Scola si presenta a Milano: "Messina decisivo per la mia scelta"
Luis Scola ¨¨ pronto a prendersi Milano. Col numero 40 in bella mostra, l’et¨¤ che il leggendario argentino compir¨¤ ad aprile, il nuovo innesto dell’Olimpia ¨¨ gi¨¤ pronto al debutto in Eurolega, gioved¨¬ alle 20.30 contro il Bayern Monaco. Con una promessa, fatta nella conferenza stampa di presentazione poco prima della partenza per la Germania: “Non parlo ancora italiano, ma lo far¨° presto”.
Il Mondiale
¡ªL’argentino confessa che la corte di Milano ¨¨ iniziata prima del Mondiale in Cina, quello che l’ha rimesso sulla mappa del grande basket con l’argento a cui ha trascinato la sua Argentina. Ma i suoi piani erano altri: “Pensavo di smettere, devo essere onesto. Sognavo le Olimpiadi, ma se non ci fossimo qualificati avevo deciso di smettere. Invece abbiamo ottenuto il pass per Tokyo e ho cominciato a valutare le mie opzioni. Ne ho parlato con mia moglie, che mi ha detto che non potevo chiudere ora, e abbiamo scelto la sfida di Milano”
L’Olimpia
¡ªDue fattori sono stati determinanti nella scelta dell’Olimpia: Milano e Ettore Messina. “Conosco la storia di questa squadra, mi piacciono le sfide e ho deciso di accettarne una che ritenevo divertente. Ma uno dei fattori determinanti ¨¨ stato Messina: volevo giocare per lui, ma in passato non c’era mai stata occasione. Ora finalmente ¨¨ capitato, e il fatto che lui mi abbia cercato anche prima del Mondiale ¨¨ uno dei motivi per cui ho detto s¨¬. Avevo altre opzioni qui in Europa, ma credo di aver scelto la migliore. Conto di dare tutto quello che ho sempre dato in carriera: gioco al massimo, lavoro al massimo, mi preparo al massimo”.
L’Eurolega
¡ªLa sfida di Scola con Milano inizier¨¤ dalla competizione che l’ha lanciato prima dello sbarco in Nba nel 2007. “Ho lasciato l’Eurolega 13 anni fa e da allora ¨¨ cresciuta tremendamente, sia a livello di gioco che tutto quello che circonda il basket: credo che si stia avvicinando alla Nba - racconta l’argentino -. Mi servir¨¤ un periodo di adattamento, perch¨¦ non ci gioco da un po’, ma credo che non ci saranno problemi”. Poi saluta tutti e raggiunge i compagni sul pullman per l’aeroporto. Il campo chiama. Un richiamo a cui Scola, a quasi 40 anni, non sa resistere.
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