Basket, Serie A: Venezia salva a Pesaro, Bologna schianta Avellino
Dopo la vittoria di Trento nell’anticipo e in attesa del posticipo del luned¨¬ Pistoia-Milano, sei partite domenicali per la diciottesima giornata del campionato di Serie A.
Virtus Bologna-Avellino 88-66
Dominio Virtus al PalaDozza. La Segafredo travolge Avellino, alla terza sconfitta consecutiva in campionato, con una grande difesa (33% concesso) e l’ottima mira dall’arco (13/22). Una prova corale per gli uomini di Sacripanti, con M’Baye miglior marcatore a 19 punti in una partita che d¨¤ ai bolognesi anche il 2-0 negli scontri diretti contro la Sidigas. L’inizio partita era stato ad alto voltaggio. La Virtus ¨¨ infallibile o quasi al tiro (9/10 sul 22-18) con M’Baye e Aradori molto ispirati, ma dall’altra parte Avellino riesce a costruirsi tante seconde chance a rimbalzo d’attacco. Sykes e Filloy fatturano 20 punti in coppia a fine primo quarto e tengono gli ospiti in vantaggio 27-28 nonostante il 77% su azione della Virtus. La rumba difensiva dei bolognesi segna per¨° il secondo quarto. La pressione a tutto campo diventa insostenibile per la Sidigas, travolta da un 19-0 (46-30) lanciato da Punter e Martin che trascinano il resto della squadra. La Segafredo ha 44 punti dopo 15’ con 6/6 da tre, gli ospiti segnano il primo e unico canestro su azione del secondo quarto (1/15) dopo quasi nove minuti e al riposo sono sotto 53-38. Nessun cedimento da parte dei bolognesi dopo l’intervallo, con le percentuali da tre che non calano grazie ai siluri di M’Baye (65-48) ai quali prova a rispondere il solo Sykes. Troppo poco per impensierire una Virtus in grande serata, nella quale c’¨¨ gloria in attacco anche per il diabolico Pajola (3 recuperi e grande difesa su Filloy) con le due triple dell’83-61 quando ¨¨ gi¨¤ partita la festa in parterre con il patron Massimo Zanetti. (Luca Aquino)
Pesaro-Venezia 86-89
La Vuelle sogna per 38’ di continuare a essere la bestia nera della Reyer, costruisce come una formichina ma si fa infilare nel finale, ritrovandosi a corto di energie. Venezia ringrazia e si fa bastare quasi due quarti, gli ultimi, di discreto basket. Troppi i 30 punti subiti dai padroni di casa nell’ultimo quarto, dopo un match giocato con energia e aggressivit¨¤. L’assenza di McCree, alla unga, si fa sentire e non basta la super partita di Blackmon per ottenere lo scalpo della seconda in classifica, che in trasferta conferma a ottenere tantissimo. Decisivo iI 7/11 da tre nell’ultimo periodo di Bramos, Stone e Tonut, con quest’ultimo che, con Vidmar ¨¨ regolarmente in campo. Non c’¨¨ Giuri, per una distorsione alla caviglia destra che il play si ¨¨ procurato nell’ultimo allenamento. Boniciolli parte con Shashkov per l’infortunato McCree. Murray firma il 6-0 del 2’, al 3’ ¨¨ 9-2: partenza bruciante e non ¨¨ un fuoco di paglia. Al 9’ ¨¨ 21-16, con in campo il 18enne Tognacci. Al 10’, la Reyer ha catturato un solo rimbalzo, contro gli 11 di Pesaro. Al 13’ ¨¨ ancora la squadra di casa a guidare (31-25), Venezia, quasi infallibile da vicino, piazza il quintetto difensivo con Cerella e De Nicolao e recupera qualcosa (31-27 al 15’). Uno scatenato Blackmon trova dalla distanza il 33-43 del 17’. E’ una Vuelle champagne quella che si porta sul 49-35. Blackmon, Murray e Artis spingono e fanno anche la parte dell’infortunato McCree. La Umana ha tre giocatori in valutazione negativa, i biancorossi, solidi, sono avanti di 15 all’intervallo lungo (53-38). Pesaro ricomincia forte nella ripresa e tocca il pi¨´ 17 con Murray al 23’ (59-38), la difesa della Vuelle ¨¨ sontuosa e il pubblico ¨¨ in visibilio. La Reyer per¨° non ci sta, tenta il tutto per tutto crescendo in difesa e trovando triple importanti (61-46 al 25’), Tonut accorcia ancora (67-59 al 30’). La terza frazione ¨¨ di marca ospite, l’attacco di casa si ¨¨ fermato. E il match ¨¨ riaperto. Venezia approfitta di un fallo tecnico alla panchina locale per portarsi a meno 5 (67-62) con un tiro pesante di Bramos al 31’. Zanotti mette due mattoncini, gli esterni ospiti non perdonano, ¨¨ una battaglia. La Reyer perde Daye per falli, Pesaro si affida a un eccezionale Blackmon. Tutti lottano e non mollano la presa. Al 36’ ¨¨ 81-71, Tonut piazza 7 punti in 6’ di ultimo quarto (81-75 al 36’), Bramos ne mette 9 in 7’ ed ¨¨ 83-78 al 37’. La Vuelle ¨¨ stanca, salta la difesa e succede il patatrac: Stone pareggia dalla lunghissima al 38’ (83-83) e Bramos sorpassa, ¨¨ 83-86 a 94” dalla fine. Zanotti impatta (86-86), Bramos fa 1/2 ai liberi (86-87) a 12” dal termine. Artis, confusionario, sbaglia in area il tiro della possibile vittoria, Bramos (15 punti nell’ultimo parziale) fa 2/2 e chiude la pratica. Il pubblico ¨¨ ammutolito, Venezia festeggia, Pesaro perde un match quasi gi¨¤ vinto. (Camilla Cataldo)
Sassari-Brindisi 98-103 dts
Non bastano 40’ di gioco per trovare il padrone della vittoria fra Sassari e Brindisi, ma nell’extra time sono gli uomini di Vitucci a fare la differenza. Prima parte di gara in equilibrio, con i padroni di casa orfani di Smith e Pierre che devono fare i conti anche con i due falli immediati di Cooley che complicano le rotazioni di Esposito; situazione che amplifica il lavoro per Brindisi di Brown e Wojciechowski vicino a canestro in favore dei propri esterni e che, allo stesso modo permette a Banks di essere protagonista; l’Happycasa chiude sul +4 i primi 20’ di gioco ribaltando anche 7 lunghezze di gap. Il terzo fallo di Cooley in apertura di terzo quarto permette a Brindisi di lavorare ancora bene nel pitturato avversario, mentre Sassari si affida alle giocate di Spissu, performante su entrambi i lati del campo; la gara si mantiene in equilibrio e l’ultimo quarto inizia sul 68-66 in favore dei padroni di casa. I tentativi di Sassari di creare uno strappo che chiuda la gara, sbattono contro l’estro di Walker e Chappell e nonostante un ritrovato Cooley, al 40’ il punteggio sentenzia 91 pari che porta le squadre al supplementare. Ancora una volta regna l’equilibrio sino all’ultimo minuto, dove Brindisi sembra pi¨´ lucida e concentrata, Moraschini prima e Chappell poi costruiscono l’ultimo e decisivo break di 5 punti mentre l’ultima reazione di Sassari si spegne negli errori di McGee e Gentile. (Nicola Cascioni)
Torino-Reggio Emilia 77-58
La Fiat Torino interrompe la striscia di sei sconfitte consecutive e torna alla vittoria in campionato dopo oltre un mese, superando Reggio per 75-58. Al PalaVela dopo 30’ di sostanziale parit¨¤, i giallobl¨´ chiudono il match, approfittando di un blackout degli emiliani che rimangono per 5’ abbondanti senza trovare il canestro. Con la vittoria i giallobl¨´ agganciano proprio la Grissin Bon a 10 punti in classifica, lasciando momentaneamente l’ultimo posto in classifica, in attesa della sfida tra Pistoia e Milano. Meglio gli ospiti in avvio di partita: Rivers e Aguilar guidano le offensive biancorosse, Torino pasticcia e dopo poco pi¨´ di 5’ si trova sotto di 12 punti (4-16). Nella seconda met¨¤ di frazione Torino aumenta la pressione difensiva e trova con pi¨´ facilit¨¤ il canestro, Reggio sparacchia da tre (1/10 alla fine dei primi 10’) e la Fiat ne approfitta per portarsi a contatto (13-16). Dopo aver chiuso la prima frazione sul -5 (15-20), Torino raggiunge il primo vantaggio dopo 180’’ del secondo quarto con la bomba di Cotton. Ne scaturisce una lotta punto a punto che chiude il primo tempo sul 36-35. La ripresa ¨¨ abbastanza povera di emozioni e prosegue nel segno della parit¨¤ per grande parte del terzo quarto; Dallas Moore prova a rianimare la partita con una tripla acrobatica che concede nuove energie e un miniparziale a Torino, che si porta a +6 (49-43). Gli sforzi dei giallobl¨´ sono vani, per¨°, perch¨¦ sul finale del terzo quarto Reggio torna a contatto (54-51). Nell’ultima frazione la svolta: Torino accelera e piazza un parziale di 11-2, passeggiando sulla Grissin Bon che non prova nemmeno ad opporre resistenza (65-53) e chiudendo di fatto la partita. (Salvatore Macheda)
Brescia-Trieste 77-85
Trieste passa con merito al palaLeonessa con una prova di forza che non ammette repliche: la squadra biancorossa gioca una partita di grandissima intensit¨¤, mettendo a nudo tutti i limiti di una Leonessa a cui non ¨¨ bastato ritrovare Hamilton, assolutamente nullo, e Vitali, apparso ancora non al meglio della condizione. Spietata dall’arco nei primi 2 quarti, la formazione di coach Dalmasson dimostra di essere in ottima forma, cosa che non si pu¨° dire di una Leonessa spenta e troppo remissiva nel corso dei primi 30’ ed a cui non bastano gli ultimi 10’ di furore per rimettere in piedi una gara che i padroni di casa non hanno saputo interpretare come dovuto.Attacchi spuntati nei minuti iniziali, con Trieste che va in sofferenza a livello di falli, mentre Brescia dalla lunetta ¨¨ poco precisa (1/4): i biancorossi vivono delle iniziative di Wright, Brescia cerca a ripetizione Beverly (7-7) ma sono due triple di Sanders ad aprire il break ospite di 18-3 che lancia in orbita la squadra giuliana (9-20). Trieste gioca sul velluto, arrivando a +15 con la tripla dell’ex Fernandez (15-30), Brescia non ha il mordente giusto e si schianta sulla difesa a zona ospite, ritrovandosi con 32 punti subiti dopo i primi 10’ di gioco. Al rientro Brescia parte scalando le marce per recuperare il -17 della prima sirena (24-35) con Moss a trascinare i suoi compagni mentre Cunningham, toccato duro da Sanders finisce in panchina. Risale a -9 Brescia (28-37) ma viene ricacciata indietro a suon di triple (9/15) da Trieste (32-49) in cui l’unica nota stonata ¨¨ Da Ros che si ritrova con 4 falli a carico a 2’ dalla seconda sirena. I biancorossi arrivano a + 18 (34-52) dimostrando di giocare una pallacanestro efficace che non conosce pause anche nel rientro dagli spogliatoi nel terzo quarto: per i padroni di casa ci prova Cunningham a dare la spinta per la rimonta (45-59) anche se Brescia non capitalizza il buon lavoro difensivo. Trieste ringrazia e continua a dominare in campo arrivando comodamente a +22 (47-69) con Fernandez che dall’arco ¨¨ spietato e si ripete anche negli ultimi 10’ (54-76). Brescia non si vuole arrendere e con un 16-2 (70-78) cerca di riaprire una partita virtualmente finita a 2’08” dall’ultima sirena. La risposta ¨¨ un 5-0 ospite che chiude definitivamente ogni discorso regalando il secondo successo consecutivo ai giuliani. (Alberto Banzola)
Cant¨´-Cremona 82-66
Il derby lombardo tra Cant¨´ e Cremona vede prevalere la formazione brianzola, che festeggia cos¨¬ il debutto in panchina di Nicola Brienza al posto di Pashutin. Cant¨´ tiene sempre la testa avanti sospinta da un solido Jefferson, mentre Cremona incappa in una serata storta al tiro (18/44 da due, 6/29 da tre). Jefferson apre le ostilit¨¤ con due canestri a fila, Mitchell infila una tripla che vale il 7-0 al 2’, costringendo coach Meo Sacchetti a chiamare subito time out. Non si ferma la fuga canturina, che vola a 11-0. La Vanoli fatica a carburare in attacco, sbagliando tiri aperti dal perimetro. Cominciano a scaldare la mano gli esterni della squadra ospite, che prova a mettersi sulla giusta carreggiata sospinta da Crawford (23-16 al 9’), che segna il primo canestro da due punti dopo ben nove minuti di gioco. Cant¨´ nella prima frazione di gioco fattura 29 punti sciorinando nove assist e tirando su azione con un brillante 8/12 da due punti. Coach Sacchetti schiera un quintetto con due registi per migliorare la qualit¨¤ di gioco, ma la mossa non d¨¤ i suoi frutti e il divario tra le due squadre resta netto (37-18 al 14’). Ci vogliono cinque minuti di gioco prima che la formazione ospiti riesca a trovare la via del canestro. Mathiang si fa valere sotto i tabelloni, e Cremona piazza un parziale di 8-0 (38-26 al 16’). Jefferson si rimette al lavoro e gli fa compagnia Mitchell, cos¨¬ Cant¨´ si tiene saldamente al comando della situazione e va all’intervallo in piena fiducia sul +20 (48-28). La ripresa si apre con Ricci che sbaglia un tiro libero e poi una tripla, non un buon segnale per la Vanoli che ha bisogno di sbloccarsi con tutti i suoi elementi. Ci pensa Crawford a caricarsi la squadra sulle spalle e a produrre un mini break (49-34 al 22’). Cresce soprattutto in difesa la formazione ospite, che in attacco riesce ad avvicinarsi pi¨´ volte al ferro e ricuce lo strappo a –11 (57-46 al 19’). Cant¨´ continua a lottare e trova punti preziosi anche con Davis, che sostituisce degnamente Jefferson, momentaneamente in panchina a riposare. Si fa vedere anche Blakes, preciso al tiro dal perimetro. Nel finale di partita Cremona si fa minacciosa rientrando a –7 (71-64 al 37’), ma Cant¨´ mantiene la lucidit¨¤ e riesce ad aggiudicarsi la posta in palio. (Antonella Galimberti)
Posticipo del luned¨¬: Pistoia-Milano alle 20.30.
Gasport
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