Blakes ha un buon impatto rendendosi pericoloso al tiro dal perimetro. Sale in cattedra Jerrells, che innesca Gudaitis con un assist e infila la tripla del +15 (48-63 al 28’). Gaines prova a tenere a galla Cant¨´, ma la gara resta saldamente nelle mani della squadra di Pianigiani. Cant¨´ sbaglia molto, ma ha l’orgoglio per andare a prendersi ancora dei preziosissimi rimbalzi offensivi. In un amen per¨° Milano scappa via, sospinta dal solito Gudaitis e dal redivivo Della Valle. Sul +19 esterno (59-78 al 34’) la partita sembra segnata. Con il passare dei minuti il gap si dilata e possono scorrere i titoli di coda con ampio anticipo sulla sirena finale. C’¨¨ spazio anche per il baby Barbieri. (Antonella Galimberti)
Cant¨´: Jefferson 20, Gaines 16, Blakes 13
Milano:Kuzminskas 20, Gudaitis 19, Burns 15
BRINDISI-REGGIO EMILIA 67-75 Reggio Emilia senza americani e con tre soli stranieri sbanca con merito Brindisi, vincendo nel finale una partita ad alta tensione. L’inizio di gara ¨¨ ad alta percentuale di errore da entrambe le parti. Brindisi fatica a carburare, mentre Reggio Emilia litiga col ferro da tre punti (0/5 dopo 5’). Tocca ad Aguilar dall’arco chiudere il digiuno dalla distanza che vale il primo vantaggio esterno (5-7), poi dilatato all’ottavo minuto con la seconda tripla del giocatore spagnolo (9-17). Vitucci corre ai ripari chiamando time out: i suoi rispondono con orgoglio ed un parziale di 10-0 (11’, 19-17). L’1/9 da tre punti pesa come un macigno nelle statistiche dei brindisini. Due canestri in fila di Rush e Moraschini dall’arco permettono all’Happy Casa un timido tentativo di fuga (15’, 27-22). Aguilar in serata di grazia (15 punti in 20’) e Mussini castigano a ripetizione la molle difesa dei padroni di casa costretti nuovamente a rincorrere a 32’’ dall’intervallo lungo (29-34). Al rientro in campo Brindisi prova ad alzare il volume della difesa ma con poco successo. Cervi ¨¨ un cliente scomodo sotto canestro, Aguilar in ogni parte del campo. L’ennesima sua prodezza mantiene la Grissin Bon avanti nel punteggio (29’, 47-51). Dopo il 3/21 da tre punti, due canestri dall’arco di Clark e Moraschini riportano in quota Brindisi fino a quel momento monotona in attacco (33’, 57-53). Due tiri liberi di Clark permettono all’ Happy Casa di aggiornare il massimo vantaggio (62-56), prima della nuova parit¨¤ a quota 62 realizzata sempre e solo da Aguilar, che a 78’’ dalla sirena mette a segno anche il canestro del momentaneo +3 (65-68). Mussini realizza il +5 (65-70), Clark perde palla in attacco complicando il finale. Banks non molla ma sono di Mussini i due tiri liberi (67-72), che permettono alla Grissin Bon di conquistare una vittoria meritata e fondamentale. Clark a riposo per quasi tutta la, settimana per problemi muscolari. In dubbio Zanelli (influenza). Partiti Ledo e Butterfield, Reggio arriva in Puglia con 9 italiani a referto, con l’austriaco Ortner e gli spagnoli Aguilar e Llompart che completano il roster. L’ingaggio di K.C.Rivers ¨¨ ufficiale, ma la guardia esordir¨¤ nella prossima trasferta a Trento. (Giuseppe Mazzone)
Brindisi:Brown 12, Banks 11, Moraschini, Clark 10
Reggio Emilia:Aguilar 31, Mussini 14, Cervi 13
CREMONA-TRIESTE 87-78 Trascinata da Crawford e Ricci, Cremona torna a vincere in casa dopo un mese e due sconfitte consecutive, battendo 87-78 un’Alma Trieste che esce dal Palaradi comunque a testa alta. La guardia Usa gioca l’ennesima grande partita, confermandosi nella top 5 dei migliori realizzatori del campionato. L’ala azzurra torna protagonista segnando tutti i suoi 15 punti nel secondo tempo. Dalmasson sceglie il quintetto fisico inserendo Silins e Sanders per Cavaliero e l’infortunato Strautins, mentre Sacchetti riporta Ruzzier, triestino, titolare dopo cinque partite. Cremona parte con il freno a mano tirato esattamente come nell’ultima gara in casa, contro Varese, e dopo 6’ il coach richiama in panchina il suo play e Aldridge per Diener e Ricci, subito battezzato dal croato Peric con la prima bomba della partita. E’ il massimo vantaggio Trieste: 6-13. Il time out Vanoli genera un controparziale di 11-3 avviato da una tripla di Diener e chiuso da cinque punti di fila di Aldridge, per il sorpasso dei lombardi che avviene a 1’15 dalla fine del primo quarto. Al rientro sale in cattedra Demps, nelle ultime tre gare 13,6 punti partendo da sesto uomo: segna 4 punti consecutivi e d¨¤ il l¨¤ al massimo vantaggio di Cremona: 36-26, con Crawford e Ruzzier coprotagonisti dell’allungo. Trieste per¨° non cede e produce un’immediata reazione con 4-13 di parziale grazie quasi esclusivamente al tiro da fuori e a una difesa troppo morbida dei padroni di casa (appena un fallo commesso): 5-10 da tre solo nel secondo quarto, due di Silins e tre di Sanders. 40-39 ¨¨ il punteggio per Cremona con cui si va a riposo. Il sorpasso di Trieste si completa nei primi minuti della ripresa con Peric e un’intensit¨¤ difensiva che cresce, lasciando la Vanoli a secco nei primi 3’. A rompere il ghiaccio ci pensano allora Aldridge e Crawford, con due triple a testa, ma i friulani rispondono pan per focaccia, pareggiando i conti, 61-61, grazie alla firma di Fernandez, che fa pentole e coperchi: segna 10 dei suoi 12 punti solo nel terzo quarto ma si macchia di un fallo tecnico per aver simulato uno sfondamento. Difese aggressive per entrambe le squadre negli ultimi dieci minuti. Trieste sembra poter dominare a rimbalzo grazie alla gran giornata di Da Ros, massimo stagionale sotto i tabelloni (11) ma com’¨¨ gi¨¤ accaduto in stagione, il quarto quarto porta il segno di Giampaolo Ricci: 13 dei suoi quindici punti li segna nei minuti finali e trascina i suoi al +9 finale. A nulla serve a coach Dalmasson inserire di nuovo il jolly Sanders, che spaventa Cremona con 5 punti di fila che regala solo l’illusione della rimonta. (Giacomo Iacomino)
Cremona: Crawford 24, Ricci 15, Ruzzier 12
Trieste: Silins 16, Peric-Fernandez-Sanders 12.
VENEZIA-VARESE 61-66 Caja fa il bis, come nella passata stagione, pilota una Varese corsara al Taliercio, L’Umana gioca un quarto, poi finisce nei tentacoli delle difesa dell’Openjobmetis, scivola lontano e non riesce a ritrovare l’inerzia. Super Moore in cabina di regia, Umana troppo votata al tiro dall’arco (40 tiri contro 24 dalla media distanza). Pioggia di pelouche, dopo il primo canestro di Moore, sar¨¤ l’unico vantaggio di Varese, poi inizia la “grandinata” di triple (6/10 alla prima sirena) dell’Umana con Stone implacabile (4/4, 12 punti, 4 rimbalzi e 3 assist dopo 10’). Primo quarto assolo dell’Umana, Varese spara a salve (1/9) dall’arco. Stone (14-5) e Bramos (19-7) allargano lo strappo, la quarta tripla di Stone spedisce Varese a -13 (24-11), vantaggio che l’Umana conserva alla prima sirena (26-13). La seconda miglior difesa della Serie A si vede nel secondo parziale, Umana quasi cancellata in attacco: due triple di Mazzola, al rientro dopo oltre un mese di assenza, e Haynes, un libero di Watt per il +14 (27-13), poi solo tentativi a salve. Caja trova risorse vitali in panchina con Tambone e Iazzuzzi tra i protagonisti della rimonta lombarda che risale al -3 finale (33-30) con la tripla della guardia, che suggella il 9-0 degli uomini di Caja negli ultimi 2’03” di gioco. Due canestri di Moore portano avanti Varese (33-34), Vidmar ferma il 13-0 dell’Openjobmetis a cavallo dei due quarti. L’Umana ha perso l’inerzia del match, Moore guida Varese a suo piacimento, l’attacco di Venezia ¨¨ prevedibile e il tiro dall’arco non entra pi¨´, lombardi in volo (39-42) con De Raffaele alla ricerca del quintetto giusto. Tonut firma il -1 (43-44) alla terza sirena. Varese ha concesso solo 17 punti all’Umana nel due quarti centrali. Ultimo quarto, l’Openjobmetis inizia a sognare (43-50), Umana in tilt dal perimetro, Avramovic spedisce l’Umana all’inferno (43-53).Break di 50-26 dal massimo vantaggio interno. Bramos e Haynes riportano a galla l’Umana (52-56), De Raffaele gioca con i tre play (Stone, De Nicolao e Haynes), tocca a Ronald Moore spianare la strada a Varese (52-60). Daye, De Nicolao e Bramos illudono Venezia dall’arco (61-64), Varese chiude dalla lunetta. (Michele Contessa)
Venezia:Bramos 14, Stone 12, Daye 12
Varese: Avramovic 16, Moore 13, Scrubb 13.
VIRTUS BOLOGNA-SASSARI 74-86 Sassari si rialza dopo quattro sconfitte consecutive e passa al PalaDozza 74-86. Trascinati da un grande Bamforth, gli uomini di Esposito conquistano una meritata vittoria, la Virtus invece cede il passo per la terza volta in cinque incontri sul proprio campo di casa. Troppa frenesia e poca lucidit¨¤ fra i bianconeri, nella peggior serata stagionale di Taylor e aggrappati in attacco al solo Punter. Molto pi¨´ razionale Sassari, con l’ottima regia di Smith e una maggior reattivit¨¤ sui palloni vaganti e a rimbalzo offensivo. Punter entra subito in partita con otto punti filati, ma ¨¨ la circolazione di palla della Virtus che fa la differenza, costruendo sempre buoni tiri. L’americano dei bianconeri arriva a quota 13 quando timbra il 23-12, ma Sassari all’improvviso si accende. I sardi si fanno sentire a rimbalzo d’attacco e convertono tante seconde occasioni, soprattutto con Bamforth che dall’arco punisce tre volte (14 punti nel secondo quarto) propiziando il sorpasso (37-40, 0-10 di parziale). L’americano di Sassari non si raffredda con l’intervallo, mentre la Virtus, con i soliti problemi di falli di Taylor, ha completamente perso il feeling con la partita (3/13 al tiro nel terzo quarto). L’allungo degli ospiti ¨¨ fisiologico e meritato per quello che si vede in campo, con Cooley dominante in area e l’atletismo di Thomas e Petteway a propiziare il 58-69 dell’ultima pausa. Dopo essersi affidato alla zona, senza successo, Sacripanti prova il doppio lungo ma ¨¨ una fiammata di Punter ad accendere il PalaDozza. Con 9 punti la guardia riporta la Segafredo a -2 (69-71), ma Sassari non perde la calma e i canestri della coppia Smith-Bamforth ristabiliscono definitivamente le distanze. (Luca Aquino)
Bologna:Punter 25, Aradori 16, Kravic 10.
Sassari:Bamforth 27, Cooley 16, Smith 14.
Bologna:Punter 25, Aradori 16, Kravic 10.
Sassari:Bamforth 27, Cooley 16, Smith 14.
Gasport
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