Terza giornata di serie A con sei partite pomeridiane, una serale e il posticipo Siena-Bologna in programma domani alle 20.30.

Caserta-Milano 77-81

Varese-Venezia 84-72
Nella serata dell’esplosione di Hassell (9/11 da sotto e 13 rimbalzi con 28 di valutazione in 22’ sul parquet), la miglior Cimberio dell’anno con un ottimo secondo tempo mette sotto un’Umana cui non è bastata una buona prova del duo Smith-Peric. Si parte con Varese che, grazie alla reattività proprio di Hassell, vuole fare della sua difesa un fattore. Lo dimostra costringendo subito Venezia a un’infrazione di 24”. Il centro però già al 6’ commette il secondo fallo. Frates punta allora su Scekic, che si fa valere vicino all’anello avversario (+6 16-10 all’8’). Mazzon risponde con la zona e affidando la regia a un reattivo Vitali al posto di Giachetti. È però Peric (12 punti e 16 di valutazione in 20’) il perno su cui l’Umana produce un parziale di 13-2 a cavallo tra il primo e secondo quarto per un vantaggio che tocca le 5 lunghezze (18-23 al 11’39”) sfruttando anche le cattive percentuali da fuori della Cimberio (un solo canestro nei primi 9 tentativi da oltre i m.6,75). Con Vitali a costruire gioco e Smith che diventa protagonista (4 falli subiti nel primo tempo), il margine veneziano s’incrementa sino al 21-29 del 14’. Per contrastare l’esterno della Nazionale, la panchina varesina punta su Rush: il riscontro è positivo e quando Clark finalmente sembra sbloccarsi con la sua prima tripla, seguita da un’altra di Polonara, il punteggio sul tabellone cambia (34-29 al 16’50”). Mazzon ripropone allora la zona 3-2 e recupera la parità (36-36 al 19’20”). Con il ritorno di Hassell al centro dell’area, l’attacco Cimberio si fa più fluido (51-45 al 25’30”) ed Ere che è il primo a toccare la doppia cifra sul tabellino personale. L’Umana rinuncia a Easley e propone sotto canestro l’accoppiata Smith-Peric. Un Polonara sempre più concreto e un Hassell ficcante col suo semigancio mancino (15 di valutazione nel solo terzo quarto) prendono comunque il sopravvento e Varese prova a prendere il controllo della partita (63-54 al 29’30”). Cercano di impedirglielo il solito Vitali e il sempre concreto Smith. Invano, perché Hassell è dilagante e guida Varese al primo +10 (70-60 al 33’31”). Un margine che dà tranquillità in vista di un finale dove Ere trova lo spazio per altre due triple così da render ancor più ampia la vittoria di una bella Cimberio. (Antonio Franzi)
Varese: Ere 21, Hassell 18, Coleman 14
Venezia: Peric 17, Smith 16, Vitali 12, Taylor 12

Cantù-Pesaro 93-78
Inizia con un successo il doppio impegno casalingo campionato-Eurocup della Pallacanestro Cantù che fa sua una gara che solo nelle battute iniziali (6-6 al 3') è stata in equilibrio. La squadra di Sacripanti prende il controllo del match all’inizio imponendo il proprio ritmo per il resto dell’incontro, rispondendo con lucidità ai blandi tentativi di rientro di Pesaro. I biancoblu tirano bene dal campo (67% da due, 35% da tre) grazie a una buona circolazione di palla (21 assist a fronte delle 18 perse). Emerge ancora una volta la personalità di Joe Ragland (5/5 dal campo con 3/5 da tre), che trova ben poche difficoltà contro i pari ruolo avverarisn ed è protagonista di tutti i momenti chiave della gara. C’è anche la firma di Pietro Aradori (4/7 da due, 2/3 da tre), ispiratore della prima fuga biancoblu (20-10 all'8') prima di abbandonare il terreno di gioco al 22' (58-38) per una distorsione alla caviglia che costringerà la guardia bresciana ai box mercoledì sera contro Ostenda e forse anche domenica prossima. “Lo hanno visto tutti - dice Sandro Dell'Agnello a fine gara - quanto Cantù ci sia stata superiore”. La verità. Perchè Cantù è stata davvero superiore a Pesaro con tutti gli uomini messi in campo da Sacripanti. Come Gentile (13 dei 17 punti complessivi realizzati nel terzo quarto) o come un Cusin (9 rimbalzi) che, dopo un infortunio alla schiena ha dominato il duello con Anosike (9/16 da due), il migliore tra i pesaresi.(Pietro Terraneo)
Cantù: Ragland 21, Gentile 17, Aradori 14
Pesaro: Anosike 22, Turner 18, Pecile 14

Sassari-Pistoia 100-87
La Dinamo, ancora una volta con un grande Drake Diener, batte una pur generosa Giorgio Tesi al termine di una gara mai in discussione e condotta sin dalle prime battute. Daniel apre le danze, Dinamo presente a rimbalzo, Johnson segna il 4-2 e stoppa il suo omonimo pistoiese. Daniel sbaglia la schiacciata e sul contropiede Man-Drake da tre scrive +5 sul tabellone. Sull'11-4 è minuto Giorgio Tesi, antisportivo a Washington (out per Cortese) quindi ancora Drake dai 6.75 per il 15-6. Rotazioni per Sacchetti, Cortese ne mette quattro in fila (20-12) , ma l'inerzia resta isolana. Due canestri di Jajuan Johnson chiudono il primo quarto sul 24-18. Meini è di ghiaccio in lunetta, tripla di Gek Galanda (27-23), risposta istantanea e in fotocopia del piccolo generale biancoblu (30-23). Break toscano da 5-0 che manda al minuto la Dinamo. Contro break sassarese, 6-0 e 36-28, impressionante schiacciata di Linton Johnson (+10), Pistoia resta sul posto, piovono triple sul parquet e sul tabellino e sul 44-33 è timeout per Moretti. Ancora una volta è reazione toscana e allo scadere, sulla tripla di Galanda, è 49-41. Terzo fallo di Daniel e 3/3 di Marques Green, scatti biancoblu (60-47 e 67-52), Pistoia tenta di rimanere attaccata al match ma Drake Diener ha la mano rovente e manda l'avversario a -22: 75-53. Segna JaJuan Johnson, l'ultima frazione inizia con la Dinamo avanti 77-63. Quarto fallo di Linton Johnson, quintetto basso per Sassari, biancorossi d'orgoglio e Dinamo in pieno controllo. Caleb Green segna con regolarità, Thomas mette i liberi che servono a toccare quota 100, Pistoia è battuta e al PalaSerradimigni è ancora festa. (Giovanni Dessole)
Sassari: D. Diener 29, C. Green 18, Thomas 14
Pistoia: Washington 20, Gibson 17, Johnson 13

Brindisi-Cremona 96-74
Una Brindisi incerottata (senza Bulleri e con la coppia Snear-Todic non al meglio della condizione) batte Cremona (orfana di Chase) in una gara condotta dal primo minuto con grande carattere e chiusa a referto, con ben sei uomini doppia cifra. L’Enel parte subito forte con super Dyson (alla fine 7/8 da 2, 5/9 da 3). Nel giro di due minuti il playmaker del Maryland fa capire a tutti di essere in serata di grazia. Mette a segno tre canestri in fila (6-0) nell’attesa del primo acuto da parte degli ospiti realizzato dal lettone Kalve. Brindisi gioca in scioltezza: Formenti punisce dall’arco (11-5) e Aminu diventa quasi una sentenza in area colorata contro un Kelly davvero spaesato. Dyson continua a macinare punti permettendo all’Enel di allungare sul +11 (27-16) alla fine del primo quarto. Nel secondo, Cremona sembra un’altra squadra sospinta dal brio dell’ex Klaudio Ndoja: l’ala albanese in collaborazione con il croato Spralja ricuce lo strappo sino al -4 (31-27 al 15’). Il ritorno in campo di Dyson è un toccasana per la formazione di casa che riprende a martellare il canestro di Cremona con maggiore continuità. Tocca al recuperato Zerini aggiornare per due volte consecutive, prima con una tripla e poi con canestro ravvicinato il massimo vantaggio al +14 (48-36) divario limato prima dell’intervallo lungo da una penetrazione di Jackson. Al ritorno in campo Brindisi riparte da dove aveva cominciato marchiando a fuoco la vittoria: il 60% da due punti (3/5), l’83% dai sei metri e settantacinque (5/6), i dodici punti di Campbell e la concretezza assoluta di Formenti vale per l’Enel il nuovo massimo vantaggio +29 (67-38). Da quel momento non c’è più partita. Brindisi gestisce, la Vanoli con Woodside (3/7 da 2, 3/5 da 3) e Rich (17, 8/15 da 2) evita l’imbarcata. Finisce con una standing ovation per l’Mvp Jerome Dyson in un pala Pentassuglia al massimo dell’entusiasmo. (Giuseppe Mazzone)
Brindisi: Dyson 31, Campbell 21, Aminu 11, James 11
Cremona: Rich 17, Woodside 16, Ndoja 10

Montegranaro-Reggio Emilia 79-71
Il primo successo in campionato della Sutor porta il marchio di Josh Mayo. E' lui, aiutato da un ottimo Daniele Cinciarini, a trascinare i gialloblù alla vittoria sulla Grissin Bon. Match che in avvio fatica a decollare: Reggio Emilia parte discretamente grazie agli ex Karl e Andrea Cinciarini. E' il fratello Daniele a impattare il punteggio (6-6 al 4'34) e nell'azione successiva Sakic firma il sorpasso. Tra finire di primo periodo e inizio secondo quarto la Sutor trova il giusto mini parziale e sul tiro di Daniele Cinciarini al 12'15 il vantaggio è +10 (22-12). Reggio Emilia prova a disturbare i marchigiani con la zona, ma neanche l'antisportivo fischiato a Mayo sembra poter destare la Grissin Bon. I padroni di casa aumentano così il proprio vantaggio fino a +14 sul tiro pesante di Mayo al 17'10”. Al rientro dalla pausa lunga è tutta un'altra Reggio Emilia, aggressiva in entrambi i lati del campo e vola imponendo un break di 9-0 con il trio Brunner-Cinciarini-Bell riporta i biancorossi a -2 (44-42 al 24'04”). La reazione della Sutor passa dalle mani di Mayo e Sakic con il croato abile nel procurarsi i tiri che permettono ai suoi di chiudere il terzo periodo avanti di sette (49-42). Si arriva così all'ultimo dove Reggio Emilia trova nuova linfa dalle triple di Silnis e Antonutti, e i canestri di un ritrovato White (11 punti nel quarto) arrivando fino a -1 (61-60 al 34'37”). Quando il sorpasso sembra vicino però ecco il tecnico fischiato a Bell che svolta il match. Mayo si prende la squadra sulle spalle e punto dopo punto consegna alla Sutor la prima gioia. (Aaron Pettinari)
Montegranaro: Mayo 25, Cinciarini 20, Skeen 14
Reggio Emilia: White 17, Cinciarini 14, Bell 10

Avellino-Roma 84-82
La Sidigas ferma l'Acea e si aggrega alla folla in vetta della classifica. Non sempre guardare in casa altrui può essere produttivo. Coach Dalmonte mette la museruola a Lakovic e Richardson, ma non trova le contromisure per arginare i lunghi di casa. Thomas e Ivanov (45 punti in due e 11 rimbalzi a testa) sono il principale fattore del successo irpino. A Roma non basta il dinamismo dei suoi esterni e la serata di grazia al tiro da tre di Goss e Baron, nonché la presenza positiva di Hosley e Ignerski. Sotto canestro è una mezza Waterloo per i capitolini. Eppure le premesse erano state differenti. Partono meglio gli ospiti: subito solidi in difesa e tentano la fuga con Ignerski (5-13 al 5’). Le due tifoserie si punzecchiano a distanza: il clima si surriscalda. Sono storie tese tra Lakovic e Taylor. A farne le spese è lo sloveno che al 7’ commette la sua seconda penalità. Baron e Ignerski colpiscono da oltre l’arco, ma l’ingresso del positivo Cavaliero propizia il primo vantaggio interno (20-19 al 12’). Avellino palesa una consistenza difensiva e una reattività a rimbalzo superiore rispetto alle ultime uscite. Ivanov, Thomas, con il supporto di Hayes, firmano un parziale di 11-0 (31-25 al 18’). E’ un vantaggio che i padroni di casa conservano nella terza frazione. Nonostante un Lakovic in difficoltà, la Sidigas trova i rimbalzi di Ivanov, i punti di Thomas ed uno Spinelli lucido in uscita dalla panchina. L’ultimo quarto vale il prezzo del biglietto e forse anche qualcosa in più. Avellino prova a spaccare la gara. La tripla di Hayes al 35’ regala il +12 (71-59). Roma ha risorse insperate. Dalmonte abbassa il quintetto e trova i tiri pesanti di Baron, Taylor e soprattutto di Goss che ne infila quattro da oltre l’arco. Avellino trema: a 15” dalla sirena Taylor fissa il meno due (83-81). Il fallo sistematico su Lakovic frutta solo un 1/2 (84-81). Con poco più di sette secondi sul cronometro viene sanzionato fallo antisportivo a Ivanov su Taylor. Il playmaker statunitense ne mette uno soltanto e sulla rimessa successiva fallisce il sottomano del pareggio. (Massimo Roca)
Avellino: Thomas 25, Ivanov 20, Dean 11
Roma: Goss 18, Ignerski 16, Baron 14

Siena-Bologna lunedì ore 20.30