Milano, finisce l’era Proli: Pianigiani a rischio. Messina ¨¨ il futuro?
Nell’amara serata di Sassari, Milano non chiude solo la stagione, ma un’epoca. Quella di Livio Proli. Lascer¨¤ la presidenza, dopo aver terminato il suo rapporto con la casa madre, l’uomo che in 11 anni ha costruito l’Olimpia di Giorgio Armani. In bacheca 8 titoli di cui 3 scudetti, ma l’eredit¨¤ di Proli va ben oltre. Trov¨°, nel 2008, un club ricco solo dei propri ricordi. Lo lascia rimodellato su criteri aziendali moderni e funzionali, supportato da un portafoglio di sponsor (uno pesantissimo) che garantir¨¤ solidit¨¤ nel tempo. E poi il pubblico: triplicato nelle stagioni d’oro, quelle del primo scudetto Armani (2014), da lungimiranti politiche di fidelizzazione (sua l’idea dell’Armani Junior Program). A conti fatti ha scritto un capitolo importante del nostro basket, in questi 11 anni, di cui gli ultimi 5 vissuti da dominus del sistema. Saluter¨¤, a breve, anticipando la scadenza del proprio contratto (31 dicembre) avviando, salvo colpi di scena, il lavoro di chi verr¨¤ dopo. Pareva fosse Gianluca Pascucci, il profilo che aveva messo d’accordo un po’ tutti, rimasto per¨° in Nba. Ora l’ultima parola spetta a Giorgio Armani, che ¨¨ a un bivio: rivoluzione soft, graduale, oppure fare piazza pulita.
Nel primo caso Simone Pianigiani, forte di un altro anno di contratto, potrebbe anche avere una chance, sebbene riproporlo alla piazza, dopo un flop del genere e senza l’ombrello di Proli, pare complicato. Un atto d’imperio della propriet¨¤ dunque potrebbe sparigliare le carte. Il che significa un general manager e un nuovo coach dal curriculum pesante a cui affidare la gestione tecnica. Sul primo punto si profila una corsa a due Gherardini-Coldebella. Per la panchina si sono offerti in tanti, a cominciare da Blatt e Laso, ma il nome forte ¨¨ quello di Ettore Messina. Un ribaltone radicale inoltre potrebbe portare a una rivoluzione totale del roster. Dovesse invece prevalere la linea della continuit¨¤ caldeggiata da Proli, sarebbero solo ritocchi. Confermati James, Gudaitis, Tarczewski, Nedovic, Nunnally, Burns e Brooks. Micov ¨¨ in scadenza ma con il rinnovo gi¨¤ sul tavolo, mentre saluteranno Omic, Kuzminskas e Jerrells. In agenda figurano un esterno e un’ala-forte. Sul primo fronte, dopo il blitz fallito per il campione d’Europa Cory Higgins, torna calda la pista Wanamaker, quest’anno ai Celtics, e intenzionato per ora a giocarsi la carta Nba. Sull’ala forte invece si aspetter¨¤. Capitolo italiani: capitan Cinciarini ha gi¨¤ un accordo triennale sul tavolo con l’attuale dirigenza. Ha le valigie pronte invece Amedeo Della Valle (bussa l’Alba Berlino), nonostante un accordo pluriennale ma in coda a una stagione a dir poco deludente. Trattenere Fontecchio significherebbe per il club un esborso esagerato. Difficile che resti. Tutti scenari, questi, figli di una transizione morbida, diluita nel tempo. In caso contrario, il futuro ¨¨ tutto da scrivere.
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