Nel giorno dell’addio al capitano Stefano Mancinelli, l’Italia batte la Bosnia 73-62 e rimette in pista Gigi Datome, al rientro dall’infortunio del 19 agosto alla caviglia.

Gigi Datome in azione contro la Bosnia. Ciam/Cast

jolly vitali — Non è una gara facile, ma il trio Cinciarini, Aradori, Cusin, con l’apporto prima di Diener e negli ultimi 5’ di Belinelli, rimettono in piedi una gara diventata difficile (56-61 a 5’ dalla fine). Datome alla fine gioca 17’, segna 5 dei primi 10 punti azzurri (poi si ferma a 7), ma il nostro buon avvio (12-5) spinto anche dall’intraprendenza di Aradori è un po’ dopato dal quintetto di partenza della Bosnia senza due giocatori chiave come Wright e Teletovic. Con loro il punteggio si richiude (14-12) e la creatività va al potere perché dopo aver tentato con Gentile, spaesato e in campo solo 7’ con tutti zero nello scout eccetto due palle perse, Pianigiani utilizza come ala forte Luca Vitali, che sarebbe un play. Ma in questa Italia, chi è alto almeno 2 metri, deve fare tutto. Luca lo fa, sostenuto dall’ottimo ingresso di Cinciarini per la prima volta utilizzato anche in coppia con Diener. Con questo assetto gli azzurri riallungano (28-18) anche contro la zona bosniaca chiudendo il primo tempo 35-29. Wright ha 10 punti, Aradori 8, tiriamo benino da 3 (5/12, 2/ 3 Diener) e siamo davanti.

male gentile — Belinelli, 3 punti con 1/6 al tiro nel primo tempo, realizza 7 punti nei primi 2’ della ripresa (42-34), ma Teletovic dopo un avvio orripilante (0/6) fa il giocatore dei Brooklyn Nets e realizza 10 punti nel terzo quarto. Belinelli riprende a litigare col canestro (3/13 al 30’), soprattutto lascia che Marko Sutalo, guardia trentenne del Siroki, aggiunga 9 punti al suo scout. Andiamo in bambola come ormai è abitudine, non rientriamo in difesa sui nostri errori, subiamo un 8-0 all’interno di un 14-2 che ci porta per la prima volta sotto fino a 5 punti (50-55). Diener e Cinciarini evitano guai più grossi: nonostante l’evidente e comprensibile paura di farci male, la necessità di far fare un po’ di chilometraggio a Datome fuori condizione, la rinuncia a Gentile per manifesta inefficienza, attorno a Cusin (8 rimbalzi), Aradori e Cinciarini (15 in 20’) mostriamo i denti anche in difesa producendo un 12-0 al quale partecipa anche Belinelli, rientrato a metà dell’ultimo quarto, con un gioco da 4 punti (68-61). Adesso c’è da vincere una gara punto a punto e non è mai facile per questa Italia ma Cincia e Aradori portano a casa una vittoria che toglie un po’ di malinconia al gruppo. Chiudiamo discretamente da tre (9/25) e vinciamo a rimbalzo. Così gli azzurri possono competere.
Italia: Aradori, Cinciarini 15, Belinelli 14, Diener 10.
Bosnia: Wright 16, Sutalo 12, Gordic, Teletovic 10.

grecia ok — Precedentemente la Grecia di Andrea Trinchieri batte la Lituania 80-62, scarto esagerato per una gara comunque condotta 40’ e giocata bene nonostante il 2/18 da tre. Domani tocca a noi affrontarli e come taglia sembriamo juniores al confronto. Ma dobbiamo abituarci a vedere il mondo dal basso verso l’alto.

Stefano Mancinelli, lo scorso 24 agosto nella partita contro la Slovenia. Ciam/Cast

mancinelli resta — Peccato per Mancinelli, l'ultima vittima della serie di infortuni che sta privando il c.t. Simone Pianigiani dei suoi pezzi pregiati per l'Europeo in Slovenia che scatta il 4 settembre. Il Mancio infatti dovrà rinunciare all'avventura continentale a causa di una distrazione muscolare di secondo grado al gemello mediale destro rimediata ieri contro la Lituania, prima infelice partita azzurra nel torneo dell'Acropolis. Mancinelli comunque ha deciso di non tornare a casa: rimarrà in gruppo, fedele al suo ruolo di capitano, anche se non giocatore. Per l'Italia è l'ennesimo colpo di sfortuna: Mancio si aggiunge infatti a Andrea Bargnani (polmonite ancora non smaltita), Daniel Hackett e Danilo Gallinari nell'elenco di giocatori non disponibili.