Questo il quadro completo della nona giornata di serie A. Alle 20.30 il posticipo tra Biella e Venezia, mentre lunedì sera il turno si chiude con la partita più importante, Cantù-Siena.

Banco di Sardegna Sassari-Vanoli Cremona 80-78
La Dinamo torna alla vittoria piegando una pur volitiva Cremona. Il PalaSerradimigni celebra la giornata contro la violenza sulle donne, Gresta al suo esordio da coach sulla panchina ospite. Il playmaker di Fond du Lac (10 punti consecutivi, i primi 10 del Banco) e Peric sono primi attori dei primi minuti di gioco. I lombardi difendono forte, Harris segna il +6, Drake colpisce dall'arco (17-20) e Ignerski impatta in fotocopia dal lato opposto. Minuto per Gresta. Harris si conferma cecchino, il primo quarto si chiude sul 22-25. Tecnico alla panchina di Sassari (2/2 di Vitali), canestro di Pinton, Dinamo distratta e la Vanoli ne approfitta scappando via 26-33. Gara contratta, complice forse anche qualche fischio arbitrale di troppo. Liberatoria schiacciata di Easley (30-35), Gresta abbassa il quintetto, Ignerski in campo con Vanuzzo per il Banco: break da 8-0 e 38-37. All'intervallo è 43-41. Sorpasso di Stipanovic (43-45), fasi punto a punto, lotta fra centri, tripla di Bootsy, tripla di Travis: 6-0, 58-52 e timeout Vanoli. Huff riporta sotto i suoi, ancora un tecnico alla panchina sassarese: Cremona fa 1/4 in lunetta ma passa a condurre 59-60. Ultima frazione ad aprirsi sul 62-65. É 4-0 targato Vitali a cavallo dei due quarti, 7-0 Dinamo e 69-67. Banco a +4, Vanoli che non molla. Vanuzzo dall'arco per il +4, Harris per il -1 cremonese, magia di Ala-Diener (79-76), Stipanovic segna il punto dell'80-78, difesa ai 24” su Travis Diener, sul possesso successivo lo scarico di Harris non va a buon fine. Rimessa Dinamo, il pallone si spegne a lato del campo e Sassari fa festa: 80-78. (Giovanni Dessole)
Sassari: T. Diener 23, D. Diener 16, Ignerski 13
Brindisi: Harris 18, Peric 17, Stipanovic 16

Scavolini Pesaro-Juvecaserta 63-77
Sesta sconfitta consecutiva per la Scavolini, che perde uno spareggio salvezza che vale doppio. Caserta ha risposto stoicamente ai suoi problemi e ha continuato la tradizione che la vedeva vincente all’Adriatic Arena. Per Pesaro l’agonia continua: nessuno si aspettava l’ennesimo pesante tracollo e adesso bisogna assolutamente intervenire. Il maggior indiziato a saltare è Hamilton: alla Vuelle serve un play vero, un leader che potrebbe arrivare anche in settimana. Anche coach Ticchi è fortemente a rischio. La Scavolini guida un match di livello molto basso: 14-7 al 7’, 19-13 al 13’, 22-15 al 15’. Pesaro tira malissimo i liberi (12/24) e ricade nel vecchio difetto delle palle perse. Mack è il più vivace e il più continuo, Caserta si regge sugli italiani e su qualche lampo di Akindele. Si lotta poco, si gioca quasi con sufficienza e il pubblico si spazientisce lungamente con gli atleti di casa. All’intervallo lungo la Juve è avanti 33-29, pur subendo a rimbalzo (Crosariol ha già 11 carambole all’attivo, saranno 16 alla fine). Da lì in avanti i locali non riprenderanno mai più in mano l’inerzia. E’ 32-39 al 23’, Pesaro è in completa balia dell’avversario e non reagisce. Jelovac infila sette punti consecutivi e scava il solco che non sarà più colmato: 34-47 al 25’. Oltre a non fare mai canestro, la Vuelle è disattenta in difesa. E’ 39-53 al 27’. Cavaliero prova a suonare la carica e centra la tripla del meno 9 alla terza sirena. La Juve migliora frazione dopo frazione, il gioco di Pesaro è estemporaneo. Maresca, Mordente e Gentile fanno il bello e il cattivo tempo: 50-63 al 34’. Il match si chiude con un buon margine per Caserta, che mette al sicuro anche l’eventuale differenza canestri. A breve il team di Sacripanti dovrebbe rinforzarsi con il verolano Walker. (Camilla Cataldo)
Pesaro: Cavaliero 18, Mack 13, Hamilton 10.
Caserta: Maresca 17, S.Gentile 15, Mordente 12

Saie3 Bologna-Acea Roma 85-79
Nel derby delle Virtus, Bologna ritorna al successo dopo le due sconfitte esterne di fila contro Caserta e Reggio Emilia. Roma invece disputa una prova molto sotto tono rispetto alle ultime uscite. Parte benino e comanda fino all’11-10 prima di subire il break di 8-0 (con due triple di Hasbrouck e Minard e una canestro di Poeta) che dà il primo allungo di Bologna (18-11). L’Acea tiene botta con i punti di Datome e la vitalità di Jones (3/3 dal campo e 5 rimbalzi dopo 20’). Una tripla di Gaddefors fissa il primo vantaggio in doppia cifra (38-27, +11, al 16’), ma prima Goss dai 6,75 e poi Taylor subito reagiscono. Il 43-38 del riposo lungo rispecchia i valori in campo, con gli ospiti molto pasticcioni soprattutto in attacco e la Saie3 che ha il 58% (11/19) da due punti e il 50% (5/10) da tre. È il terzo quarto che dà maggiore vitalità alla squadra di Finelli, brava a sfruttare pure un tecnico fischiato a Calvani: Roma fa 5 punti in 5’, Bologna invece non sbaglia un colpo portandosi sul +16 con 6 punti di fila di Rocca (64-48 al 29’). Finita? No, perché le triple di D’Ercole all’inizio dell’ultima frazione chiamano il -7 (67-60). Bologna prova a riscappare (72-60, tripla di Poeta), Roma si porta fino al -3 (82-79, due liberi di Goss) nell’ultimo giro di lancette, Taylor sbaglia l’entrata del -1 a 30" dalla fine, prima dei punti della sicurezza di Smith (mvp al pari di Hasbrouck). (dal nostro inviato Mario Canfora)
Bologna: Hasbrouck 22, Smith 16, Minard 13
Roma: Datome 23, D’Ercole 17, Jones e Lawal 11

Cimberio Varese-Trenkwalder Reggio Emilia 91-78
Neppure Reggio Emilia in superforma (erano cinque vittorie di fila per la Menetti band) riesce a bloccare la Cimberio. Per suonare la "nona" e rimanere imbattutti al cospetto di una delle migliori difese del campionato (la Trenkwalder subiva 65,9 punti in media), capitan Ere e compagni hanno però dovuto fortirar fuori dal sacco del loro potenziale (decisamente elevato) una prestazione a tutto tondo. Guidata da Cinciarini vicino alla perfezione (6/7 al tiro e 5 assist per un buon 20 di valutazione) e appoggiandosi alle capacità realizzative di Taylor (22 punti nella ripresa), la formazione emiliana ha mollato la presa solo nelle ultime battute di un match a lungo giocato con intensità su entrambi i fronti. Nonostante un eccellente Ere (9/17 e 9 rimbalzi per 23 di valutazione), la Cimberio ancora al 32' poteva contare su un vantaggio di sole 5 lunghezze (69-64). Per sciogliere un attacco talora imbrigliato dalla zona di Reggio Emilia, ci voleva allora lo sprint di un efficace DeNicolao - alla prova più convincente con la maglia biancorossa della capolista (10 punti con 4/5 nelle conclusioni, 6 rimbalzi e 3 palle recuperare) – che s'affiancava alla consueta pericolosità offensiva di Banks. Non bastava, perché un coriaceo Brunner da "doppia doppia" (11 punti e 12 rimbalzi) garantiva una certa resistenza dentro l'area prima di lasciare carta bianca anche lui di fronte alla prepotenza atletica di un Dunston da ben 5 stoppate sullo scout. Quando dapprima il solito Ere e poi un positivo Rush bucavano la retina dalla lunga distanza la Cimberio poteva finalmente distendersi e guardare soddisfatta a una classifica sempre più felice, frutto di una serie aperta giunta al nono consecutivo numero 9. (Antonio Franzi)
Varese: Ere 24, Banks 15, Dunston 14
Reggio Emilia: Taylor 29, Cinciarini 13, Brunner 11

Sidigas Avellino-Enel Brindisi 81-71
Avellino torna al successo ed esce dalla crisi. Una boccata d’ossigeno per la Sidigas che pone fine alla serie di tre sconfitte consecutive. Partenza shock per i campani, che al quinto minuto sono già sotto di dieci. Simmons e Gibson confezionano il 5-15 iniziale e fanno apparire tutto sin troppo facile. Coach Tucci non sta a guardare e con una ritrovata intensità difensiva cala il break: 18-3 e a metà del secondo periodo i padroni di casa sono avanti di 5 grazie ai punti dell’ispirato duo Johnson-Shakur. Fultz e Ndoja colpiscono dalla distanza, Brindisi va al riposo sul 34-40, ma le folate dei padroni di casa fanno male. Dopo l’unica tripla realizzata nella prima parte di gara, la Scandone si sblocca anche dalla distanza e riesce ad impattare proprio in chiusura di tempo grazie ad una tripla di Dragovic. La verve dei verdi non accenna a placarsi e dopo l’ultimo mini-intervallo arriva il parziale che fa saltare il banco. Così come accaduto nel secondo periodo, la svolta arriva dalla difesa, il numero di palloni persi sale esponenzialmente in casa Enel e i pugliesi aprono ripetutamente il fianco alle scorribande irpine. Con Johnson a spazzolare i tabelloni (17 rimbalzi) e Shakur a colpire in transizione si fa sempre più dura per gli uomini di Bucchi, che alzano bandiera bianca e limitano il passivo solo grazie ad uno stoico Viggiano. (Massimo Roca)
Avellino: Shakur 26, Johnson 15, Richardson 14
Brindisi: Viggiano 21, Gibson 14, Reynolds 8

Sutor Montegranaro-EA 7 Milano 76-82
Terza vittoria di fila per l'Emporio Armani Milano. Un successo da grande squadra, di talento, ottenuto grazie ad un ultimo periodo straordinario sul piano difensivo (solo 12 punti lasciati agli avversari). Alla Sutor non basta una partita giocata con grande aggressività per evitare la quinta sconfitta casalinga della stagione. Ritmi abbastanza alti sin dall'avvio. Milano trova nel greco Bourousis un buon terminale in attacco (sei punti quasi consecutivi per il 7-8) ma fatica sul lavoro in pick and roll di Steele e Burns. Al 6' il punteggio è di parità (10-10) con il canestro di Fotsis. Montegranaro trova fortuna nella zona, approfittando delle pessime percentuali da tre dell'Emporio Armani (0/6 nel primo quarto). Così i gialloblù mettono in piedi un break di 11-0 che vale il 21-10 all'8 (tripla di Mazzola). Dopo quattro minuti di buio Milano si sblocca con Melli a 1'23 dalla fine, ma il quarto si chiude con la Sutor avanti di sette punti (21-14). Il tiro pesante di Freimanis e un bel canestro di Mazzola riportano Montegranaro sul +12 (26-14 al 12'40"). La squadra di Scariolo soffre ma si scuote con Langford, che mette a segno la prima tripla dei suoi al 22', quindi torna a -5 con i canestri di Fotsis ed Hairston. Nel terzo quarto Montegranaro torna a dare il meglio dimostrandosi presente a rimbalzo nonostante i minori centimetri, per un nuovo break di 8-0 che la riporta avanti di 13 al 28'. Ma la squadra di Scariolo è paziente e nell'ultimo quarto dà il colpo del k.o. agli avversari alzando i ritmi della difesa e affidandosi all'immenso talento dei suoi. In particolare sono Langford (30 punti alla fine) e Stipcevic a suonare la carica. In poco più di tre minuti l'Emporio Armani arriva al sorpasso (66-67 al 32'). Cinciarini è l'ultimo ad alzare bandiera bianca ma l'inerzia della partita è ormai nelle mani della EA7. (Aaron Pettinari)
Montegranaro: Cinciarini 18, Freimanis 14, Burns 13.
Milano: Langford 30, Hairston 12, Bourousis 12.

Angelico Biella-Umana Venezia 68-59
Non è certo basket champagne quello che si è visto al Lauretana forum nel posticipo. La bottiglia si può stappare a fine gara solo per l'Angelico, che festeggia nel migliore dei modi le 500 gare giocate in Serie A. Venezia battuta e classifica che migliora per i biellesi, con tre squadre lasciate alle spalle. L'Umana, contestata dal manipolo di tifosi giunti in Piemonte, s'inceppa anche in trasferta, dove finora aveva salvato il bilancio. Decide un allungo nell'ultimo periodo dopo tre quarti di pallacanestro bruttina. Venezia (senza Clark e Diawara infortunati) prova un paio di allunghi con due parziali: il primo di 7-0 a metà primo quarto (che conduce al 10-17), rimontato da cinque punti di Jaramaz; il secondo di 8-0 a metà del secondo (per il 22-29), rimontato con una bella uscita dal time out fino al 33-33 che chiude il primo tempo. Terzo periodo da dimenticare per entrambe, chiuso con un parziale di 11-7 in 10'. L'ultimo periodo si apre con Venezia che accorcia sul 44-42 con Williams, poi Biella cambia marcia e se ne va guidata da un ottimo Robinson. Bulleri prova a rimettere in strada i suoi con tre triple, ma non bastano: la partita si chiude sulla bella schiacciata di Brackins. (Gabriele Pinna)
Biella: Robinson 17, Johnson 15, Brackins 10
Venezia: Bulleri 16, Young 15, Rosselli 6